LE VITE DEL­LE DONNE ILLVSTRI. DEL REGNO D'IN­ghilterra, & del Regno di Scotia, & di quelle, che d'altri paesi ne i due detti Regni sono stato maritate. Doue si contengono tutte le cose degne di memoria da esse, ò da altri peri rispetti loro state operate, tanto di fuori, quanto di dentro de i due Regni. Scritte in lingua Italiana da Petruccio Vbaldino Cittadin Fiorentino.

[printer's device of John Wolfe, a fleur-de-lis seeding (McKerrow 216)]

1591.

Proemio.

GLi huomini, a i quali per vna certa supe­rior volontà de i cieli è stato dato, che'­douessero peregrinar per diuerse pro­uincie del mondo, spinti à cio fare da i casi diuersi, che auuenuti son loro secon­do le forze delle loro stelle, hanno anche secondo i proprij genij,Auuiene, che noi nelle no­stre attioni nō di pendiamo sempre dal de­stino, ma pos­siamo ancora accrescerle, ò correggerle in gran parte con la nostra libera volontà, altri­menti la lode, & il biasimo in vano sareb­bero in vso. ò arte vsato ogni diligenza (se del tutto inutile non ci nacquero) di lasciare à i posteri qualche frutto delle fatiche proprie, dolce memoria della loro affaticata vita, rimostrando quelle cose ad altrui de i popoli veduti, ò scoperti da essi, per le quali e'potessero giouare à i lettori, & à se stessi acquistar honorata lode di studio profitteuole. Dal quale essempio honoreuol­mente promosso io (ò amici lettori) peregrino di molti anni in qualche parte di Europa, & piu nel Regno d'In­ghilterra, & in quel di Scotia, mi è parso d'intraprender questa presente fatica da douer riuscir (s'io non m'ingan­no) piaceuole assai, & di non minor frutto à i vostri cu­riosi ingegni. Percioche io vi rimostro nella presente o­pera quasi in vn largo,Si demostra il suggetto delle opera. & rilucente specchio tutte l'attio­ni di quelle Donne, & di chi per loro s'è affaticato le qua­li [Page] in questi due Regni assai conosciuti per l'historie han­no hauuto nome honorato ne i secoli passati, nel tenor del­la qual lettione si riconosceranno molti essempi vtilissimi per il retto viuere,Chi scriue de­ue non sola­mente raccon­tar le cose ve­raci: ma in modo, che chi legge vi ritro ui, ammaestra menti vtili, se ci vuol pur meritar lode d'ingegno so­lerte. scopo principale d'ogni lodeuol penna. Et vi si ritrouerranno ancora precetti copiosi del come l'huomo guardar si deue da i pericoli oppostici nel corso di questa nostra mortal vita dalla hor lusingheuol & hor nemica fortuna nostra. Et se io piu tosto ho tolto sopra di me di parlar di cosi fatto suggetto, che d'altro in que­sti paesi abbondanti pur molto di occasioni, & di casi di­uersi politici' & d'altra sorte degni dell'altrui fatica: Io confesso d'hauer cio fatto per compiacere à Donne con­ciosia che hauendoci Regnato,Questo si dice per honestar la cagione per che noi ci mo­uiamo piu tosto à scriuer di tal cosa, che d'altra. & regnandoci Donne era ben ragione, che in gratia di Donne sempre deside­rose di lode, & di honor tali quali le si sieno state, ò si vi­uino ancora, io douessi spender qualche fatica, per non parere ingrato, se tal volta ben pensando, di me ancor esse pur qualche buona oppinione hanno hauuta, ò seguitano d'hauere ogn'hora. Et potrà forse auuenir, che qualch'v­no marauiglia si prendera, ch'io cosi diligentemente hab­bia intrapreso di par lar delle di gia tra passate di questa presente vita, & habbia quasi con vna deliberata negli­genza lasciate le viue adietro,Quei che sti­mano l'anime nostre di nulla hauer nè me­moria, nè cura, vengono an­cora à stimar meno che be­ne d'altre cose di piu mo­mento. essendo, che queste poten­do operare posson ancora giouare, & quelle, che passate sono, stimandosi da alcuni che nulla sentino, forse si stima ancora da i me desimi, che di nulla gioueuoli esser non mi possino. Alche io risponder voglio, che io scriuendo per gratitudine (questo titolo di cagion mi piace d'vsare) et nō [Page] per premio futuro, mi terrò per ben satisfatto nondimeno assai, s'io riporterò di questa mia giusta intentione qual­che mediocre lode dalle viue ancora, ancor, che sino ad hora frutti d'alcuna sostanza non habbia io riportati,Si dice negli­genza cortigi­ana quella de i grandi quan­do fingono di non vedere. Et meno ac­corti, & humi­li ingegni si deue qui in­tendere non essendo pre­sontuosi, ò a­dulatori. ta­li son le qualità delle negligenze cortigiane sopra la since­ra intention de i meno accorti ò piu humili ingegni. Delle quali parte pur viue essendo, & trattando per se stesse, ò vdendo trattar cose alte, & difficili di gouerno, & di stato aspettano (& cio pur creder si deue) degna memo­ria d'ogni lor fatto dalle penne auree de gli scrittori chia­rissimi, & parte à i loro presenti donneschi piaceri, ò es­sercitij viuendosi, ò à i loro pensieri dimestichi, & famili­ari studiando di niente piu altro par, che si curino, percio­che con vn certo risoluto dispregio dell'auuenire ad altri lasciata ne hanno la cura. Onde à me basterà d'hauer preso à scriuer di suggetto nobile, se di quelle,Non si dice ciò perche tut­te virtuose sie­no state, ma perche la parte migliore si deue sempre proporre alla peggiore. che virtuo­se Donne furono, da me largamente si rinfrescherà hora la memoria, le quali ancor, che quasi in fretta vi si facci­no innanzi, & senza vn certo ordine di douuta prece­denza di tempo, ò di stato, che lor conuenir si douesse, non pèrcio ne vedrete Ʋoi (& sentono, & odono pur anch'esse nella seconda vita, dalla prima trapassate) nes­suna adirata in modo alcuno si,Noi operiamo ò per inclina­tion delle flel­le, ò per nostra propria indu­stria, ò seruen­doci dell'vna, & dell'altra, come piu il giudicio ei configlia. che volentieri la non visi scopra tutta per esser bene, & accortamente da Voi qui considerata, & amata, ò al meno stimata per quello, che la valse gia nel suo tempo, ò per la dote, & per il fauor de i cieli, ò per l'industria, & per il valor di se stessa. Essen­do, che nella seconda vita l'anime loro vguali in qualità [Page] (come piacque alla superna essenza di cosi voler, che fus­se non son punto per curarsi gia mai chi di esse si sia la prima ò di poil'vltima stata chiamata, ò lodata da me, essendo esse per contentarsi di quanto io ho scritto cortesemente, come anche nobilmente quelle operando al mondo lasciarono ampia cagione d'esser celebrate con chiare lodi di secolo in secolo. Riceuetele adunque, ò discreti lettori, quali io vel'ho sapute rappresentare, & se qualch'vna pur di esse non vi paresse cosi ben culta come all'età d'vna leggiadra giouane, ò d'vna graue ma­trona par, che si conuenga. Io vi prego non la dispregiate par ciò,L'apparenza fa credere al­cuna cosa, ma l'opere ci fan­no certi del come cene dobbiamo ri­soluere. ma ricercatela bene quale ella in effetto per se stessa si sia stata, & finalmente tutto il mancamento, che allo intorno di quella si riconoscesse, siane da voi data la colpa à me, non forse à bastanza industrioso artefice di tanto, & cosi diuerso magistero, & conoscenza de gli or­namenti donneschi, quanto in questo delitioso secolo par che'bisogni, poi, che dalle viue tra di noi si vanno ogn'bor cambiando nuoui modi,Si mostra l'in­satiabil deside­rio delle Don­ne presenti, ri­trouandosene poche, che ri­guardino à quel, che piu loro s'appar­tiene. & maniere, & de gli altri sopra i primi desiderando, lasciando si in dietro dalle piu il graue studio della giusta lode (colpa non dimeno maggior delli huomini stessi) per lasciar la cura di tal cosa dalle piu poco stimata ad alcune sole poche, per lo cui valor purancora risplende l'honor Donnesco chiaramente al mondo senza altro sole.

Aggiunta al Lettore.

DOuerrà considerar il cortese Lettore, che si è à ciascuna vita di Donna descritta da me proposta con poche parolo vna certa dimostratiō della sostanza di quel­lo, ché quiui s'ha da trattare,Riesce questo modo di ope­rare il piu pro­prio per l'am­maestramezo di chi legge, ancor che da i passati histo­rici è non sia stato propo­sto, colpa de i tempi, ò forse de i frettolofi, ò auari stam­patori. Accioche si venga à torre la fàtica à i Momi, de i quali il mon­do soprabbon­da. quasi senso di essa materia. Et si sono fatte l'annotationi per tutta l'opera in margine, parte per memoria delle cose auuenu­te, & parte per precetti, & ammaestramenti necessarij à chi legge historie. Et cio si è fatto dell'vna cosa, & dell'altra per leuar la cagione ad altri di hauerci à du­rar fatica, auuenendo spesso, che le cose interpretate, & notate da diuersapenna, sono anche diuer­samente intese dalla intention del primo loro autore.

[engraving of a tiger(?)'s head facing outward]

Della madre di Brenno.
L'affettion materna deue esser vguale verso de i figliuoli, & tale essendo partorirà sempre quiete alle cose familiari, & Publiche.

LA madre di Brenno & di Bellino, quale che si fusse il suo nome,Amor mater­no lodeuole: & tanto piu quāto che ella lo spese à pro­fitto della pa­tria ancora. ella gli partorì & ingenerò di Denuallo suo marito Re de i Britanni, del quale essendo ella rimasta vedoua; & vedendo essersi accesa gran guerra fra i suoi figliuoli per la diuision del Regno; fece tanto co i suoi preghi, & essortationi,Il ualor, & la uirtù è nel bi­sogno deside­rata, & ricerca da qualunque si sia ancor che forestiero. che nō solo fra di loro si concluse la pace a profitto vniuer­sale; ma Brenno huomo di militar natura nō hauendo per­cio occasion di essercitarsi nella patria, passo in Francia ap­presso de i Galli Senoni, lasciando al suo fratello Bellino il Regno libero, da i quali popoli essendo egli per il suo valor molto stimato,Si parla de i Galli, che assal taron Roma. & per sorte abbondando essi di popolo lo elessero capitano d'un grā numero di loro, accioche si cer­cassero nuoue sedie, i quali passando in Italia,Si considera, che vn huomo Martiale, & in quieto & con­corrēte si deb­be desiderar lontano dal­la patria per la quiete di quella. in Thos­cana, & â Roma, dettero occasion grande à gli scrittori di essercitrasi per la varietà degli accidenti, che per lor ca­gione auuennero, & lei rimase benemerita di molta lode, perche la generò cosi gran Capitano, & perche la fu cagi­on della quiete della sua patria.

Di Scota Egittia.
Nessuna lode piu è durabile di quella, che ha il suo principio dalla trasmutatione, & dalla position di alcun popolo in paese alieno; come anche quello che dipende dalla edification di città, ò di colonie non è punto inferiore.

SOgliono tal volta le donne esser cosi fan­tastiche, che non pur in vn luogo bra­mano di farsi vedere in vn tempo, ma in due ancora: però nonsi marauiglino quei che leggono se Scota Egittia da noi rap­presentata minutamente nella nostra de scrittion della Scotia, si mostra hora qui tra queste altre, che questa Isola hanno illustrato, percioche anche ella donna essendo stata, & hora come fantastica al­l'hora fantasticamente ancora ha voluto correre à gara dell'altre per che l'huom conosca quanto la valesse per di­uerse vie, per non rimaner punto ingannata della sua da lei ambita lode. Fu costei figliuola, ò Sorella di quel Faraone Re di Egitto da Dio reprobato & moglie di vn certo Ga­thelo huomo Greco, & nato di stirpe Reale, & fiorì insie­me col marito nel tempo, che lo Egitto prouò la penitenza de gli errori del suo poco saggio Re: per la qual cosa essa col suo cōsorte temendo nō tal'hora tutto il Regno andasse in perditione, si risoluerono di leuarsi di là quanto prima, & hauendo ragunata compagnia suffitiente per vn lungo viaggio & nauilij à bastanza dandole vele à i venti loro fa­uoreuoli passando per diuersi mari, & scoprendo diuerse coste di terra finalmēte si sermarono in quella parte di Spa­gna, che hora si dice Galitia, chiamata non dimeno da essi Gathelia, ò pur presero porto nella stessa costa di terra, che hoggi è del Regno di Portogallo fermandosi il nome predetto quasi Porto di Gathelo, tanto ci piace cauar la nostra riputatione da principij alti ancora che bene spesso [Page 3] incerti. Ma perche esso Gathelo volse far partecipe la mo­glie di ogni sua fortuna, egli comandò che la lingua trapor­tata in quel paese straniero fussi detta Scota dal nome di lei: & Scoti però furono detti i popoli loro: da i quali poi col tempo nacquero quei, che passarono prima in Irlanda & di quiui in Britannia, o vero Albione all'hora chiamata, in modo che hauēdo hauuto il nome la Scotia da vna don­na Reale Egittia, come habbiamo di gia largamente dimo­stro, era ragione ancora, che tra l'altre questa Scota Reale hauesse suo luogo.

Di Cordilla.
Essempio di nobil pietà & di rara perfidia de i figliuoli verso de i lorgenitori.

COrdilla fu figliuola di Leyro antico Re dei Britanni, che n'haueua due altre maggiori di lei, ma tutte vgualmente da lui amate, per cio che egli nō haueua ma­schio alcuno. Et essēdo ella dimādata per via di sollazzo da qualche persona come lei amasse suo padre, rispose.Non era inte­sa la natura in­genua & sin­cera di costei Che la lo stimaua, & stimerebbe sempre sopra la luce de gli occhi suoi: ma che verrebbe tempo, che l'amerebbe qualche altro molto piu di lui: & intendeua ella del marito, che la speraua di douere hauere. Ma le parole di lei quasi per gioco essen­do riportate al padre Leyro, egli riceuendo le incattiuo se­gno quasi di rubella figliuola,Sospetto senza proposito, per non dir al tut­to ingiusto. la maritò fuori del Regno ad vn Franzese nondimeno nobile, & honorato, il quale ben volentiori la desiderò, percioche il grido della bellezza, & della prudenza di lei di gia haueua cominciato à dilettar l'orecchie de i popoli vicini marauigliosamēte:Superstitiosa fantasia, radi­ce di peggio­re effetto. ma l'intenti on di Leyro nel maritarla cosi lontana fu perche ella non hauesse fuori del Regno facilità alcuna di ottenerne l'heredi­tà: [Page 4] & cio per occulto, odio che egli poco sauiamente le ha­ueua preso contra per le di lei parole da lui non bene intese. L'altre sue figliuole maritò egli nel Regno ad huomini degni per all'hora della compagnia Reale: Ma e' non passò molto, che i duoi suoi generi Inghilesi, insieme con le lor mogli,Perfidia fata­le, accioche da quella s'haues­si à riconoscer la bonta dell'­altra. & sue peruerse figliuole per desiderio di regnare si leuarono contra di esso Leyro, & lo scacciaron del Regno, onde non hauendo doue rifuggir altroue, se n'ando à tro­uar la sua dispregiata figliuola Cordilla, le quale scorda­tasi affatto dell'ingiuria paterna lo riceuette come padre & con quella commiseratione, che la potette mostrar maggio­re intanta contrarietà di cattiua sua fortuna operò in mo­do col marito, che egli si contentò di prender l'impresa di rimetter il vecchio suocero in istato,Giudicio di Dio complito contra l'erro­nea oppinione di Leyro. Cambieuole & miserabil sorte di Cor­dilla. La disperatio­ne di lei supe­rò la sua virtù, per ingiuria d'vn ostinato proprio desti­no. Le buone ope­re altrui passa­te son sempre desiderate da la qual cosa col fauor della parte amica del Re gli successe cosi bene, che leuati gli ingrati suoi generi, & tirāni della signoria & fattigli morire, Leyro di poi rimase signor pacifico per tre anni, doppo il­qual tempo morendo egli lasciò col consenso del popolo Cordilla herede del Regno, laquale poi percioche era ri­masta vedoua, & senza figliuoli, essendo dispregiata, & in­sidiata da Morgano, & da Gonedagio figliuoli delle sue so­rolle, fu anche da loro, perfidamente assaltata, combattu­ta, & superata, & incarcerata, d'onde ella per non viuere all'ingiurie della sua maluagla fortuna ammazzo se stessa; lasciando nondineno à i suoi popoli nobil desiderio di se, & della sua bonta, & odio verso i suoi nipoti, & a gli altri marauiglia della sua cambieuol sorte.

Di Martia.
L'Industria, & la prudenza donnesca impiegata nelle cose Politi­che molte volte s'acquista lode illustre.

MArtia fu moglie di Gintelino Re de i Bri­tanni, donna bellissima, & prudentissima,Lode d'vna Donna amo­reuole & pro­fiteuole anco­ra al suo ma­rito. in tanto, che il marito aiutato non poco dal di lei guidicio, potette con buone leggi, & ordini ristituire il Regno nel suo splendore; essendo prima stato per diuer­se guerre ciuili tutto diserto: & essendole morto il marito,Qualità d'vna Donna non solamente lo­deuoli per pri­uata cagione, ma per la pub­lica ancora. ella prese il gouerno del Regno per il figli­uolo Sicilio fanciullo ancora, & fece alcune leggi vtili alla patria; studiando all'honore, & al profitto de i suoi popoli, le quali leggi furono anche chiamate Martiane, percioche costei su amata grandemente da i suoi, come donna giusta, vigilante, & valorosa, & degna di molta lode.

D'una Donna senza nome.
Il dolor dell'animo mal gouernato induce tal'hora le persone ad o­perar cose odiose, & crudeli.

FErrex & Porrex furon figliuoli di Gor­bodione Re de i Britanni.Dallediscordie priuate de i principi nas­cono le di­struttioni de i Regni, & de gli stati. Costoro ha­uendo guerra doppo la morte del padre fra di loro per la possession del Regno: au­uenne, che virimase morto Ferrex, che grandemente era amato dalla madre, on­de ella per sopra abbondante dolore in­furiando ammazzò di sua mano vn'altro terzo figliuolo che l'haueua,Bestialita di Donna infie­riata. lasciando à i posteri vn essempio di bestiali­tà crudele, & di pazza crudeltà.

Di Carthumandua.
Vna constante, & fedele amicitia in ogni tempo genera frutti vti­li, & degni di lode.

CArthumandua ò Cartismandua Regina, o'principessa de i Briganti popoli di Bri­tannia fu honoratamente nominata ne i passati tempi per la costante amicitia, & confederatione,Intention sin­cera di Car­thumandua, & considera­bile per che dal suo effetto si ne guada­gnaua la pace comune. che l'hebbe co i Romani: Percioche ella per leuar del tutto ogni oc­casion di guerra dalla patria fra i suoi Britanni, & i Romani diede Caratuco Regulo, ò Signor degli Ordoluchi huo­mo inquieto nelle lor mani, di poi che per noue anni conti­nui egli haueua con insolente consiglio combattuto con loro con danno grande delle prouincie. Ma questo fatto fu cosi mal riceuuto da gli altri Signori di Britannia, & spe­cialmente da Venusio suo marito (percioche è pareua lo­ro) che l'hauesse voluto piu tosto adherire à i Romani fo­restieri,Torto giudi­tio fatto d'vna dritta operati­one l'essempio della quale for se sino ad hora è piu odiato, che non fu lei. Gratitudine giusta, & ho­nesta de i Ro­maui. che à i suoi proprij, che la ne fu molestata, & di­sturbata grandemente per leuargli l'autorità, & il gouerno, che la godeua vgualmenta con esso Venusio, & sarebbe del tutto stata superata, & vinta da loro, se da i Romani gouer­nati da Aulo Didio proccurator all'hora dell'Imperio non fusse stata soccorsa, aiutata, & del tutto assicurata nel suo stato, & nella sua degnità, accioche ella riportasse da essi degno frutto della sua costanza, & della sua fede. Ma il fine di questa donna nientedimeno da alcuni scrittori, pur de i loro si riferisce altrimenti volendo, che la si vsurpasse in marito adulterino, & compagno del Regno vn certo Vel­locato scudior di Venusio, del qual caso nacquero le guerre tra di loro ma come la cosa si fusse ella fu donna ar­migera & lasciò di quel suo modo di procedere largo es­sen pio all'altre della sua natione del come l'hauessero ades­ser licentiose, ancor che le non nascessero principesse.

Di Guindelona.
L'ira, che da graues degno è nata, spesso ancora genera colpe in­escusabili.

GVindelona fu figliuola di Coroneo, vno de i compagni di Bruto (altri dicono Bri­to) che venne con esso all'acquisto di Britannia. Costei essendo stata maritata à Locrino huomo per molte conditio­ni honorato fra gli altri, venne col ma­rito in contentione, percioche egli si era innamorato, & godeua d'vn'altra in tanto,L'Amor mal posto partori­sce spesso la­chrimeuol fine. che rifiutando senza alcuna cagione Guindelona si prese per moglie co­lei, onde ella superata dall'ira, & traportata dallo sdegno, & acciecata dal desiderio della vendetta operò in modo, che il misero Locrino ne fu ammazzato: la quale attion crudele come, che potesse parer à qualch'vno debita verso di lui, per il suo demerito,Dio solo deue esser chia mato vendicator dalle persone offese. è nondimeno del tutto detestabi­le se e's'ha da considerar la fragilità humana, & il debito, che si conuiene alla donna verso il marito ancor, che molto da lui offesa. Percioche quando i graui errori altrui son publicati, impossibile è il ricoprirgli,Nota. o se sieno odiati diffi­cile sara sempre il diffendergli.

Di Ʋoadicia.
La tirannide spesse volte genera sceleratezze insopportabili, onde succedendo ne gli offesi il desiderio della vendetta, necessaria­mente ogni giustitia si rouina.

VOadicia ò piu tosto Boadicia fu moglie di Prasutago honorato Signor fra i Brittan­ni, & venendo egli à morte, & hauendo lasciato herede della metà de i suoi stati l'Imperador Claudio, & dell'altra metà due sue figliuole, che lui haueua senza [Page 8] piu, le quali nondimeno douessero esser sotto la protettion della madre Voadicia, Auuenne, che gli vfficiali dell'Im­perador hauendo presa la parte che toccaua à lui, volsero ancora vsar l'autorità del principe loro nel gouernar il re­sto,Essempio in­degno della temperanza, & della giusti­tia Romana. & le due giouani iusieme, si che per quella vsurpata li­cenza essendo esse venuta nelle mani de i poco honesti mi­nistri, furono anche violate, & la misera lor madre assai bat­tuta con strano essempio dell'antica temperanza Romana: Onde Voadicia prouocata dal giusto sdegno di cosi graue offesa riceuuta nel suo sangue solleuò,Sdegno ragio­neuole, & nobile. & commosse i po­poli con la sua miseria à tanto furor, & desiderio di ven­detta,Honorato va­lor di Voadi­cia. che prese l'armi, & essa essendo lor capo, & guida, fe­cero vna lunga, graue, & pericolosa guerta à i Romani con varia, & diuersa fortuna: in tanto, che mancarono in diuer­se battaglie da vna parte, & dall'altra sino à settanta mila persone, ma poi per vna auuersa giornata, che le fu data, doue la fu vinta,La virtù & la perseueranza nella militar disciplina su­pera col tempo ogni difficultà contraria. Magnanimità di Voadicia in­torno al deli­berar di se medesima. & le furono tagliati à pezzi trenta mila huomini, bisognò, che la cedesse del tutto la campagna à i vincitori, & come che la fortuna contraria l'hauesse cosi crudelmente abbattuta dalla sua grandezza in vna graue miseria, volse nondimeno ricordarsi della sua prima virtù, & morir libera, accioche ella non hauesse viuendo ad esser mostrata in trionso al superbo vincitore, & però col vele­no ammazzò se stessa, lasciando memoria a i posteri di rara fortezza d'animo, & d'vna honorata, & generosa prudenza.

Di Bunduica.
La crudeltà guasta ogni lode di hornorato valore, & piu nella guerra, che in nessuna altra attione.

ESsendo vfficio d'vn diligente scrittore di auuertir tanto le cose,Qual sia l'vffi­cio d'vno scrit­tore nelle cose ambigue, ò intese sotto il nome di piu d'vna persona. che hanno fra di lo­ro alcuna conformità, quanto quelle, che potrebbero esser le medesime se ben diuer­samente raccontate, si dirà di vna certa Bunduica Britanna, la quale come donna [Page] Illustre fu ricordata da Dione historico famoso. Percioche regnando in Roma Nerone huomo d'infame memoria, au­uenne vna rebellione fra i Britanni contra dei Romani, & fu perche hauendo Claudio perdonato ad alcuni popoli dell'Isola alcune confiscationi di beni applicati al fisco,Nota d'onde si cagionano al­cuna volta di sordini gran­di in vno Im­perio mal & auaramente gouernato. & di poi essendo i medesimi beni ridimandati da gli vfficiali di Nerone, quasi che fussero stati con poco giudicio donati dal predecessor suo, & questa cagione essendo in quel tem­po accompagnata da vn caso priuato di Seneca poco gra­to, o niente opportuno à gli occhi de i popoli offesi, & di gia solleuati con l'animo à cose nuoue si solleuarono in modo i popoli, che inanimati,Lodi di Bun­duica deside­rabili in chiun que gouerna stato. & infiammati da Bunduica Donna nata di stirpe Reale, valentissima, & eloquentissi­ma, si ragunarono sotto la di lei scorta sino à cento venti mila huomini di quella natione per vendicar i publichi & i priuati torti, & veramente quanto aleaso di Seneca la cosa passaua in questo modo, che egli per altro tutto honesto, & tutto prudente, come ancor apparisce per gli scritti suoi,Nota l'auaritia di Seneca al tutto biasi me­uole appresso delle genti. scorticaua i popoli del regno col voler ricuperar da loro la somma di molte migliaia di lire della moneta presente per l'vsura di quaranta mila scudi, che egli haueua dati nel­le mani di diuerse persone mescolando con le sue molte virtu vn di s'honesto vitio d'auaritia, & pero risoluti si co­loro alla vēdetta assaltarono sotto la guida di Bunduica du­oi luoghi forti de i Romani per che la distrusse Camalodu­no & Verulamio luoghi nobili & vi tagliarono a pezzi vn grā numero di huomini, dogni sorte si che sistimò che fus­sero sino ad ottanta mila persone tra i quali fu la nona le­gione: Percioche all'hora Paulino gouernator pe r i Roma­ni si trouaua nell'Isola Mona non poco occupato in vna difficil guerra, & percio hebbe Bunduica vna larga occasio­ne di scorrer per tutto, & di saccheggiar, & metter sotto sopra il paese, nelle quali incursioni ella guidata dallo spiri­to della vendetta per le iugiurie riceuute in se, & nelle fi [Page 10] gliuole vsò alcune noteuoli crudelta,Quando il va­lor d'alcuna persona è so­praffatto da troppo precipi­toso desiderio di vendetta, diuenta al tut­to oscuro & degno di bia­simo. per le quali ella ven­ne à scemar grandemente le lodi, che con molta ragion se­le doueuano, conciosia che à diuerse donne di quelle, che la sapeua, ch'erano state partiali de i Romani lei faceua ta­gliar le poppe, & le faceur lor metter alla bocca accio che se le voleuano, le potesser mangiar: dicendo ella, che non voleua, che le si morissero di fame nuouo certo, & crudel modo di non piu vdita impietà.Essempio di pazza crudel­tà indegno in vn certo mo­do, che sene parli, se non fusse che la co­noscenza delle cose ancora maluage di tal natura gioua à prenderne diligēter guar­da per non vicadere. Ma molti altri tormenti erano ritrouati da lei ancora oltra modo in crudelita à vitu­perio, & à stratio non meno dell'vno, che dell'altro sesso de i suoi nemici, dilettandosi del sangue. Ma di poi essen­do ritornato Paulino dall'Isola Mona per reprimer la rab­bia dell'infuriata Bunduica, & hauendo ragunate tutte le forze propie, & de gli amici insieme prese gli alloggia­menti presso de i nemici con tall sorte che non rifiutando punto Bunduica la giornata: durò la battaglia sanguinosa molto, & crudele tutto vn giorno, & al fine preualendo l'arte de i soldati vecchi, all'iuconsiderato furor de i popo­li paesani,Essempio di valor militare di Bunduica L'arte de i po­chi supera sempre la non bene ordinata moltitudine. furono i Romani vincitori, & con gran mortali­tà de i nemici gli scacciarono nelle selue, & ne i paludi, & per quei luoghi difficili ancor perseguitando gli, nè dando lor tempo di far testa in luogo alcuno del tutto gli doma­rono, & ridussero all'vbbidienza: ma l'vltimo sine di quella vittoria de'Romani non vedde Bunduica, percioche nel mezo della contraria fortuna, hauendo riceuuta cosi gran rotta,Morte di Bun­duica, per la quale ella fu libera dalla vergogna, & dal vituperio. ne vedendo modo di poter rimetter insieme nuoue forze, sosprappresa da vn subito & mortal dolore con la presta morte ò pur costante & inuitta prendendo il veseno lascio la vita, & la vittoria assoluta al nemico. Riferiscesi, che costei fu di corpo bellissimo, & per l'età sua di no­bil maestà,Lodi di Bun­duica. alra, & ben disposta, & di tutte le membra otti­mamente proportionata: ma però di volto seuero, & atto & propio all'essercitio militare, nel quale ella hebbe molto tempo per diuerse occasioni secondo l'vso, & necessità di [Page 11] quei tempi à praticare: hebbe la voce ancor aspra, ma però eloquente, si dilettaua nondimeno secondo l'vsanza dell'­altre di mostrar i capelli che le i haueua bellissimi,Costumi mili­tari di Bundu­ica, senza dub­bio meriteuoli di vna singular lode. & vsaua di portar vna collana d'oro quasi segno di maggioranza, & fra i soldati sempre portaua in mano vn arme hastata, & le sue vesti furon di colori, & con tal proportione, che quel­la di sopra piu corta assai dell'altra dimostraua vn non so che del martiale, & volse sempre interuenir in tutte le fat­tioni commandando, & guidando, & dirizzando le sue genti, & se pur qualche volta gli fu conceduto di potersi goderla pace, di cesi,Non pare, che importi molto che le fussero due ò vna à meritar le lodi qui descritte, poi che l'essem pio delle cose referite in ogni modo riesce lodeuole. Le virtù di chiunque si sia meritan sem­pre le lor do­uute lode. S'escusano le parti riprensi­bili di Bundu­ica per la ne­cessità del gastigar i vitij altrui. che vsò singular prudenza in gouer­nar le cose sue. Ma finalmente stimandosi da noi permol­ti riscōtri costei esser la medesima Voadicia di sopra scrit­ta, l'habbiamo voluta cosi separatamēte descriuer per sod. disfattione ancora di ogni superstitioso lettore. Lascian­do in somma questo tanto di lei rinfrescato nella memoria delle genti, che ella fu degna veramente di esser annouera­ta fra le donne grandi di questo Regno per le sue maraui­gliose virtù, nè la crudeltà vsata da lei ne i suoi nemici non deue cancellarla del numero dell'altre ledeuoli, quando che cio fu vn impeto, & vn furor di vendetta piu tosto che vna naturale inclinatione di lei: ò che pur i vitij de i soldati Romani imparati dallo scelerato Nerone loro Imperadore erano tali, che chiamauano il gastigo condegno à i loro de­meriti.

Delle Donne d'Jrlanda.
Ogni nobile vsanza merita, che sia conosciuta dal suo principio, ancor che fra gente barbara habbia hauuta l'origine.

E'Non bisogna defraudar in parte alcu­na le donne delle lodi loro, poi che anche i popoli, che gia per lungo tem­po furon chiamati barbari hanno cosi bene ad operato ad honor di quelle. Et però egli è da sapar che le Donne nel­la Scotia cominciarono ad hauerla ra­gion nella Corona in questo modo & per questa cagione.Nota delle Donne d'Ir­landa. Che essendo i Pitti huomini ferocissimi della scithia scorsi per mare insino in Irlanda per far preda, & per acquistar nuoue terre, furono da gli Scotti, che all'hora teneuano l'Irlanda persuasi,Pitti popoli passano in Britannia. à passar in Britannia, doue occuparono tutta la parte settentrionale all'hora molto pouera di gen­te da poter resistere alle forze de i Pitti: Ma essendo poi essi Pitti abbattuti, & rotti in diuerse battaglie da i Britanni, si ritirarono in quella parte, che ancora si dice Cathanesia, doue standosi quieti, & sicuri per l'asprezza de i luoghi: desiderauano di porersi conseruar à miglior fortuna,Necessità de i Pitti. ma non hauendo donne con loro per la loro intentione ricer­carono i Britanni di potersi imparentar con essi, la qual co­sa fu lor negata, percioche, ó erano dispregiati, come fore­stieri,Intention ne­micheuole de i Britanni ver­so de i Pitti. Conditioni, & patti fra i Pitti & gli Scotti per imparen­tarsi insie­me. & poueri: ó pur si desideraua di essi vn natural fine senza successione, accioche la Britannia fusse discarica dal sospetto, che s'huaueua preso di loro. Furono adunque i Pitti aiutati in tal desiderio da gli Scotti hanendo delle lor donne vn buon numero, ma con questa conditione: Che se per caso la succession virile mancasse, le femine all'hora ot­tenesser la ragione dell'heredità paterna: la qual cosa anco­ra [Page 13] dura non solamente in quel Regno, ma in Inghilterra ancora, & in altri Regni di Cristianità: la qual cosa ritor­nando in honor delle Donne si è notata qui per osseruare con vn perpetuo ordine quel che s' è promesso di scriuer di quanto appartiene à loro.

Di Helena madre di Costantino.
Gli huomini, i quali son riserbati dalla prouidenza diuina à qual­che gran fatto, correranno spesso pericoli graui, & degni di consideratione.

HElena famosissima fra tutte l'altre de i suoi tempi fu figliuola di Coyllo ò vero Coelo,Et non è man­cato chi hab­bia creduto che la fusse nata in Bithi­ma. Regulo honorato fra i Britanni: & nata nella terra che si di­ce hora Colcestria, & essendo ella bellissima, & honestissima, fu marita­ta à Costanzo nipote di Claudio Im­peratore, il quale Diocletiano insieme con Galerio Massimiano fu anche detto Cesare.Origine di Costantino Imperadore. Di Co­stanzo, & di Helena adunque nacque il gran Costantino grande amico poi della Christiana Religione, & fondator della Imperial città di Costantinopoli. Hebbe Helena viuē ­do il marito diuerse afflittioni: per cio che quelche se ne fus­se la cagione lui fu sforzato da gli Imperadori,Helena madre di Costanti­no per segui­tatà. che all'hora gouernauano l'Imperio à repudiar la moglie Helena & à prender Theodora figliuola di Herculeo, del che nacque, che Costanzo si diuise il gouerno con Galerio: ma subito doppo la sua morte i soldati legionarij gridarono in Britan­nia Imperator il figliuolo Costantino,Helena rac­quista il suo grado. & Helena sua ma­dre racquisto l'autorita sua come madre, et come donna di molta prudenza. Ma essendo in quei tempi chiamato al­l'Imperio in Italia. Massentio figliuolo di Herculeo, il [Page 14] quale haueua prima rinuntiato l'Imperio, & vsando piu tosto arte di Tiranno nel gouernar, che di Principe tempe­rato,Vu'ingiusto gouerno si puo veramen­te dir tiranni­de. Chi si spotesta scioccamente dello stato pazzamente anche farà se lori cercherà da chi l'hab­bia ottenuto. Poche volte auiene, che il mal'animo al­trui non sia à tempo scoper­to. Vfficio di fe­del moglie. & però cominciando ad esser in odio del popol, Roma­no cadde Herculeo suo Padre in vn vano desiderio diricer­car dal figliuolo l'Imperio che egli poeo prudentementa gli haueua assolutamente rinuntiato, il qual pensiero non gli es­ssendo riuscito, se ne andò in Francia à Costātino quasi che per commuouerlo contra di Mastentio, percioche Constan­tino era suo genero per la moglie Fausta, la quale colui ha­ueua hauuta d'vna certa Eutropia di Siria pur sua moglie. Da Costantino fu egli ben riceuuto, & intertenuto, ma conoscendosi, che lo scelerato suo cero gli macchinaua insi­die: & tradimenti per occupargli quella parte dell'Imperio, & che egli di gia haueua cercato di tirar dalla sua Fausta, pēsandosi ma in vano che ella come figliuola gli douesse es­ser vbbidiente, fu sforzato à fuggirsi, ma nella fuga es­sendo da i soldati di Costantino sopraggiunto à Marsilia fu anche fatto morire per vendicar il torto riceuuto da lui & per assicurar se stesso: & cosi Fausta meritò lodi di moglie fedele al suo marito, hauendo ella scoperta quella pericolo­sa congiura à Costantino. Et fu anche oppinione, che il maluagio Herculeo,Gli animi no­stri hanno ca­uerne assai per uascondere i propij affetti ò buoni, ò mali, che si sieno. Vna sincera intentione suo le spesso esser in protettion dei Cieli, & parti colarmē ­te di quelle persone, dalle quali si posso­no aspettar operationi grandi, & illu­stri. & Massentio suo figliuolo fussero d'accordò nel dissimular la loro inimicitia per tirar sotto la trappola Costantino, accioche è potessero ricuperar quella parte del diuiso Imperio à se medesimi. Ma Co­stantino riserbato à far gran cose: & di gia ammaestrato da Helena sua madre ne i costumi Christiani pareua, che con certa speranza di douer prosperare in ogni impresa s'au­gurasse sempre felicità dal segno della Croce, che lui vsa­ua di portar sopra di se: onde è non fu punto otioso si, che vinto Massentio, & creato Imperator assoluto da i Ro­mani potette ridurre lo Imperio nel suo pristino splendore, insino à che essendo stato battezato da saluestro, & lar­gamente aiutato da Helena sua madre nel zelo della reli­gione, edificò diuerse chiefe in Roma, come furon quelle [Page 15] di san Giouāni Laterano, di san Pietro, di san Paulo,Chiese edifi­cate da lui in Roma & al­troue. La Cagione per che Costā ­tino si ritinò ad habitar in Costantino­poli. Principio del­lo abbassa­mento della gloria di Ro­ma. san Lo­renzo, san Marcello, santa Agnesa, & in questa furon bat­tezate vna sua figliuola, & vna sua sorella & altre in altri luoghi come ad Hostia: in Alba, in Capua, in Napoli, & due poi in Costantinopoli, doue egli essendosi ritira­to per esser vicino alle guerre Asiatiche, nelle quali egli non poco era occupato per il rispetto de i Parthi, & al­tri popoli, che maluolentieri si poteuan tener in vfficio, ò quieti, dette cagione, che Roma gouernata da i suoi luo­ghi tenenti comincio à mancar assai del suo decoro, & pri­mo suo honore. Ma Helena Donna per bontà & per pru­denza singulare pigliando per cagion di diuotione il viag­gio di Soria sen'andò in Ierusalem,Qualità di Helena tutte riguardauano all'opere di pietà. La Croce ri­trouata, ma non gia cono­ciuta prima che per essa fusse miraco­losamente sa­nata luna gen­til donna. Morte felice di Helena. & digia arriuaua ella all'eta di ottanta anni, & quiui hauendo in sua compagnia vn certo Machario Vesceuo del luogo fù ritrouata la croce instrumento della passion di nostro Signore, & i chiodi, che per cio furono adoperati: Et in Ierusalem edificò ella vno spedale per i poueri, di poi ritornata in Italia & porta­tane seco quella Croce edificata la chiesa di santa croce cognominata in Ierusalem: & quiui fu riposta quella me­moria. Ma Helena hora mai vecchia assai, & hauendo veduto lo imperio del figliuolo fiorito, & grande, & lui es­sersi fatto battezare, & però senza dubbio felice, & conten­ta se ne mori: essendo stato posto il suo corpo nella chiesa di san Marcello. Costei adunque era degna di lode,Costantino si macchia dell'­oppinion di Arrio. I successori con molta ragione posson lodarsi de i lor prede­cessori virtuo­si se però in loro sarà spiri­to di vna sin­cera imitatio­ne delle virtù lorò. & di lunga memoria, hauendo ella dati i primi ammaestramen­ti di pietà, & del timor di Dio al figliuolo, & si puo creder anche assai grata ad esso Dio, poi che la passò di questa vi­ta innanzi, che il figliuolo Costātino sè cominciasse ad im­paniar nell'oppinioni de gli Arriani. Deueno adunque non poco contentarsi l'altre, le quali nate sono in questo Regno, di hauer riceuuta la memoria di vna Donna tanto illustre, la quale, ò perche la fusse stata madre di cosi grand'huomo, ò perche lei l'hauesse alleuato alla gran­dezza, [Page 16] & alla Religione merito, che gli scrittori la lodasse­ro come donna di costumi santissimi ornata, & nella religi­on christiana costantissima & col titolo di venerabbile & di piissima Augusta, & che hora se ne rinfrescasse la memoria.

Di Orsola.
Spesso auuiene, che la qualità della morte di alcuna persona, la fa piu illustre, che la non sarebbe stata per via ordinaria moren­dosi.

ORsola fu figliuola di Dionoto Signor di Cornubia, che hoggi si dice Cornouallia, & essendo ella vergine, & Christiana fu mandata dal padre al suo sposo Conano altresi Britanno di la dal mare, doue egli era stato proposto al gouerno di quella parte di Francia, che fu chiamata Celtica, percioche ser­uendo egli à Massimo Imperatore, ò piu tosto tiranno del­l'Imperio, per lui haueua anche la cura delle terre maritti­me di quelle prouincie. Et perche Conano haueua scac­ciati molti di quei popoli delle sedi e loro, & del resto non si fidando, & pur cercando per se, & per i suoi soldati di ha­uer Donne per la propia generatione, praticò di hauer Or­sola per moglie, & molte altre donne per i soldati suoi de i quali buon numero erano pur Britanni,La Cagione per che Orsole passo il mare. tal che in piu tempi essendone passate qualche parte, & con essa Orsola passando vna volta vna certa quantità, dettero questi per fortuna alle spiagge di quei paesi, che da i nemici di Cona­no erano tenute:Cagion della sua morte. da i quali essendo ella, & la sua compa­gnia assaltate, & prese furono anche barbaramente fatte tutte morire, inscieme con ciascun altro, che vi si trouò per lor compagnia, ò per lor seruitio in quel viaggio. D'onde [Page 17] egli è poi auuenuto, che nella memoria de gli huomini è rimasto il nome di quella nobil Vergine di gran lunga piu celebre, che non saria stato se la fusse pacificamente passa­ta, & arriuata at suo sposo Conano.Monasterio di santa Orsola in Colonia, doue non entrano se non donne illustri, non legate al vin­colo della re­ligione, ma che fracer­to tempo si posson mari­taue. Percioche sino ad hora in Colonia Agrippina nobil Citta Imperiale si mo­strano nel monasterio di sant'Orsola vna gran quantità di ossa, le quali per vna antica & frequentata fama nelle genti si crede, che sieno reliquie di quelle innocenti vergini del­le quali cosi come fu capo, & maggiore Orsola, cosi ha da­to il nome al luogo doue tali ossa son conseruate, accioche vna giouine benche nobile hauesse ad esser piu nobile, & piu illustre in morte, che la non sarebbe stata viuendo.

Di Brigida.
Nessuna virtù è piu degna di lodi, ne piu rende capace la persona, che la possiede di chiaro, & celeste spirito, che vna casta inten­tione accompagnata da vaa singular costanzad'animo.

BRigida fu scozzese, & di sangue nobile, di corpo bellissima,Lodi singulari di Brigida. & vergine per sua e­lettione: onde per virtù riusci, singulare, percioche hauendo rifiutati diuersi ma­trimonij illustri di terminò di viuere à Dio senza accompagnarsi con huomo al­cuno:Desiderio di Brigida per cagion di ca­stità. ma non potendo diffendersi dalla importunità di alcuni sciocchi amanti, ella pregaua Dio, che le mandasse nella persona qualche diffetto, per il quale essi s'hauessero ad astener dal darle piu noia. Onde egli auuenne che per vna certa infermità, che le soprauenne ella perdè vn'occhio;Vanità de i suoi amanti. per il qual diffetto i suoi tanti innamorati, cosi come leg­giermente l'amauano, cosi tostamente anche l'abbando­narono. Costei poi per cagion di Diuotione (come s'vsaua all'hora) fece come pellegrina alcun viaggio verso l'Italia, [Page 18] & lasciò diuerse cose scritte con spirito profetico in piu luoghi,Brigida profe­tessa. & specialmente in Thoscana, & nella stessa città di Firenze capo della prouincia: delle quali profetie, perche molte ne son riuscite vere di poi: i Fiorentini, à i quali piu tocca n'hanno anche di poi tenuto buon conto. Doue la si morisse non si sà: benche per alcune conietture si crede, che la morisse à Roma; & alcuni hanno creduto, che la fusse Alemanna, come nella nostra opera della vita di Car­lo magno si è di mostro,Opinioni di­uerse di Brigi­da. percio che ella passando per Co­lonia profetizò, che quella città sarebbe vn giorno sedia de i Turchi, la qual cosa sia pur lontana dal douer auuenire se cosi sia di piacer al sommo Dio al quale s'hanno da rife­rir i successi delle cose.

Di Ronice.
L'amore intrapreso senza ragione spesso genera perchi lo intra­prende danno, & biasimo: & à chi sagacemente l'vsa produ­ce frutto di honore, & di profitto.

ROnice vergine di molta bellezza fu figli­uola di Hengisto vno de i primi condotti­eri de gli Angli Sassoni in Inghilterra. Di costei essendosi innamorato Vortigerio Re de i Britanni ripudiò la sua moglie per­poter hauer lei, la quale col tempo lo sep­pe cosi ben persuadere,Sagacità d'v­na donna à suo profitto, & de i suoi popoli, ma partiale, & al tutto degna di considera­tione appresso di chi gouer­na stati. che lasciato à lei ogni luogo di gratia, & di fauore da dispensare à i popoli, ella s'acquistò tanta autorità, che la potette fauorite, & sempre preferire i suoi Sassoni alla grandezza, & al gouerno delle cose: onde passandone assai nel Regno sotto la di lei protettione, po­tettero poi ingrossati non solamente contrastare co i natu­rali Britanni, ma gagliardamente combattergli, & però non è parso fuori di proposito di parlar di lei donna sagacis­sima, [Page 19] la quale seppe cosi bene vsar l'amor del Re,L'amor preci pitoso del ma­rito verso della moglie può cagionare spesso errori irremediabili. & preua­lersi della propia bellezza, che la ne potette cauar honora­to frutto per la sua natione & però degna di lode ciuile, co­si come degno fu di biasimo Vortigerio, poi che inconsi­deratamente amando proccurò la rouina de i suoi popoli medesimi, & naturali.

Di Bertha.
Quando l'amor della moglie verso il marito sia congiunto con charità Christiana genera opere marauigliose negli occhi de gli huomini.

BErtha moglie di Ethelberto Re di Can­tio, Sassone,Cosa ragione­uole è, che la donna in pae­se forestiero dal suo marita­ta riceua il no­me, & la lode, & il biasimo dalla patria del marito, poi che in ciascuna co­sa ella è obli­gata ad vnirsi con lui. Lodi di Ber­tha. & infedele fu di nation Fran­zese: ma perche ella fu maritata in questo Regno si annouererà in questo volume fra le altre del paese, cosi come si farà dell'altre forestiere, che ci verranno alle mani in tal modo maritate. Costei a­dunque meritò molte lodi, percioche ella proccurò con le sue sicure, & chariteuoli persuasioni, che Ethelberto suo marito si fece Christiano, onde egli fu battezzato da Le­thardo Vescouo Franzese, dal quale e i fu anche ammae­strato nella fede: Et cio tornò non solamente ad vna certa salute de i suoi popoli, ma ad honor del Regno,La Chiesa di san Paulo di Londra quan­do fu edifica­ta. percio­che la nobilissima chiesa di san Paulo di Londra fu da lui edificata, la quale hoggi rimane per memoria della sua charità verso la Religione, & della sua magnanimità verso la patria. Et essa Bertha instrumento certo del grande Id­dio stimar si deue degna di chiara lode: poi che col suo me­zo il marito & Re suo fù chiamato alla salute christiana.

Di Ethelberga.
Il Zelo della Religione deue preualer in noi à tutti gli altri af­fetti.

EThelberga fu sorella di Ebbaldo Re di Cā ­tio huomo christiano: & essa, & per qua­lità di vita, & per essempio di bontà fu donna christianissima:La virtù della moglie spesso groua al mari­to in cose di grandissima importanza. ma maritata ad Eduino Re de Northumbri infedele rius­ci di tanta virtù appresso di lui, & tanto ben lo seppe persuadere (interuenendoui ancora al­tri accidenti, ch'egli si contentò di farsi Christiano: onde battezato da vn certo Paulino sacerdote fu cagioue, che quella prouincia venisse alla fede, con quel paese, ch'hora si dice di Iorche. Ma lei doppo la morte del marito, & d'alcuni figliuoli,La virtù op­pressa dalla malignità al­trui riesce spes­so lodeuole nelle bocche de i posteri. che la n'hebbe fu scacciata del Regno, & perô seme tornò ella al padre con due figliuole Enfreda, & Etheldreda, appresso del'quale sopportando con christi­ana patientia l'inglorie della fortuna fini la vita sua quag­giu per cominciarne vn altra piu selice nel cielo, lasciando di se stessa vna mirabil regola di sofferenza per ammaestra­mento dell'altre, che doueuan venir di poi. Hora perche in modo alcuno non si debbono lasciar in dietro quelle co­se,Gli essempi buoni d'altrui deueno sem­pre esser recita­tati peramma­estramento di chi ci succe­de. le quali per molti rispetti nel leggerle posson giouar all'huomo, se le sien conosciute: Noi proporremo il mo­do del battesimo di questo Eduino non meno degno di am­miratione, che di lode. Fu adunque Eduino figliuolo di Alla Re de i Northumbri, & essendo giouanetto doppo la morte del padre perseguitato da Ethelfredo Re huomo ambitioso, & non poco potente, si rifuggi à Rodoualdo Re de gli Inghilesi orientali amico paterno,Fedeltà d'vn buono amico hoggi poco imitata. dal quale essendo stato ben riceuuto, & fauorito, fu anche diffeso dall'ingiu­rie di Ethelfredo, il quale cosi come per cagion d'acqui­star il suo paese gli haueua mossaguerra, cosi ancora in essa [Page 21] essendo stato ammazzato pose fine à i suoi pensieri ambiti­osi, & all'ingiusta persecutione verso l'innocente giouane,Gratitudine bene vsata. il quale gratamente riconoscendo il beneficio di Re doual­do ritornato nel Regno à lui ne resegrattie: & hauendo ogni sua prouincia quietata niente gli fu piu à cuote,Vfficio di buō principe de­gno d'imitati­one. che dirizzar la giustitia, le leggi, & il decoro Reale, le quali non poco per le guerre passate erano state abbattute, & conculcate: & fece ancora costui alcune altre imprese ho­noreuoli, sotto ponendo all'Imperio suo l'Isole Hebride, & sforzo gli Scotti;Valor di Edui­no. & i Pitti popoli per natura feroci ad os­seruar la pace, & con Cadouallone Re de i Britanni hebbe guerra, et lo vinse in battaglia. In tal modo, che hauen­do da ogni parte cagione di rallegrarsi della sua buona for­tuna, vna sola cosa pareua, che pur gli mancasse per farlo del tutto felice, et quest'vna era la Religion nostra,Nè virtù nè valore per grāde che si sia par che basti à far vn huo­mo felice se è mancha della Religion chri­stiana. Effetti buoni prodotti dalla bontà di Ethel berga nel suo marito Edui­no. Le insidie tese ad vn buon principe sono da Dio ritorte sopra l'ingan­natore. della quale senz'alcun dubbio non era egli gia nemico: percio­che hauendo in quei tempi maritata Ethelberga, la quale essendogli stata mandata dal padre, & dal fratello, che Christiani erano, & accompagnata da Paulino huomo ec­clesiastico, & di religiosa pietà ornato, le su permeslo dal marito, che la si potesse tener la sua Religione: & di poi ha­uēdosi lei acquistata largamēte la gratia di esso Eduino col mostrarsegli in ogni cosa piena di affetto, & di humilta, lo tirò à poco à tāto innanzi in vna certa cambieuol be­neuolenza, & congiugnimento di volontà, che lui le pro­messe di volersi ad ogni modo battezare: Et cosi rimanendo fra di loro le cose in quei termini, occotse, che Ceoloulfo Re di i Sassoni occidentali inuidiando alla felice fortuna di Eduino, mandò vn'huomo scelerato, perche ei l'ammaz­zasse in qualunque modo ei potesse, ando il tristo huomo per farl'effetto,Caso auuena­to al Re, & quasi sempre il medesmo auuerra in cosi fatti propositi & vn giorno accostandosi al Re in atto di volergli parlare, gli meno del suo pugnaleverso la persona. Ma il Re dal viso alterato, & poi dal subito moto di colui fatto accorto si ritirò tanto presto, che'l pugnale del nemi co colse, & ammazzò vno de i familiari, che vis'era inter­posto: [Page 22] ferendone non di meno, ma poco, il Re. Ma quel maluagio fu tagliato apezzi, & il Re riuscendo saluo di co­si gran pericolo, hebbe ancora quel giorno di Ethelberga vna figliuola, la quale egli chiamo Ethelfreda, per le qua­li cose egli rendè molte gratie à i sordi,Dimostrationi di vn'animo ben disposto, ma non del tutto risoluto. & vani Dei: ma au­uertito dalla moglie, & da Paulino, che'ne doueua rin­gratiar il vero Dio delle genti, & non quei bugiardi idoli, che nulla poteuano, vdi con lieto animo i loro buoni ri­cordi, & promesse di volersi battezar ad ogni modo & quanto prima se il loro Dio l'aiutasse à vendicar l'ingiuria vltimamente riceuuta da Ceoloulfo, & che per fede del suo buono animo egli donaua loro la figliuola pur all'hora nata, accioche secondo la lor Religione la fusse battezata, la quale nel vero fu anche la prima di quella natione, che fusse della sagrata acqua lauata per le mani di Paulino,Vfficio d'vn buon sacerdo­te secondo quei tempi piu liberi di quel­lo, che hoggi non sono. il quale come buon sacerdote essortando il Re à non deside­rar vendetta del nemico, ma che rimettesse la causa sua in Dio vero conoscitor dell'opere nostre, d'hora in hora lo stimolaua non men di quel, che si facesse la moglie Ethel­berga à prender vna cosi santa risolutione. Ma mentre, che egli vdiua quietamente le loro ammonitioni, & che'si andaua sanando della ferita riceuuta da quel traditore, non rimase di non si prouedere di vn buono essercito, col quale affrontatosi col perfido Ceoloulfo, lo roppe in battaglia, & lo fece morire. Doppo la qual vittoria ritornato nello stato suo, & quietato del tutto, Ethelberga & Paulino in­stando nelle prime essortationi,Stimoli dati ad Eduino per il [...]uo bene. gli mostrarono, che quella vittoria gli era stata data da Dio, & che però ei non lo vo­lesse piu tentar con lo indugio, ma che osseruasse la parola sua.Pensieri dia­bolici auuen­gono il piu delle volte à quei, che qual­che cosa buo­na harno in animo di fare. Al che rispose Eduino, che'voleua, ch'si ragunassero alcuni de i suoi piu dotti à disputar con esso Paulino della fede, accio, che'si potesse conoscere in effetto qual di loro hauesse miglior oppinione, nella qual cosa attendendo Paulino con gran diligenza, & Eduino quasi, che per ca­gion d'humana prudenza volesse cercar con dispute, & ag­giramenti [Page 23] di allungar il tempo, gli accadde vn'accidente, che lo fece (posto da parte ogni altro rispetto) abbracciar in vn subito la fede nostra, & fu tale, che nel tempo passato quando ei si ritrouaua nelle mani di Redoualdo suo amico, & benefattore, & standosi vn giorno tutto pensoso in gran perplessità della sua salute,Nota la proui­denza di Dio. quando Ethelfredo lo mandò à dimandar à Redoualdo, & non si sapendo risoluere se si doueua fuggir ancora di la ò pur fidarsi interamente dell'­amico. Ecco, che gli apparue nella notte vn huomo di volto, & di habito da lui non conosciuto, ma di aspetto ve­nerando, il quale gli dimandò, che cosa ei gli volesse dare, se lui gli anuntiasse cosa, per la quale, ei si libererebbe da ogni affanno, & da ogni timore,Dio per diuer­se vie vsa di chiamarei alla vera via della salute nostra. al che rispose l'afflitto Ed­uino, che qualunque cosa, che fusse in sua mano di poter fare, farebbe egli ben volentieri s'ei potesse ottener tal gra­tia. Et quell'ombra all'hora, ò felice messaggiero ch'ei si fusse, soggiunse, bene. Quando sara tempo ti sarà di­mandata la promessa che tu fai hora,Vedi che Dio ci chiama, & ci prouoca, ma in noi par che sia il volere, ò il non volere. accioche sia veramen­te nella potestà tua il poterla osseruare, di poi gli predisse, che senza dubbio egli scamperebbe dalle insidie del nemi­co, & che la fede dell'amico, nelle mani del quale egli era à lui sarebbe sincera, & profitteuole, & che finalmente ei ricupererebbe il Regno de i suoi maggiori: & che vinti i suoi nemici tutti lo accrescerebbe assai, & doppo queste parole ponendogli la mano sopra il capo, gli disse di piu.Nota che que­sto essendoli poi auuenuto, apertamente potette cio es­ser conosciuta opera di Dio. Ogni volta ò Eduino, che tu harai ottenutoi tuoi desiderij, & che vn huomo ti verrà à trouar, & farà della sua mano sopra il tuo capo come io fo hora, ricorderati di mantener quello, che tu hai promesso, & doppo queste parole spari via. Queste cose haueu'egli accortamente tenute sempre segrete si, che nessuno de'suoi n'haueua hauta notitia. Hor mentre, ch'egli si rimaneua in dubbio se si doueua battezar, ò no eccoti, che Paulino ammonito di sopra (come si dee credere) dall'oracolo di quell'huomo, ò ce­leste nume, ch'ei si fusse lo va à trouare, & parlandogli di [Page 24] quel proposito, & vedendo ancora in lui non piccola am­biguità d'animo,L'attioni & i casi che son prodotti, & che auuenga­no fra noi so­pra i nostri in­gegni, si deue creder, che da Iddio à nostra salute sono or­dinati. gli pose con libera autorità, la mano so­pra il capo, & lo dimandò s'egli sapeua, che cosa si volesse significar quell'atto. All'hora Eduino ricordandosi della passata visione tutto spauentato gittatosi inginocchioni di­nanzi al santo huomo, & riguardando al Cielo, dicesi, che disse tali parole.

Al fine io ti conosco, ò Dio omnipotente per opera del tuo figliuolo Iesu Christo, onde io ti dimando humil­mente perdono per al lunga mia pertinacia, per colpa della quale io non ti ho ringratiato ancora di nessun beneficio de i tanti,Conoscenza di se stesso, & del suo obli­go & felici gli altri che tanto sapranno fare à tempo. Nellun atto è piu propio al­l'huomo chri­stiano che il pentimento del male & la contrition de i suoi pensieri passati non sinceri. Primo tempio in lorche Gli essempi de gli huomini grandi son i­mitati volenti­eri da i simili à loro se vi sia la religion mezana. che tu m'hai fatti. Poi riuolto à Paulino seguitò. Et tu ò ottimo sacerdote di Dio viuente prego io grande­mente, che frammesso poco spatio di tempo, mentre, che io ditermino di questa cosa con i miei, tu prouegga, che io sia ammesso nel numero de i fedeli. Per la qual cosa non essendo sin'all'hora in Eboraco, dou'essi erano, luogo al­cuno particulare per il seruitio di Dio, vi si fece con ogni diligenza vn piccol tempio di legno, nel quale fu Eduino con alcuni de i suoi battezato da Paulino. Questo tempio cosi fatto fu detto del titolo di san Pietro, il quale di poi da i successori fu fabricato con singular, arte, & notabile spe­sa di forma eccellentissima: & si abbatterono, & gittarono à terra tutti gli Idoli, & i loro altari, dall'essempio del quale atto religioso di Eduino. Carpualdo Re de gli Inghilesi o­rientali ancor egli si battezo. Della qual buona opera es­sendo Paulino stato ministro, egli ne fu fatto Vescono in Eboraco, che hoggi sotto nome di Iorche, tiene quella se­dia il secondo luogo in tutto il Regno. Eduino poi visse bene, & rettamente, & al fine (come delle cose humane a­uiene,Lodi di Ethel­berga come di buona & fe­dal moglie. caduto, nelle insidie de i principi suoi nemici fu am­mazzato co i figliuoli, lasciando alla moglia Ethelberga non piccola lode dell'assidua diligenza da lei vsata per la di lui salute, della cui conuersione ella donna christianissi­ma fu efficasissimo instrumento, accioche, & il buon ma­rito, [Page 25] & quei popoli insieme seco di poi sene hauessero à rallegrar su nel cielo, & à noi lasciar occasione di prolun­gar la memoria di lei, & d'allargarla ancora alle lontane nationi.

Di Sesburga.
La cagione delle buone operationi dipende dalla volonta diuina.

SEsburga fu sorella di Penda Re, ò Signore della Marcia, Ella fu maritata à Cenoual­chio Principe anch'egli in Britannia, il quale essendo crudele, & vitioso à gli huomini, & empio verso d'Iddio,Le superchie ingiurie meri­tano d'essere scoperte à con­fusion dello ingiuriatore. si portò in modo con la moglie, ch'ella fu sforza­ta à lamentarsene col fratello, onde egli dalle di lei giuste querele prouocato gli mosse guerra, nella quale Cenoual­chio come odiato dall'vniuersale, essendo abbandonato da i popoli perdè lo stato, & però rifuggitosi ad Anna Si­gnor de gli Inghilesi orientali, fu da lui amoreuolmente ri­ceuuto: ma poi à sangue freddo molto ben ripreso,Vfficio fedele & amicheuole d'vn giusto principe. come da vn buono, & vero amico far si suole, delle sue sinistre o­pere verso i suoi fudditi, & delle stranezze vsate verso della moglie: & in tal maniera, & cosi ben lo seppe disporre Anna ch'egli mutatosi in vn'altro huomo per l'ammoniti­oni del fedele amico,Alcuna volta auuiene, che i buon ricordi operano piu in vn'huomo scorretto per ri­trarlo dal ma­le, che nō fāno le minacce, & la forza. Come dalle offese priuate nasce tal'hora pace, & salute. non solamente si rappacificò con la moglie: ma ancora riceuè per le sue essortationi la dottrina dell'euangelio: onde da quella per lui ne fu di poi proccura­ta la pace, & la restitutione de i suoi stati dal fratello Penda. Per la qual cosa noi possiamo non poco riconoscer in quel­la Donna vn singular dono di Dio, ch'ella offesa grauemēte dall'ingiurioso marito, fusse poi anche cagione della sua quiete, & della sua salute. Et ci si riconosce ancora quan­to grande sia la prouidenza di esso Dio, il quale per tirare [Page 26] à se Cenoualchio, bisognaua ch'egli lo lasciasse cadere ne gli errori,Spesso suole Dio per tirar à se vn reprobo, lasciarlo cader nelle tribulati­oni, per poter poi meglio fargli conoscer i frutti della sua misericor­dia. & precipitar ne i vitij, accioche per quelli egli hauesse à capitar male, & che di poi circondato da molte calamità & miserie, da i buoni consigli d'vn amico fedele, & dalle christiane essortationi della pietosa moglie egli ha­uesse ad esser ristorato nella prima felicità, come per istru­menti à cio ordinati gli da Dio, Ci si riconosce ancora in Penda quanto vn giusto sdegno possa in vn cuor nobile, nel torgli lo stato per vēdicar i torti riceuuti nella sna sorella, & nel restituirglielo, di poi ci si ritroua vna lodeuol tempe­ranza d'animo,Magnanimità di Penda hog­gi non molto vsata. Vfficio di vna buona & a­moreuol mo­glie. & di amoreuole affetto in Penda verso la sorella, la quale, come fu in gran parte cagione del felice cambiamento di natura, del gia mal costumato marito co­si ancora ci par degna di molta lode per la sua chiara pietà, conosciuta non pur per quelche habbiamo detto, che la fe­ce à profittò di Cenoualchio, ma per la molta giustitia, & per i buoni costumi, alle quali cose ella lo ritiro à profitto de i loro popoli, onde di poi vnitamente studiando al buon gouerno de i loro stati, n'acquistò lei appresso di quelle genti vna singular gratia, & beneuolenza, lasciando doppo la sua morte vna dolce memoria alle genti della sua virtù, & della sua bontà.

Di Osburga.
La buon a educatione de i figliuoli è propria lode de i loro genitori, & fondamento della virtù di essi.

OSburga fu donna nobilissima, & di bellez­za rara, & di christianissimi costumi orna­ta: fu moglie di Etheluolfo Re d'Inghil­terra: il quale fu figliuolo del felicissimo Re Egberto. Il marito innanzi alle nozze era del numero de gli huomini ecclesiasti­ci con ordine di suddiacono, onde e bisogno secondo l'vso [Page 27] di quei tempi hauer la licenza della chiesa per far le nozze loro.Doni di for­tuna. Puossi costei annouerar fra le donne ricordeuoli di quell'età, non solamente per che la fu moglie d'vn tal mari­to, & nuora di vn tal suocero, perche nel vero Etheluolfo, & il padre furono ottimi Principi, ma per la felice successi­one di quattro lor figliuoli da lei alleuati,Quādo l'edu­catione de i figliuoli è buona, si deue anche sperar, che la loro riu­scita debba es­ser lodeuole. & de i quali tutti lei vide le teste coronate, & non s'intende hora tal felici­tà dalla lunghezza della vita loro, ma dalle virtù, & dalle cose honoratamente, & magnanimamente da essi operate, inditio chiaro dell'honorata educatione della madre, & del padre loro. Ma per parlar hora al quanto di Etheluolfo suo marito, egli fu di singular prudenza, & pietà, gouer­nando, & aiutando i suoi popoli in modo,L'opere d'un buono, & giusto Princi­pe sempre ri­mangono es­sempio, & norma à i suc­cessori. Da chi fusse e­dificato pri­ma, & poi ri­storato lo spe­dale de gli In­ghilesi in Ro­ma. che ei lascio in memoria della sua clemenza, & della sua libertà per il Regno, & fuori ancora per honore, & per profitto della sua natione molte opere degne del suo nome: percioche essendo egli andato a Roma per cagione di diuotione (come all'hora s'vsaua) & hauendo trouato, che lo spedale de gli Inghilesi, che gia eta stato edificato per la liberalità di Of­fa Re della Marcia in quella Citta, era quasi del tutto roui­nato, & distrutto dal fuoco, egli non meno pietosamente, che nobilmente lo riedificò nel medesimo luogo, che egli è hora à perpetua commodità della sua natione, & in me­moria del nome suo. I figliuoli suoi,Nota la succes­sion di 4. fra­telli nel regno molto presta, ma virtuosa. Daci, ò Dani in Inghilterra. & di Osburga furono Ethelbaldo, Ethelberto, Ethelredo, & Aluredo, et ciascun di loro doppo la morte del padre regno virtuosamente, come che poco i primi tre viuessero, & non hauessero mai punto d'otio, douendo sempre attender alla diffesa del Regno contra de i Daci, o Dani popoli, infestissimi, & per latrocinij di mare all'hora molto potenti, & non hauendo nessun de i tre primi nominati lasciato alcun figliuolo, & però venendo alla Corona il quarto, egli nelle molte guer­re che fece con tali nemici, & nella lunghezza della vita,Frutti della buona educa­tione. & nel suo giustogouerno dimostrò quanto gli fusse stata vtile le buona educatione riceuuta da Osburga sua madre, & [Page 28] quanto per quella le sue opere fussero grate à Dio: percio­che nel suo tempo, non solamenie i Daci soprabbondaua­no alla incursion del suo Regno, ma ancora tal volta lo ri­dussero à cattiuo termlne, percioche oltra molti altri di quella natione che prima passarono in Inghilterra,Rollone Daco [...] Inghilterra. ci passo Rollone con vna armata di quelle genti, dal quale (essendo­si egli congiunto con quei, che prima c'eran vennuti) sanza dubbio sarebbe stato Aluredo, ò vinto del tutto, ò costret­to à riceuere strane conditioni dal feroce nemico: Ma Rol­lone tirato da fati ad altri acquisti, & ad altre vittorie (& di­cesi peruna certa visione,Rollone per­prouidenza diuina abban­dona l'Inghil­terra, & passa in Francia, & acquista la Normandia. Felicità del Re Aluredo. Il valor d'vna principessa ben conosciu­to genera pro­sperità allo sta­to, quiete à i popoli, & lode à se stessa. che lui hebbe) si parti d'Inghil­terra, & passando nella Francia s'acquistò con la virtù pro­pria, ò per la prouidenza superiore tutta quella parte, che sino ad hora si dice dalla sua gente, Normandia. Per questo adunque rimanendo Aluredo libero da quella pericolosa guerra, diede di poi felice fine al restante delle sue imprese, iuend o vita giusta, & honorata, nel qual tempo mori la madre Osburga lasciando di se grato desiderio al figliuolo, & à i suoi popoli: Percioche hauendo ella sempre col con­siglio, & con la diligenza aiutati i figliuoli nelle difficultà di quei tempi al gouerno del Regno, meritò di portarsene seco la beneuolenza vniuersale, & di lasciar all'altre vn'es­sempio di nobile industria non meno nelle attioni politi che, che familiari.

Di Alfreda.
L'Amor male vsato spesse volte è cagion di molti mali, & radice di perfidia.

ALfreda fu figliuola di Horgerio Duca di Cornouaglia, vergine di molta virtù, & di gran bellezza, & essendo ella d'età da ma­ritarsi, passo il grido delle sue lodeuoli qua­lità all'orecchie di Edgaro Re, Egli però mando Etheluoldo suo familiare, & fauo­rito [Page 29] molto sotto l'ombra di altri affari per conoscerse in ef­fetto la giouane fusse tale,Desiderio a­moroso fon­dato sopra vn oggetto leggi­ri. quale ella da ognuno era predi­cata, & celebrata. Andato adunque Etheluoldo come per cagion di amicheuol visitatione à trouar Horgerio, & ha­uuta larga occasione di veder Alfreda, & di parlar seco, & hauendo chiaramēte conosciuto che le sue virtu, la sua bel­lezza, & la prudenza, & l'accortezza di gran lunga supera­uano ogni fama, che se n'era sparsa, dimenti catosi affatto dell'amicitia priuata, & del debito publico,La persidia, che si scopre in chi che si sia per cagion di amore parto­risce spesso la­chrimeuoli ef­fetti. che lo teneua­obligato, ad Edgaro amico, & signor suo, facilmente si la­sciò traportar dal lusingheuole amore, in tanto, che sen­za pvnto manifestar la principal cagione della sua venuta ad Horgerio gli dimandò Alfreda per moglie. Questo non fu difficile ad ottenere per cioche Etheluoldo era nobile, in gran credito appresso gli altri, & fauorito del Re, & quel­che molto importa in cosi fatti propositi molto ricco, bello di sua persona, & bel parlatore, la onde essendosi celebra­te familiarmente le nozze fra di loro, non gia publiche, ne con festa à gli altri di scoperta,Effetti di dop­pia perfidia. Egli pochi giorni di poi se­ne ritornò al suo Signore con torta informatione da quel ch'ei doueua: percio che gli fece à sapere, che la bellezza, & le virtù della fanciulla da altri scioccamēte tanto lodate eran tanto inferiori al grido, che se n'era sparso, che egli ha­ueua stimato per vano quel viaggio per il rispetto del seruitio, che si doueua à lui, che vel'haueua mandato, & mescolando con queste altre parole piene di adulatione, & di perfidia non restò sin che'non dissuase al suo Re l'amor di colei gia nel suo petto assai impresso, in modo, che il buono Edgaro credutosi,L'amor che per fama si pone ad vna donna, per­poco anche si lascià. che le parole dello infedel mini­stro fusser vere, à poco à poco mortificando in se medesi­mo quel suo amoroso desiderio fondato sol nell'oggetto della bellezza immaginata, se la scordò del tutto. Il che hauendo, ben compreso il perfido Etheluoldo, operò di poi per mezi sufficienti, che il Re si contentò, che lui se la proccurasse per moglie, onde gli scoperse ad ogni huomo [Page 30] quelle nozze, che prima segretamente s'erano fra di loro concluse. Ma di poi che tutte quelle parti, che nella fan­ciulla prima eran lo date, furono apertamente con quelle nozze diuulgate,Giudicio di Dio perche lo ingannator ri­manesse à pie dello inganna­to. & che per tutto il Regno se ne parlaua lar­gamente, venendosi à riaccender le fiamme del vecchio a­mor nel petto di Edgaro, & percio accrescendoui desiderij ardenti, & vn vehemente desiderio di vederla: Trouatasi scusa assai necessaria di voler visitar le prouincie del Re­gno, se ne passò alle case di Etheluoldo, dal quale fu riceuu­to non sol gratamente ma con tutto quello studio, che si poteua sperar da vn bene stimato suggetto verso il suo Re: Ma stimandosi niente di meno Etheluoldo,Il timor d'vn huome che sia in colpa e il peggior di tuto. che piu tosto cagione amoroso hauesse tirato il Re à casa sua, che nessu­na altra cagione, & gia cominciando à temer in qualche parte di se medesimo se dal Re fusse stato conosciuto l'in­ganno, che gli era stato fatto: volle per ricoprirlo manife­star alla moglie la cosa tutta come l'era passata,Consiglio mal preso. senza l'aiu­to della quale egli non pensaua di poter rimediar à quel pericolo, & la pregò, & la scongiurò per quell'amor, che l'haueua legato à lei con nodo indissolubile, & per la lor santa, & vniforme volonta del matrimonio, che la non si volesse mostrar al Re se non men che mediocremente or­nata, accioche, & egli suo sposo non fusse trouato bugiar­do dal suo Re, nè lei fusse da chi non doueua desiderata per danno di lui,i pocohonesti portamenti di Moglie infede­le son la roui­na del marito & forse con poco honor d'ambi due. Questo fu ben da lei largamente promesso al marito, ma poi con giouenil pensiero, ò forse poco honesto dimenti­catasi affatto le commissioni, & i preghi del marito, & il pegno de i comuni figliuoli, fece tutto il contrario di quel, che gli era stato ordinato, percioche dimandata dal Re co­me per cagion d'honor, & di buona creanza, ella si gli pre­sento tanto ornata, che non solamenta la veniua à confer­mar l'oppinione, che se n'haueua, ma grandemente accres­cer ne gli occhi Reali il concupiscibil desiderio di guada­gnarsela, onde vinto di gia il Re dalla di lei bellezza, & so­praffatto [Page 31] dallo sdegno del riceuuto inganno,Donna perfi­da & scelerata. Il peccato heb­be la sua pe­nitenza. Chi si tira in casa vna mo­glie di eattina natura nuscirà sempre sotto­posto à tutte le n [...]ie. Crudelta di matrigna. fattone anche certo dalle parole della insidiosa, & ambitiosa donna fece ammazzar il fraudolente Etheluoldo, & lei si prese per moglie, alle voglie della quale egli viuendo fece di molti errori à danno del publico mentre, che'uisse: ma costei don­da nata per vsar insidie, & crudeltà doppo la morte del po co saggio Edgaro fece morir Edouardo suo figliastro, ac­cio che il figliuolo di lei Etheldredo venisse ad hereditar la corona, & i frutti della scelerata madre, il crud el fatto della quale essendosi diuulgato, & lei venendone biasimata, & odiata da ogni huomo, & maladetta, dimostrò quanto tal volta possa ne i cuori humani vn vero rimorso ben che as­sai tardi delle cose mal fatte,Conuersione d'vn'animo efferato senza apparenza di cagione si de­ue stimar dub­biosa. percioche pentitasi del suo male operare per sentirsi lacerar delle sue cattiue attioni da ciascuno, & quasi diuentata altra di quel che l'era s'ap­partò dal gouerno, dalle pompe, dalla corte, & dalle fami­liarità d'ognuno, & donando quelche la poteua à i poueri si ritiro à far vita solitaria, & vtile per la salute dell'anima sua, se veramente il cambiamento della sua vita fu sincero, & superior vocatione piu tosto, che dissimulatione di vana penitenza, lasciando in tanto à noi due precetti noteuoli,Nota due pre­cetri necessarij ad vn principe. il primo, che vn principe, che ha da gouernar altri non debbe mai scersi per moglie donna da lui non ben cono­sciuta, ne gia mai presa che l'habbia tanto fidarsi di lei, che la possa confonder à suo modo gli ordini, & il diritto della natura, & dello stato suo, se non vuole egli essere sti­mato pazzo, ò bestiale.

Di Emma.
L'innocenza al fine è sempre riconosciuta in quelle persone, le quali nelle loro tribulationi hanno confidato nella misericordia di Dio.

EMma fu figliuola di Riccardo secondo Duca di Normandia, & moglie del Re Etheldredo, donna di bontà illustre, co­stei hebbe del marito due figliuoli Al­fredo, & Eduardo: ma di poi morendo Etheldredo ella fu maritata al Re Canu­to Daco, dal quale fu non molto doppo quelche sene fusse la cagione ripudiata, & per cio ritornata in Inghilterra,La bonta è sempre odiata & perseguita­ta da gli huo­mini rei. & rimanendosi col figliuolo Eduardo ch'e­ra stato chiamato alla Corona. Fu grandemente persegui­tata da gli emuli, & nemici suoi, & della sua degnità: de i quali era capo lo scelerato Goduino Conte di Cantio: on­de Eduardo suo figliuolo piu di quel,Operation di poco accorto principe, & di poco amo­reuol figliuo­lo. che si gli doueua fat­to mal accorto cominciò stimolato dalle di coloro persua­sioni à guardarla con occhio torto, in tanto, che quei suoi nemici prendendo piu animo la incolparono di alcuni de­litti, & fra gli altri di adulterio, & per queste calunnie essen­do ella messa in prigione era tenuta molto stretta, onde la buona, & innocenre donna affliggendosi da vna parte per cagion del dishonore,La maggior passion che possa hauer vna donna pu­dicà, è il sentir che di lei si cre­da il contrario. & carico, che la ne riceueua, & dall'altra fortificata dalla sua sana conscienza, ò vero da piu alta potenza aiutata, si offerse per sua giustificatione, accio­che tanta calunnia fusse da lei conuinta, & ridotta à nulla di andar co i piedi ignudi sopra il fuoco senza danno al­cuno: la qual cosa da i suoi nemici, i quali le redine del gouerno Reale reggeuano al piacer loro non meno con riso, che pazzamente le fu concessa di poter fare, non sa­pendo abastanza quei, che ne gli errori sono vsati addor­mentarsi [Page 33] quanto si mostran grandi alcuna volta le maraui­glie di Dio,Le marauiglie di Dio vinco­no tutti gli huomini sce­lerati. & era il figliuolo di lei tanto inebriato si delle mali arti di coloro, che egli stimaua per nulla il dubbio, che si gli conueniua verso la madre, come che ingiusta­mente la fusse col suo consenso in tal modo afflitta.Natura de i popoli. Pet­cioche in presenza del popolo piu vago di veder cose nuo­ue, che sauio in saper discerner le buone dalle cattiue oppi­nioni, ella messassi à caminar sopra vn certo numero di pia­stre, ò lame di ferro bene infocate per vn lungo ordine in luogo à proposito distese,Vsanza da al­tri osseruata, ma in effatto vn tentare Dio. vi passo sopra senza offesa alcuna del suo corpo co i piedi ignudi. Per la qual cosa il Re ri­tornato in se medesimo (come ben conueniua ad vn ben ri­penititò figliuolo) l'abbraccio come vera madre, & ritor­nandola nel di lei primo grado di stima, & d'honore,I tristi consi­glieri d'vn principe meri­tano gastigo graue perche vengono ad ingannar nella persona del principe tutta la republica. La verità si manifesta col tempo ò con l'isperienza. Dio suol sem­pre vendicar seueramente i torti che si ri­cenano dalle lingue altrui scelerate, se gli innocenti ve­ramente à lui raccomanda­na le cause lo­ro. scac­cio da se, & gastigo con degna pena quegli huomini mal­uagi, non meno perche gli hauessero proposto contra di lei cose false, & poi volutele mantenere: ma ancor percio­che essi erano stati à lui tristi consiglieri: si, che il gastigo di quelli fu vn chiaro ammaestramento à chi di poi è venu­to del come si debbe gouernarvn ministro d'vn principe quando egli habbia tanta virtù, ò fortuna, che possa ha­uer l'orecchia del suo Signore al suo piacere. Et la inno­cenza di lei publicamente conosciuta ci dimostra, che nes­suna calunnia sarà gia mai di tanta forza ancora, che spinta sia dall'impeto d'vna velenosa lingua, che possa à lungo an­dar rimaner coperta, se da chi ne sarà offeso si ricorrera al vero rimedio, che è Dio solo, verace, & di scopritor di tut­te le cose, & vendicator de i torti fatti à gli innocenti, i quali in lui si confidano, & in lui solo sperano.

Di Alfreda figliuola del Re Offa.
Ancor che gli huomini maluagi si rallegrino tal volta nelle lor cattiue operationi, & i buoni spesso nelle loro ottime sieno op­pressi, si deue creder non di meno, gl'vni, & gl'altri da Dio sieno serbati al gastigo, & al premio come i demeriti, & i me­riti loro hauranno meritato.

ALfreda fu figliuola di Offa Re della Mar­cia, & di Quendreda sua moglie donna ambitiosa, & essendo Vergine di gran bellezza, & di singular bontà fu promes­sia. per moglie ad Ethelberto Re di Esses­sia. Costui fu in modo ammaestrato da Etheldredo suo padre,Nota sentenza molto lodeuò­le, ma non punto osser­uata. Cantico di Maria vergine. Nota scelera­tezza abho­mineuole. che sempre hauē ­do in odio i vitij, & solamente attendendo à fauorir le vir­tù, vsaua di dire, che à i Principi s'apparteneua di esser tan­to humili verso gli altri, quanto la lor maggioranza gli fa­ceua parer maggiori, allegaudo quella sentenza della scrit­tura, che dice. Dio dipone i potenti, & essalta gli humi­li: & haueua diterminato questo huomo quanto à se di vi­uer casto senza altrimenti volersi mescolar con Donna,Il vituperio meritato da vn huomo maluagio è frutto degno della sua sce­leratezza. I fati auuer­si non si pos­son fuggirse non da quelli, che hanno ac­compagnata con la pruden­za propria vna certa dubbiosa risolutiione de medesimi sati. ma persuaso da i suoi per il publico profitto del Regno si con­tentò di maritarsi, Et per cio andando egli in persona nello stato di Offa per maritar Alfreda, egli fu dallo scelerato suo cero per instigation della maluagia Quendreda ammazza­to, & di poi hauendo l'homicida crudele vsurpato lo stato si guadagnò vna perpetua fama di cattiua natura. Et scri­uesi, che Ethelberto hebbe innanzi al suo partir di Essessia per andar à quelle mortalinozze diuersi prodigij, da i qua­li con mediocre prudenza ancora essendo auuertito ei po­teua fuggir quel pericolo. Ma Alfreda abhorrendo quel­la crudeltà, & augurando, & profetizando vn cattiuo fine alla madre cagion di quella sceleratezza commessa, si ritirò [Page 35] in luogo solitario, doue viuendo santamente,Lodi di Alfre­da conformi alla sua buo­na natura. & seruando virginità, meritò, che si stimasse da ogni huomo, che la fusse morta nella vera gratia di Dio.

Di Milburga, Mildreda & Miluida.
Alcune Donne antiche son riuscite essemplari, & degne di esser, ò immitate, ò al men lodate.

QVeste furon figliuole di Merualdo Re della Marcia, & di Ermenburga sua mo­glie, & furon vergini Christianissime,Vna semplice, & buona in­tentione riesce sempre grata à Dio. & ciascuna hebbe fermo proponimento di non si maritare, & per cio viuendo esse lontane, & sequestrate dal commertio de gli altri, meritarono al fine per la lor vita priuata vna publica lode dalle penne de gli scrittori.

Di Chynesuida & Chineburga.
La virtu può guadagnarsi da noi per via d'imitatione, la quale vgualmente risponde achila cerca.

CHynesuida & Chyneburga furono an­ch'esse in quei tempi di honorata fama, & per la loro virginità, & per la bonta della vita loro, ancor che di sangue hu­mile le si fussero nate, percioche egli au­uien sempre, che i popoli seguitano i costumi de i grandi hauēdo gli animi lo­ro liberi alla virtù & al vitio, & pero non e da marauigli­arsi, che le donne illustri, le quali per nobilta di sangue in­chiero stato si trouauano, & si dauano alla vita cōtemplati­ua all'hora nella Britannia hauessero ancora chi le segui­tasse nella medesima bontà del tanto numero dell'altre, le [Page 36] quali se di minor grado erano nate si veniuano non di meno à pareggiare con la risolution libera del loro retto viuere alle maggiori accioche tutte poi fussero essempio honorato à quelle, che doueuano nascere non solamente in quella Isola, ma, & per tutto ancora, perche douun­que si passasse il nome, & la fama di esse, quiui ancora si ri­conoscesse l'honor di quella terra doue le fessero nate.

Di Ʋereburga della Marcia.
Chi di suo libero animo si risolue à voler viuer solamente a Dio, senza dubbio riuscira ad esso diletto, & al mendo lodato.

VEreburga fu figliuola di Wilfero Re del­la Marcia, & di Eronanilda sua moglie giouane all'hora per nobiltà riguarde­uole assai: ma ella hauendo dispregiate del tutto le pompe della terra, & ogni altro piacer de i sensi volse viuersi ver­gine senza prendarmarito dirizzata con l'animo, & con tutti i suoi pensieri al seruitio di Dio, dal­la quale sua propria, & costante disposition d'animo au­uenne questo, che viuendoci santamente, & morendosi à i mortali per rinouarsi innanzi ad esso Dio lascio di se stessa a i popoli suoi vna dolcissima memoria della sua bontà, & vn ardento desiderio delle opere sue, con vna singular riue­renza del suo nome, cosi tutte non cosi bene state maritate di poi doppo il lunghi secoli scorsi dalle altre donne nate, & consciute nelle Corti, & ne gradi di grande honore si bene, ma non gia con tal volere, ne con tal sorte, che le lodi loro s'habbino punto da pareggiare con quelle della nobil Vereburga.

Di Edelfreda della Marcia.
Quando i Padri aiutano la buona inclination de i figliuoli, non solamente le lodi deuono esser comuni ma i meriti ancora.

EDelfreda vergine nobilissima non vuol rimanersi indietro dall'altre di­nanzi nominate, si perche vn medesi­mo animo hebbe lei che s'hauessero esse, si perche nata d'vn medesimo paese non conueniua, che seperata­mente si mostrassero alle nationi tutte della terra, conciosia che Osuuio Re della Marcia da noi ricordato suo padre veggendola co­stantemente hauer fatto proposito di voler seruire à Dio solo viuenti, ne volendo punto contraddire alla sua sonta dispositione, cercando (come ben si conueniua ad vn giu­stissimo padre, & ad vn pietoso principe) di aiutare il santo zelo di lei fabricò vn'honorato monasterio per il di lei commodo, & dandole incompaggia & quasi in protettione della sua giouanezza Congilda donna per età venerabile & per santità essemplare fu cagione, ch'ella viuendosi qui­ui diede di se essempio singular di religion christiana imi­tato poi da altre non poche, accioche da esse se ne hauesse à celebrar doppo la di lei morte il nome suo con ogni sor­te di lodi, & seco quello del padre suo clementissimo.

Di Edgina moglie di Eldredo.
L'essempio della pietà christiana è sempre profitteuole, ma in per­sone grandi è di molto piu lodeuole per il concsoro, che ne se­guita dell'altre persone.

EDgina fù moglie di Eldredo Re in Inghil­terra, & hebbe costei quasi per vn natural costume di hauere à cuore la cura delle cose ecclesiastiche, et percio degna ācora è ella tra di noi, che viuiamo in questi se­coli torbidi di honorata memoria. Con­ciosia che ella edificò, et ristaurò diuersi monasteri, et luoghi pij di hospitalità, et con l'essempio suo proccurò, che da altri fusse fatto il medesimo, proccurando in quel modo salute alla miglior parte di se stessa, et à i popoli à i quali il marito comandaua essempio di potere anch'essi non solo goder de i frutti da lei seminati, ma d'imparare anch'essi à seminarne per essempio de i figliuol loro pur troppo tralignati da i loro primi genitori.

Di Aluchefreda.
Le buone operationi da qualunque le si eschino meritano lodi vguali al lor merito.

ALuchefreda vergine Christiana fu figliuola di Osuuio Re della Marcia, et fu sposata à Beda barone in quei paesi.Essemplo, che i matrimonij disuguali nel­la religione, se son fauoriti da Dio partoris­cono sempre buoni effetti. Costei aiutata da Cimburga moglie di Alfredo, ò vero Eg­fredo suo fratello, la quale di gia era batteza­ta, tanto seppe persuader il marito Beda, che'si contento di farsi Christiano, onde insieme co i suoi popoli si battezò. Et però ambe due Aluchefreda, et Cimburga si sono hora [Page 39] rinfrescate nell'orecchie delle genti, accio che quelche di bene esse operarono non rimanesse piu occulto, ò sepolto nell'obliuione del tempo, ma si facesse viua di nuouo la pietà, dell'vna, & dell'altra,

Di Egburga.
La commodità, che si riceue spesse volte nella republica da i ma­trimonij è tale, che riunisce le genti tra di loro discordanti, & conforma gli animi delle parti per diuersi sospetti posti in dubbio.

EGburga figliuola di Offa da noi ricor­dato di sopra fu maritata à Bririco Re de gli Angli occidentali, come che fra quei della Marcia à i quali regnaua Offa, & gli occidentali fussero cagioni grandi di dis­cordia, & di guerra, ma Eg'burga pru­dente, & accorta operò in modo,Prudenza di Egburga. che fra le genti, & popolo dell'vna, & dell'altra sorte seguitò pace, & ammistà:Quando vna principessa s'affatica vo­lentieri per la republica me­rita anche de­bite lodi dalle genti. onde molti che dubitauano qual douesse esser il fine de i loro trauagli si vennero à confermar in speran­za, che le cose fusser per andar di bene in meglio: Et per quello lei riportandone la beneuolenza dell'vna, & dell'al­tra gente meritò che anche le penne s'affaticasserò per ho­nor di lei, come lei si affaticò per la quiete d'altri.

Di Quendreda.
Le male opere in qualunque persona, che si sia, ancor che grande, sono spesso gastigate senza rispetto ancora da persone vili.

QVendreda figliuola di Cenulfo Re della Marcia doppo la morte del padre per ca­giō di regnare fece ammazzar Chenolmo suo fratello per mano d'vno scelerato suo ministro, la morte del quale essendo stata conoscinta, il ministro della sceleratez­za [Page 40] fu gastigato (come ben conueniua) da i popoli per cio solleuati,Noteuol casti­go ma giusto verso, le mal­uage opere altrui. & lei fatta prigiona, & cauatile gli occhi, fu fat­ta morir con diuersi, & aspri tormenti. Hora alcuni han­no pensato che questa fusse la medesima Quendreda, della quale di sopra si fece mentione, & alla quale la figliuola Alfreda annuntio mala fine, & cio puo bene essere se dop­po la morte di suo marito,Ancora dalla propia ma­suagita s'ac­quista nome, tua infame. & di suo padre ella restasse in vi­ta, & senza figliuoli. Ma qualunque ella si sia stata ella fu vna maluagia donna, & sol per arrecar horrore all'altre doppo di lei se ne fa memoria, & per far vn certo contrap­peso alla bontà delle giuste, & delle buone, delle quali si scriue con larga lode,Nota in che [...] [...]o si caua p [...]fatro dalla [...] delle [...] cosi buo­ne come catti­ue. poi che tāto si caua di profitto da chi legge, nel legger le cose mal fatte col lor biasimo per poter­sene guardar, quanto per legger l'attioni honoreuoli per farsene essempio, & per immitarle.

Di Ebba.
Il caso arreca alcuna volte fama continua alle persone, che per ar­te, ò per virtù non si potrebbe acquistare.

EBba fu vna giouanne di molta virtu, ma di padre inquieto,S'intēdo della Northumbria. & ambitioso generata, per cioche la fu figliuola di Ethelfredo Re della parti settentrio­nali vicine alla scotia, & essendo egli stato in vna battaglia ammazzato, cosi come egli stesso per la superflua ambi­tione di dominar s'haueua procacciato,I figliuoli spes­so patiscono le peae de gli errori paterni. Il primo rime­dio nelle no­stre auuersità si deue ricer­car da Dio. i figliuoli che cin­que erano furono scacciati dello stato, & fuggitisi in Scotia da Eugenio Re di quella gente furon riceuuti, & nella loro stessa miseria questo tanto guadagnarono, che il pietoso Eugenio non solamente cercò di giouar loro per quanto le sue forze, & la lor necessità richiedeua, ma proccurò, che fusser battezati, accioche da tal cosa essi hauessero à sperar [Page 41] miglior fortuna alle cose loro. Ebba adunque scacciata anch'ella dello stato paterno, vergine & di età piu tosto da portar commiseration di se ad altri, che da altri. tirar di spreggio della sua sorte. Fuggendo per mare dietro à i fra­telli l'ira de i vincitori, cadde in vna graue tempesta,Le disgratie spesso fono principio di qualche felici­ta. in mo­do che dall'onde del turbato occeano essendo stata gittata la sua naue in quella costa di Scotia doue il fiume Forthea mette in mare, quiui anchesi roppe con graue pericolo del­la fanciulla,Fama casuale, nientedimeno si trouache co­ster fu giouane di vita santa, & per tale stima­ta, & che dal suo nome si dice in quella parte Ebche­ster, quasi ca­stello di Ebba. & vn chiesa del suo nome. S. Tabbs, quasi S. Ebba. la quale saluandosi con qualche difficultà det­te poi perpetuo nome al Promontorio doue l'haueua fatto naufragio, per cioche sino ad hora egli ritiene il suo nome. Ella poi riceuuta da i fratelli, & dal medesimo Re trattenu­ta, si consolo con la vista delle lor persone: lasciando con il caso nome di se medesima doppo la morte à i po­steri, ancor che della virtù propia ella non potesse mostrar altri segni, che vna certa nobil patientia d'animo.

Di Debba, ò piu tosto Bebba.
La lode ben acquistata difficilmente puo esser cancellata dal tempo.

DEbba, ò vero Bebba, che meglio consuo­na fu Donna di molto valore, & Signor eggio costei à i Northumbri, & operò di­uerse cose ad honor delle stato suo: costei edificò vna città vicina al mate, & la chia­mo dal suo nome, la quale di poi per le guerre, & per le ingiurie del tempo andò mancando si che al fine la fu del tutto rouinata, & doppo qualche età vi fu edificata vna rocca in luogo rileuato,Bamburgo, & Bebburgo so­no il medesi­mo, cioe Bor­go di bebba. che largamente sco­pre il mare, & fu chiamata Bamburgo, quasi Bebburgo, cio è Borgo di Bebba. Questa da chi nauiga vicino alla co­sta, che guarda il mar Germanico puo esser ben veduta, [Page 42] percioche la si scopre alta, & eminente, quasi che la fama di quella donna Illustre si habbia da conseruar fra quelle gen­ti ancor in dispetto dell'ingordo tempo.

Di Etheldreda.
Vna casta intentione suole alcuna volta esser grata ad altri, & partorir buoni effetti, ancor che poco vtile, ò che qualche danne visi conosca.

ETheldreda figliuola di Anna Re de gli Angli orientali fu per essempio di virgi­nal continenza degna di esser ricordata da gli Historici. Costei essendo marita­ta dal padre ad vn certo barone del paese non hebbe frutto alcuno del suo matri­monio: perciocheinnanzi, che si con­cludessero le nozze loro, lo sposo nell'apparecchio di quel­le si mori. Onde di nuouo maritata ad Egfredo figliuolo di Osuuio principe potente,Nota amor ca­stissimo. visse seco dodici anni senza hauer insieme alcun commercio carnale, quantunque es­si fussero di feruentissimo amore stretti, & congiunti: onde il marito piu volte hauendo desiderato di prender il debi­to, che da lei si gli doueua per la richiesta condition del matrimonio,Desiderio na­turale. & per il molto amor, che lui le portaua, & per il desiderio di procrear figliuoli all'heredrtà de gli stati loro,Intentione sondata sopra vna pura, & sincera cagio­ne di diuotio­ne. Risolution di amore fonda­ta sopra il be­ne & non so­pra il male es­sere. Ella liberamente, & gratiosamente gli rispose, che l'amor tra di loro non era per esser gia mai minore rima­nendosi in quel modo, ma che la lo pregaua, che'la lasciasse nella sua intentione di conseruarsi vergine, percioche à lei pareua, che meglio ne potrebbe seruir à Dio, dal quale sa­rebbe à bastanza prouueduto à i bisogni delle cose loro con occhio pietoso in altro modo. Il marito Egfredo adun­que accordatosi alla di lei volontà, & portandole per cio maggior rispetto, & vna certa riuerenza si contentò non [Page 43] ostante il grande amore tra di loro di la sciarla in sua liber­tà, onde ella ritirarasi à viuer cō Ebbazia del marito, la qua­le fioriua all'hora per nome di bontà singulare, dimostrò quanto poco conto e'si debba far de i piaceri del mondo ancor, che ragioneuoli, quando in luogo di quelli se n'ac­quisti vna piu si cura satisfattion d'animo, che sia anche ac­compagnata dal zelo sincero della Christiana Religione.

Di Ethelburga.
Il zelo christiano, è lodeuole, quando e'sia veramente vsato, fuori di superstitione, & d'hipochrisia.

E'non è men che grande occasion di mara­uigliarsi, come ne gli antichi tempi,Lodi singulari delle Donne. di poi che il Regno comincio à conoscer la Re­ligion Christiana, la bontà, & la santità della vita risplendesse tanto nelle Donne, che non solo esse rinuntiassero per cio gli honori reali (come s'èdetto) ma anche potesser persuader à gli huomini di far il medesimo: percioche Ethelburga Regina de i Northumbri spinta dal medesimo zelo seppe cosi ben persuadere il marito, che Ina fu detto,Dispregio sin­gulare delle grandezze temporali. che ambi­due rinuntiarono il Regno, accioche ritirati dalle pompe, & dal fasto Reale potesser meglio seruir à Dio Re, & Signor di tutti gli altri.

Di Elfreda.
Strano humor donnesco degno di esser auuertito.

ELfreda su figliuola di Aluredo, & però nobilissima, & essendo stata maritata ad Ethelredo Signor, ò Re della Marcia, a u­uenne, che essa nel primo parto sofferi graui dolori, & passò qualche pericolo, onde essendo di poi per altri tempi richie­sta [Page 44] dal marito della sua compagnia, liberamente gli e la ne­gò,Humor di donna ridico­lo appresso di [...] quelle de i nostri tempi. percioche la gli rispose, che l'era disposta di non si mes­colar piu seco, parendole, che fusse vna cosa da pazze il vo­lersi lasciar tirar da i piaceri del corpo tanto, che poi per i medesimi piaceri ella douesse sostener dolori grauissimi, & pericoli manifesti della vita, & in tal oppinione si vols'el­la rimanere: la quale strana fantasia non par che sia troppo accettata dalledonne de i nostri tempi.Era necessario, che la douesse riuscir vedoua temperata, & pudica. Fu costei nondime­no Donna per altro di gran prudenza, & di molto valore, & essendo rimasta vedoua gouernò lo stato del marito lungamente, & con buona giustitia, & doppo di se lasciò Eduardo suo fratello herede del tutto.

Chembrigia.
Le citta Illustri spesso co i nomi loro danno honorata fama à i loro edificatori.

CHembrigia figliuola di Gurguntio, che fu figliuolo di Bellino Re, fu maritata ad vn certo forestiero nobile Cantabto, & ò che tale fusse suo propio nome, ò pur del­la sua patria, egli amando la moglie, & de­siderando la grandezza della natione di lei edificò della sua ricchezza la citta, che ancora fi dice dal no­me di ambe due Cantbrigge,Cantbigge [...]r da chi fù edisi­rato. la quale essendo stata poi sem­pre scuola delle buone arti, & delle belle lettere ha dato anche occasione à gli studiosi di quelle di scriuerne, & di honorarne il nome suo, la qualcosa sanza dubbio ritorna in lode honorata di essa Chembrigia, non meno, che del suo magnanimo marito.

Di Editha.
La prudenza bene vsata puo grandemente giouar alla pace, & all'vnione de i principati ancor che fra di loro vt fussero ca­gioni ragioneuoli di discordie mortali.

EDitha figliuola di Eduardo Re d'In­ghilterra, & maritata à Sithrico Da­co Re di Northumbria, fu donna di molto valore, & pietà, & perche il pa­dre suo dominaua à tutta l'Inghilter­ra saluo, che alla Northumbria, doue regnauano i Daci, & Sithrico Re lo­ro,Da vn'animo ben composto si deue sempre aspettar buoni effetti, se le sue operationi sa­ranno libere. La mala natu­ra de i figliuoli è spesso il flagello dei lor genitori. ella seppe cosi ben ptocedere fra il marito, & il padre di lei, che mentre, che la visse fu sempre buono amore fra di essi, & però ella nè fu amata da vantag­gio da i popoli. Ma poi essendo rimasta vedoua, per la be­stialità de i suoi figliuoli, fu Adelstano per suaso dalla neces­sità a leuarla, ò disturbarla dal Regno insieme co i suoi mal consigliati figliuoli, & à lei se n'accrebbero le fatiche, & le passioni dell'animo, & i trauagli del corpo.

Di Edgina.
Quando le stelle fauoriscono vna persona, ali'hora si posson co­noscer grandemente le forze, che l'hanno nelle attioni nostre.

EDgina fanciulla nacque di oscuri parenti,La natiuità de i principi, che son per riuscire illustre è spesse volte ante vi­sta con mara­uiglia, & con certa conofcē ­za de i Cieli che vogliō che cosi sia. ma dalle stelle serbata a nobil fortuna, per­cioche sognandosi ella nella sua fanciul­lezza di partorire, & che gli pareua, che dal suo ventre vscisse vna Luna, che copris­se, & illustrasse tutto il Regno d'Inghilter­ra, & riferendo come per gioco fanciullesco quel suo [Page 46] sogna ad vna certa nobil matrona, nella casa della quale ella vsaua di ripararsi spesse volte: la buona gentil donna, che accorta, & prudente era, & dando fra se medesima vna certa fede al sogno della semplice giouanetta, volse da quin­di innanzi, fingendo gentilezza, & cortesia, ritenerla del tutto appresso di se,Diligenza vsa­ta prudente­mente per a­iutar il desti­no. & faccendola insegnar, & ammaestrar liberamente in quelli essercitij, & arti, che à Donna libera si conuengono, auuenne, che crescendo la fanciulla in virtù, & in molta bellezza, & di gia essendo di età conue­niente alla generatione fu per caso veduta da Eduardo Re da noi di sopra nominato, il quale ritrouandosi senza moglie, & hauendo ben considerata la giouane, & infor­matosi delle qualità,Qual piu po­tesse nel Re, ò amor, o'l fato si met­te in dubbio. & fortuna di lei (come che non pro­portionate, ò vguali alle sue le conocesse) spinto da feruen­tissimo amore, ò forse dalle stelle della fanciulla fauoreuo­li aiutato se la prese per sua, & maritandola n'hebbe Adel­stano, che regnò doppo lui. Et cosi il sogno riusci vero nel casto animo di quella all'hora semplicissima fanciulla, & la prudenza della detta matrona hebbe honorato successo del suo buono, & chariteuole vfficio operato verso di essa Ed­gina. Di costoro nacquero anche alcune figliuole, delle quali Edgina fu maritata à Carlo semplice Re di Francia, il quale essendo per inganno, & fraude stato fatto prigione da i suoi nemici Edgina con Lodouico loro comun fi­gliuolo s'hebbe à fuggir in Inghilterra al fratello Adelsta­no.Oppinion di­uersa. Ma del nascer di Adelstano altrimenti anche è stato scritto: cio è, che Edgina sua madre non fusse altrimenti maritata ad Eduardo,La benigni­gnità. delle stelle san­sa dubbio può assai nella vita, & nelle nostre attioni, cosi come per la lor malignità spesso nasce la rouina nostra. ma solamente per cagion d'amore conosciuta, onde le figliuole & prima & poi nasces­ero, della sua moglie. Et cosi casualmente si verra a conoscer quanto le stelle aiutino spesso, chi piu lor piace, ò pur quelli, che riscontrandosi nella benigna concordan­za de gli aspetti loro sono percio eletti à grandissimi fatti sopra la terra, la qual cosa anche da noi su auuertita nella natiuità di Carlo Martello nato in simil modo che Adel­stano, [Page 47] quando scriuendo la vita di Carlo magno facemmo discorso conueniente sopra tal proposito. Ma poi che noi siamo entrati nel fatto di Adelstano frutto dell'amor di Eduardo, & della ben fortunata Edgina, il quale fu in quei tempi stimato vn Re molto potente, si riferira vn caso au­uenutoli,A'i principi s'appartiene di esser accorti, & non negli­genti intorno alla sicurità delle persone loro, cōcio, sia che sieno capi della Repub. & non huo­mini priuati. per il quale si ha da conoscer quanto à i principi si disconuenga lo star disprouisti d'vna certa cura, & guar­dia di se medesimi in ogni tempo, & in ogni luogo, essendo essi non solo obligati alla propia, & sicura conseruatione delle lor persone per se medesime, ma per il popolo tutto, & per lo stato loro. Percioche hauendo egli hauuto neces­sità di farguerra co i suoi nipoti figliuoli di Sithrico Re di Northumbria da noi ricordati Analafo, & Gottifredo, & essendo egli in campo, Analafo huomo ardito, & atto ad ogni impresa, volendo vendicar l'ingiuria, che gli pareua di riceuer da Adelstano hauendo trouati alcuni compagni non meno arditi, & forti, & à se fedeli, sene andò nel suo campo sconosciuto per poter ben considerar come è s'hauesse da gouernar, & però vna notte quanto piu cau­tamente ei potette entro nel padiglion del Re, & audace­mente l'assali, ch'ei dormiua. Hor egli desto cercando per la spada, & non la ritrouando, come quello, che da subito timore, ò nō benesciolto dal sonno,Dio è sempre presente dif­fenditor di chi in lui si con fida. Vn'impresa temeraria merita gasti­go, & biasi­mo. Chi nasce per vna certa, fa­tal disposition de i cieli è an­che da quelli conseruato ne pericoll. haueua la miglior par­te de i sensi occupati, ricorse col'animo à Dio si che troua­tala fuori del fodero altrimēti di quel che la doueua essere, potette diffender sestesso, & in quel tempo so prauuenen­do al romore i suoi familiari scampo vn singular pericolo, & gli assalitori piu del douer temerarij, & audaci patiron la pena della lor pazzia male intrapresa. Quella spada poi fe­ce egli conseruar fra le cose Reali, come vero testimonio del beneficio riceuuto quella notte da Dio, dal quale anche le stelle della madre Edgina aiutatrici erano state bene ac­compagnate, accioche piu mirabile s'hauesse à dimostrar negli occhi de gli huomini per quello il giudicio suo diui no da i mortali incomprensibile.

Di Wilfreda.
Egli auuiene alcuna volta, che doppe il vitio seguita in noi graue pentimento, & da quello vtil cambiamento della vita à nostra salute.

WIlfreda fu nobile, & bella giouane serba­ta fra le donne Monache,Vna bellezza straordinaria rare volte si puo asconder si, che la fama piena di occhi, & di lingue non la scopra, & non la pa­ [...] si. La libertà de i principi nel fatto di Vene­re è poco lode­uole, & molto pericolosa. ò piu tosto Monaca in effetto, fra le quali non po­tendo star occulta la fama della sua bel­lezza, venne all'orecchie del Re Edgaro, del quale si è fatta da noi mentione nella vita di Alfreda, & percioche egli era vn huomo in tal caso piu aperto di quel, che si conuiene à chi regge stati & Regni, ne la perdonaua à nessuna, che gli an­dasse à sangue, hebbe al suo piacer Wilfreda, della quale nacque Editha. Di costei habbiamo noi voluto far memo­ria per due eagioni, l'vna per rimostrar il biasimeuol costu­me di Edgaro, dal quale ogni sauio Principe si guarderà sempre come pieno oltra il biasimo di pericolo, & di da­nno, l'altra per rimostrar, che essa Wilfreda, che amò ambitiosamente l'amor Reale (come che lecito non fusse) di poi grauata dalla propia coscienza, & pentita della male allogata affettione si ritirò à far vita solitaria in tanto,Vn pentimen­to ragioneuole & sincero è sempre lode­uole. che di lei lascio non minor consideration doppo morte di bon­tà, che la s'hauesse data prima marauiglia della sua bellez­za, & dal suo non lodeuole amore.

Di Hestrita.
Essempio di Christiana consideratione degno d'esser immitato da i Principi a confusion de gli sfacciati adulatori de i tempi no­stri.

HEstrita fu sorella di Canuto Daco Re d'Inghilterra, & fu maritata à Ric­cardo Duca di Normandia, ma di poi per qualche cagione da noi non co­nosciuta fu ripudiata, & per cio fra queiprincipi nacque graue guerra, cosi come per il suo mariaggio e'pareua, che la douesse riuscire strumento, & cagion di non corta pace, in modo, che costei non sola­mente è ricordata per se stessa fra le donne illustri, ma per il rispetto del suo fratello Canuto non poco fortunata. Per­cioche essendo stato egli Principe veramente di virtù Christiana si debbe raccontar vn essempio necessario à quei, che possedendo assai ricchezze,Huomini ser­uili son quei, che adulando, & piaggiando cercano la gra­tia de i lor Signori con poco ho­nesta intentio­ne. & stati molte pompe & ostentationi vsano, sostentate piu dall'adulationi altrui che da vn vero neruo di amore, & di affettione de gli huo­mini seruili, & cio in vano, poi che questi cosi fatti non pos­sono appena viuer i due terzi de gli anni di alcun altro or­dinario, & semplice huomo. Ma vengnamo al proposito. Essendo Canuto Re d'Inghilterra, & di Noruegia, & di Dacia sua patria antica, & stimato vn de'i piu valorosi in guerra del suo tempo, & però Re potentissimo, onde es­sendo egli adulato,L'Animo de i principi tem­perati sarà sempre in ogni atrione riguar­deuole per cortesia, & humiltà. & chiamato da gli sfacciati adulatori Re de gli altri Re grandissimo, & dispiacendogli cotali va­ne, & maluagelusinge, ne fece vna chiara dimostratione in questo modo. Che ritrouandosi vn giorno sul lito del mare, & essendogli dette in faccia cosi fatte parole. Egli presto fattosi vn gruppo, o gomitolo della propia, vesta, & [Page 50] postala in terra ben vicina all'onde, vi si pose à seder sopra: Et crescendo l'acqua all'hora per il solito flusso del mare. Egli parlò in tal modo. Onde io vi comando, che voi non tocchiate i mici piedi, le quali parole appena non era fi­nite, che l'onde dell'acqua non solamente gli lauarono i piedi, & le gambe, ma quasi tutta la persona, & però egli ritirandosi ben presto in dietro, disse à i suoi huomini. Voi mi chiamate Re,Parole di prin­cipe christia­nissimo. & nō posso commandar ad vna sola onda del mare? Nessuno de i mortali è degno di tal nome, egli è solo vn Re padre del nostro Signor Iesu Christo, col quale egli regna, & al cenno del quale ogni cosa si regge, & questo habbiamo noi da reuerire, & à chiamar Re de i Re, & Signor di tutti i popoli, il qual noi dobbiamo confessar rettor del Cielo, & della terra, & del mare, & nessun altro fuor, che lui. Di poi Canuto volle offerir la sua Corona aurea, & Reale nella Chiesa de'santi Pietro, & Paulo in Winchester,Le virtù di chi ci sia propin­quo ci posso­no esser sem­pre di lode & d'ornamento mentre che noi ci sforzia­mo di imitar­le. senza voler piu vsar cosi fatto ornamento. Le virtù adunque di Canuto vengono ad accrescer in qualche parte la riputation di Hestrita, & però ci è parso di raccon­tarle, si per l'essempio, come per vaghezza, & vtil diletta­tion di chi legge.

Della madre di Gulielmo Conqueror.
Gli huomini tortamente nati alcuna volta ottengone per propia virtù diritti honori, & veraci lodi delle loro attioni.

E'Si è ragionato di sopra, & in altri propositi da noi, che alcuni, che son nati oscuramente hanno hauuta la for­tuna fauoreuole, ò inguerra, ò in pace con gran marauiglia d'ogn'huomo. Et cio si conforma in Guglielmo Duca di Normandia, il quale per la virtù sua s'acquisto il Regno d'Inghilterra. La madre del quale non [Page 51] fu da gli scrittori registrata altrimenti nelle loro historie percioche oltre, che la non fù punto legittima moglie del padre di lui Ruberto: fu per ventura anche donna di bassa sorte, ma di lei ben si legge questo atto non indegno di gen­tile ingegno di donna, & è che la prima notte che Ru­berto doueua dormir con lei, ella si stracciò la camicia di­nanzi dalla parte di sopra tutta sino al basso, & dimandata da lui della cagione, essa gli rispose, che non era bene,Risposta non meno arguta▪ che honesta. che quella parte della camicia, che pendeua sempre à basso, si riuoltasse alle parti piu nobili & piu alte della persona di lui, che l'era signore, della qual risposta prendendo Ruber­to piacere, potette anche accrescerne il diletto della lor cōpagnia comune onde ne nacque Guglielmo. Et di costui essendo ella grauida si sognò vna notte,Pronostico della grandez­za di Gugli­elmo Con­queror. che il suo ventre era portato molto in alto, & che s'allargaua tanto, che co­priua tutta la Normandia, & l'Inghilterra, la qual cosa fu poi verificata, percioche egli successe al padre nel Duca­to, & il Regno s'acquistò per forza d'arme, tanto puo in tal sorte d'huomini la forza delle stelle, & cio anche il piu delle volte in diuersi modi ci è fatto conoscer, ò per via di sogni, ò d'augurij, ò di vatieinij, che non poco à chi legge deue arrecar consideration della prouidenza celeste.

Di Editha figliuola di Goduino.
Il Giudicio di Dio al tempo debito non manca mai à i buoni, & à irei secondo la qualità dell'opere loro.

EDitha fu figliuola di Goduino Conte di Cantio huomo ne i suoi tempi molto po­tente, ma di animo cattiuo, & notato di opere maluage. Costei fu moglie di Ed­uardo Re, il quale per la sincerità della sua vita fu cognominato il santo, & dal quale fù nōdime'onche che se ne fusse la cagione, ripudiata, bēche [Page 52] di poi non molto riceuuta ingratia da lui, non par, che l'habbia meritato nome appresso de i posteri piu, che per­cioche la fusse moglie di cosi buon principe, & figliuola di siscelerato Signore. Ma per che molre cagioni concor­reuano per accrecer in superbia l'animo del padre Godui­no, s'andrà ragionando di quelle cose, che all'hora accad­dero,Perfidia d'vn'­huomo mal­uagio. ancor che non punto per la di lei cagione. Dicesi adunque, che Goduino suo padre accompagnato da vn buon numero de i suoi assaltò per la via, & per insidie Al­fredo fratello di Eduardo, ch'era stato di chiarato Re, & l'ammazzo, per cio ch'egli si diffidaua di poter rimaner nella sua solita potenza, se esso Alfredo hauesse ottenuto il Regno, sapendo quanto per valor, & per prudenza ei va­lesse fra gli altri. Poi proccurò che Eduardo fusse fatto Re in suo luogo,Maligna in­tentione. non gia per beneuolenza, ma sol per che co­noscendo la facilità della natura di esso Eduardo si pensò che lo potrebbe facilmente persuadere à maritar la sua fi­gliuola Editha, & che per quel parentado à lui s'accresce­rebbe autorità, & che il gouerno del Regno saria nelle sue mani. Onde essendosi in apparenza purgato seco della morte d'Alfredo, & non difficilmente, percioche quello homicidio cra stato nel vero gouernato sagacissimamente da lui: Et hauendo ottenuto il parentado per la figliuola, & molta grandezza per se stesso, egli auuenne, ch'ei preci­pitò in molti, & graui errori, fra i quali si numerauano per i principali. I torti che lui haueua proccurati dallo stesso Re ad Emma sua madre:Nota come Dio fa precipi­tar vn huom­reo per diuerse vie, & cagioni accioch'egli non habbia rimedio alcun­no si, che'non resti rouinato. Et che Eustachio Conte di Bolo­gna cognato del Re fusse stato assaltato nel Cantio da i vassalli di esso Goduino, i quali poi anche da lui armati fussero stati condotti quasi rubelli à combatter contra la Corona, & che vinto ei fusse rifuggito ne i paesi altrui per armarsi, hauesse creduto poter con ostinata perfidia vincer la gara col Re suo, sin che pur poi da Eduardo mal à propo­sito pietoso gli fu quell'error perdonato, ne i quali tempi essendo Editha stata ripudiata, verisimile è, che ne fusse sta­ta [Page 53] la cagione il reo proceder di suo padre. Con queste ope­re adunque hauēdosi egli prouocato il giudicio di Dio cō ­tro, & essendone venuto il tempo, auuēne che essendo egli vn giorno à tauola col Re, & douendo Haraldo suo figliuolo per suo vfficio porger la coppa del vino ad Eduardo per be­re, sdrucciolò al quāto con vn de i piedi in modo, che s'heb­be ad aiutar con l'altro piede, accioche non versasse punto del Vino, ch'ei portaua, il che hauendo veduto Goduino, senza pensar piu oltra disse quasi per gioco. Hora l'vn fra­tello ha aiutato l'altro, intendendo egli de i piedi del figli­uolo, assimigliandogli à duoi fratelli, per la vicendeuole o­pera, che l'vn presta naturalmente all'altro. Ma il Re vdēdo tal motto, & ricordandosi della morte miserabile di Alfre­do suo fratello nè essendo nel segreto dell'animo cancella­to forse affatto il sospetto, ch'egli haueua hauuto di God­uino: Percioche ne i grandi huomini par che sia di costume stato sempre, che grandemente s'imprimon ne gli animi loro l'offese, che riceuono:Costume de i grandi huo­mini intorno all'ingiurie ri­ceuute. Rispose non senza segno del suo animo commosso. Cosi serebbe in mio aiuto il mio fratel­lo Alfredo, se per te non gli fusse stato leuato il potere. Le quali parole da Goduino vdite, & bene intese, & però du­bitando di se medesimo, cominciò à scusarsi largamente, & ad aggiugnere lo spergiuro alle sue male accommodate scuse. Dicendo (& prese vn boccon di pane in mano) se io ò Re, ho trattata, o d'ho hauuta parte con chi habbia trattata la morte del tuo fratello, io prego Dio,Dio era pre­sente & chia­mato da lui ar­bitro, & giudi­ce mostro pre­sto il segno della sua au­torità. che questo boccon di pane mi strangoli, & preso il pane in bocca per mangiarselo, fu dal giudicio di Dio quiui presente conuin­to, percioche in vn subito cadde morto. Et in tal modo la­sciò egli vna vituperosa memoria di se stesso, & alla figliuo­la Editha condegno dolor delle sue colpe, la quale perche non hebbe figliuoli di Eduardo, mori con essa anche ogni sua ricordanza, ò buona, ò mala, che la si fusse.

Della figliuola di Guglielmo Duca di Nor­mandia, altrimenti detto Guglielmo Conqueror.
I parentadi, che i Principi fra di loro ritrouano per propia am­bitione, generano spesse volte graui guerre, & dannose riuo­lutioni de gli stati loro, & delle intere nationi.

LA figliuola di Guglielmo Normando appresso di noi è senza nome, & però si sarebbe lasciata in dietro, se la non fusse stata cagione, ò colore, che nascesse di­scordia fra gli Inghilesi, & i Normandi, percioche essendo ella stata promessa per moglie ad Haraldo Re di Inghilterra & poi da lui ripudiata spinse Guglielmo suo padre à vendicar quell'ingiuria,Nessuna ingiuria si deue sti­ruar piu da vna ben nata vergine, che il dispregio della promessa al­trui per il suo matrimonio. Parti lodeuoli & felici d'vno stato. Desiderio am­bitioso de i principi. ò almeno ella diede il colore & la scusa ap­parente al desiderio, che lui di gia hauer poteua d'inuadere questo Regno. Percioche ei fu per sua natura bellicoso, & de i beni di fortuna bene accommodato fra tutti gli altri Principi di queste parti, hauendo vno stato fiorito, & po­tente per quantità di popolo, d'arme & di richezza, & so­pratutto di buon cōsiglio. Et essendo i Principi grandi per lo piu desiderosi di acquistar grādezza, & imperio maggio­re, non lasciano occasione, ch'essi non tentino, se possin pur conoscer alcun vantaggio sopra il lor vicino. Costei a­dunque, ò fu, ò parue, che fusse la cagione, che Guglielmo fece quella impresa, & come che la non fusse punto à parte delle sue vittorie, niente di meno se ne fa memoria, pernon far torto à coloro, che desiderosi sono di conoscer ancor le minime cagioni delle cose passate: & ancora accioche, è si conosca quanto è sarebbe spesse volte meglio, che i Princi­pi si contentassero de i matrimonij delle Donne de i paesi loro, ancora che inferiori, che ricercargli da altri vgual­mente [Page 55] potenti, mentre che da questi sempre si puo temer di cauillose pretensioni, di discordie, & diguerre,Nota queste differenzie che son verissime. & da quelli si puo sperar vno stabilimento de i loro stati, vnione de i loro suggetti al ben publico, & vn vicendeuole amore de i popoli verso il Principe, & del Principe verso i popoli.

Di Agatha moglie di Eduardo il santo, & di Margherita Regina di Scotia sua figliuola.
Le nobili qualità d'vna persona nata illustre ritrouano spesse vol­te honorato luogo ne gli animi delle persone virtuose, ancor che la fortuna nemica habbia procacciato il contrario: Et l'o­pere pere buone, son testimonianza della bontà di chi n'è cagione.

AGatha fu moglie di Eduardo Re doppo Editha, & della quale egli hebbe Edgaro, & Margherita, & altri figliuoli: costei fu per diuersi casi di fortuna agitata, & ab­battuta, Perch'ella ritornata d'Vngheria doue prima la s'era fuggita dalla perse­cution, che l'era fatta da Canuto Re de i Daci,Le dure mise­rie d'vna prin­cipessa meri­teuole di lode, & d'honore, alcuna volta riuoltandosi la nemica fortu­na con men turbata faccia si cam biano in tranquilità, & in bonac­cia. hebbe di nuouo à fuggir d'Inghilterra quando Gu­glielmo Normando vincendo il Re, & tagliando appezzi la miglior parte degli esserciti Reali, à guisa d'vn precipi­toso, & soprabbondante fiume occupaua, & metteua il tutto in rouina. Onde volendosi ella ritirar in Vngheria fù dalla fortuna dell'adirato mare trapportata nelle parti di Scotia, doue dal profondo delle sue calamità ella pur vedde nascer'qualche segno di consolatione, conciosià che Mal­colmo all'hora Re di quei paesi di animo nobile, & di va­lore illustre commiserando la di lei infelicità si contentò non pur di riceuerla, & di trattenerla come le virtù di lei, & la sua fortuna meritauano, ma ancora si prese per moglie [Page 56] Margherita sua figliuola, che l'haueua menata seco, per la quale affinità fuori di sperāza auuenutali ella si fermò in Scotia, & da quel parentado, parendo à Malcolmo di poter pretender qualche ragione sopra la Corona d'Inghilterra occupata di gia del tutto dal Normando, & ad esso Nor­mando anche essendo di colui nato sospetto per la medesi­ma cagione, conoscendolo huomo virtuoso, & principe di animo alto, fra di loro si venne all'arme, le quali maneg­giate con diuersa fortuna spesse volte fra queste due natio­ni, si quietarono al fine con qualche vantaggio de gli In­ghilesi.Consolatione non piccola rispetto à i loro trauagli passa­ti. Lasciandone in questa parte la prouidenza diuina ad Agatha madre, & à Margerita figliuola questa sola con­solatione, che l'vna si vedde esser come nobil principessa trattenuta, & l'altra come figliuola di Re, ad vn ehiaro Re maritata. Ma di poi riuolgendo la fortuna fra queste due nationi ogni cosa sotto sopra doppo la morte di Agatha, auuenne che per nuoue guerre nate fra di loro rimase mor­to in vna gran battaglia Malcolmo, & Eduardo suo figliuo­lo,Da vna buona & benifica Principessa ri­marrà sempre ne i popoli fa­ma chiara, & dolce memo­ria dalle sue attione. onde Margherita abbattuta dal dolore per cosi crudel nouella, & desiderando anch'ella da Dio di poter vscir de i suoi affanni, poco di poi da lui fu essaudita, & con tal gra­tia, che la lascio cosi buona oppinione di se à quei popoli, ch'vn lungo desiderio rimase ne gli animi loro della sua bontà: Percioche lei viuendo haueua molto meritato fra di essi, come quella, che dirizzaua ogni sua attione al giusto, & all'honesto, fra le quali questa non è da tacere. Che ha­uendo ella ritrouata in Scotia vna tale vsanza: Che le ver­gini sposate fussero prima obligate del corpo loro al Si­gnor del luogo,Nota che v­sanza barbata era in Scotia anticamente al quale i padri loro fusser vassalli, innanzi, che si congiugnessero co i mariti, lei fu cagion, che Mal­colmo anch'egli d'animo sobrio & honesto leuò via del tutto quella sordida vsanza, ordinando nondimeno in sa­tisfattion del piacer dell'altra parte, che le spose cosi fatte pagassero à i loro signori ciascuna vno scudo doro in riscatto della sua pudicitia,Opera non sol ciuile, ma san­ta. la qual cosa ancor s'vsa in alcune parti [Page 57] del Regno d'Inghilterra, ma di questa correttion christia­na à noi par di darne honorate lodi ad essa Margherita donna christianissima, cosi come ad altri si deue la lode piu antica d'hauer leuato il costume,Nota quest'al­tra vsanza barbara. ch'haueuano gli Scozzesi inanzi, che riceuessero il battesimo di prendersi quante mogli lor piaceuano, & che le mogli de i popolari fussero comuni anche à i piaceri de i nobili, i quali duoi costumi come detestabili, & sporchi, del tutto furono insieme con l'idolatria tolti, & aboliti di quel Regno.

Di Mathilde di Scotia Regina d'In­ghilterra.
Ilgenio & l'inclinatione altrui non douerrebbero essere sferzati nel contrario perche spesso accade, che l'essito di tal forza riesce infelice à chi difar cio si sarà ingegnato.

DI Malcolmo, & di Margherita di sopra ri­cordati rimasero doppo la morte loro Edgaro, & Mathilde, quello fu Re de i suoi Scozzesi, & huomo buono, & pru­dēte, & questa ritiratasi in vn munistero di monache desideraua di viuer sequestrata da ogni grandezza, seruēdo in quella sorte di vita à Dio so­lo. Ma egli auuenne, che Henrico primo di questo nome Re d'Inghilterra figliuolo di Gulielmo Conqueror vdi,Colori veri si­mili per copri­re il principal desiderio d'a­more. & chiaramente intese delle molte virtù di lei, & della sua bel­lezza, & però parendogli anche commodamente pensato per il profitto delle due nationi Inghilese, & Scozzese, se la dimandaua per moglie, mandò suoi huomini al Re Edga­ro, per ottener la sorella Mathilde, la qual cosa non dispi­acque punto à colui che conosceua douerne per cio acqui­star vna lunga quiete a i suoi popoli,Prudentia non pur eiuile, ma veramente Christiana. ma lei difficile ad esser persuasa, per nessune altra cagione si contento di accettar quel partito, contra quel, che l'haueua prima dissegnato, [Page 58] che pet leuar l'occasione di nuoue guerre alla patria, ma ve­dendosi sforzar da quell'importuno consiglio, & dall'ar­dente desiderio,Protestatione fatta non va­na, ma che riusci vero va­ticinio. ch'Henrico haueua di lei pronuntio de i suoi frutti futuri vn tal vaticinio, cio è. Che i figliuoli, che nascerebber di loro non harebbero buon fine, & che per essi il padre harebbe dolore irremediabile, la qual cosa riu­sci vera, percioche i loro figliuoli perirno in mare in vn passaggio fra la Normandia,I figliuoli spesse volte pa­tiscono le pene de gli errori de lor genitori. & l'Inghilterra. Et Mathil­de de sola figliuola rimasta loro fù sempre da diuersa fortuna combattuta, della quale anche si parlerà appresso, tanto valsero le parole di lei commossa (come si Dee credere) da piu occulta intelligenza à prònuntiarle, poi che l'era stata importunamente rimossa dalla sua prima disposition del suo animo libero.

Di Mathilde Augusta.
Le donne ancora tal volta in ogni attione, & consiglio militare possono acquistar piu, che medicere lode di consiglio, & di fortezza d'animo.

MAthilde' figliuola di Henrico primo Re d'Inghilterta, & di Mathilde di Scotia, fù maritata dal padre ad Henrico quinto Imperatore, & però fu ella poi cognomi­nata Augusta, & non hauendo hauuti del marito figliuoli, & essendone rimasta ve­doua, sene ritornò al padre, il quale per la morte de i suoi figliuoli non hauēdo altri heredi piu prossi­mi, che lei, la rimaritò à Ganfredo Plantageneta figliuolo del Conte d'Angio, huomo fra gli altri principi di Francia Illustrissimo. Ma egli auuenne, che hauendo Stephano suo parente occupato il Regno d'Inghilterra ella cercò di racquistarlo per forza d'arme,Valor singular di Mathilde. onde nacquero diuerse guerre ciuili nel Regno, interuenendo ella ne gli esserciti, [Page 59] & nelle zuffe virilmente, in modo, che hauendo lei in vna notabil battaglia fatto Stephano prigione, non molto di poi combbattuta dalla parte auuersa, della quale s'era fatta capo la moglie d'esso Stefano (ch'anche pur si chiamaua Mathilde) & essendo stata rotta, & vinta, ella per timor di peggio s'hebbe à far portar fuori del campo sopra vn ca­uallo à trauerso (quasi non fusse altro,Stratagemma di Mathilde. che vn corpo morto) sino à Glocester, d'onde di poi per riscattar Roberto Con­te di Glocestria suo fratello non naturale ch'era nell'vltima battaglia rimasto prigione ella si contento di metter in li­bertà Stephano. Et cosi di nuouo ristorate le forze dell'vna, & dell'altra parte, si venne fra di loro alle mani sin, che ella ristretta da lui in Osfordia, doue non si potendo à lungo mantenere ò pur dubitando della fede de i terrazzani, se n'vsci segretamente nel piu oscuro della notte (& era d'in­uerno, & le neui haueuano ricoperta la terra tutta all'in­torno) per il fiume sopra vn veloce batello coperto di bian­co, cosi come lei,Altra strata­gemma di Mathilde. & quei che vogauano erano d'vn simil colore vgualmente vestiti, accioche con quel gentile stra­tagemma i nemici, che hauesser fatto le guardie fusser piu ageuolmente ingannati dalla simiglianza, che haueuano i lor vestimenti con la neue, ritiratasi adunque nella Rocca di Wallinford, luogo sicuro, & hauendo rimesso in punto l'essercito & à tempo essendo stata soccorsa dal marito, & dal figliuolo,Valor inuitto di Mathilde. i quali s'haueuano occupata in quel mezo la Normandia come possessione hereditaria di lei & dritta­mente douutale, cercaua di nuouo valorosamente con vn nuouo fatto d'arme di finir le controuersie Reali con Ste­fano, & sarebbe sanza dubbio auuenuta qualche lamente. uole strage all'Inghilterra se Eustachio figliuolo,Il caso riesce beneficio al Regno. & vnico herede di Stefano non fusse stato da vn subito caso di mor­te tolto via da gli occhi del misero padre, il quale per ciò diuentato negligente nelle cose sue, come quello, che non haueua piu per chi procacciar cosi nobile Imperio, allargò la via, & il modo à i baroni dell'vna, & dell'altra fattione, [Page 60] & che amauano il publico bene, & la quiete del Regno, di trouarrimedio à quei dis'ordini, & di leuar del tutto viale guerre ciuili: Onde fra lui, & Mathilde Augusta si venne finalmente à questi patti, ch'esso rimanesse nella possession del Regno assolutamente per tutta la sua vita, & Henrico di lei figliuolo si possedesse in quel mezo la Normandia,Accordo fra Mathilde, & Henrico suo figliuolo da vna parte & Stephano dal­l'altra. per succeder doppo Stephano alla Corona, & all'intera iuridition del Regno, doppo il quale accordo Henrico chiamandosi figliuolo di Stephano, & Stefano dimostran­dosi padre di Henrico, vsarono cambieuol dimostratione di dimenticanza d'ogni ciuil discordia per le parti loro, & però rimanendosi Stefano nel suo Regno, lei se ne ritornò col figliuolo in Normandia contenta assai del successo fe­lice delle sue imprese: Le fatiche della quale, & il valor suo, & al fine la prosperità delle cose fue si possono stimar de­gne di piu lunga narratione, se noi non ci hauessimo pro­posto vn breue,Queste son le vere felicità nostrecioe morire ingra­tia de i popoli Il valor delle donne potrà riuscir sempre chiaro, & ri­guardeuole se esse lasciando le morbidezze & gli agi s'ac­costeranno al­la virtù. & succinto stile di tutta questa opera qua­le ella si sia per riuscire. Lasciò adunque Mathilde Augu­sta vn singular desiderio della sua virtù doppo la morte, & se n'acquistò general beneuolenza fra i popoli, & honorata fama di se à quei, che son nati di poi, & sopra tutto rimo­strò questo esser vero, che le donne ancora prudentemente, & con sagacità possono esser habili à i consigli, & à gli esser­citij martiali, purche alontanate dalle morbidezze, & dal gli agi voglino accostarsi alla vera virtù, & discacciar da lo­ro ogni cagion di pusillanimità, ò d'altri bassi pensieri.

Di Adeliza moglie di Henrico primo.

EV questa donna figliuola di Godifredo Barbato Duca di Louanio, & seconda moglie di Henrico primo, & auuenne, che in quei tempi hauendo il Re gastigato vn certo Ruberto di Beleasmo conte de Arundell, & confiscatoli i suoi beni,Il padre di Costui fu il pri moconte di A­rundell onde non è questo titolo tanto antico quanto egli è honora­to per la gratia de i principi & per l'vso. Di quesio s'è parlato nella vita di lei. quel castello fu donato da lui alla moglie Adeliza, per sicurtà della sua dote, onde auuenne, che di poi morto Henrico, ella si rimaritò con Guglielmo d'Albineto, il quale insie­me con essa prendendo la parte di Mathilde Augusta con­tra del Re Stephano, riusci Arundell vn forte propugna­colo per qualche tempo à profitto di Mathilde, & però essa grata del benefitio riceuuto dall'Albineto, & dalla moglie gli inuesti del titolo di quel castello con nome di Con­tado come prima, del quale honore la famiglia loro godè per quattro successioni di mafchi, si, che poi passò l'honore, il titolo,Nel tempo di questi Fitza­lani sino a i nostri giorni ha questo ti­tolo portato al Regno ho­nore & chia­rezza Illustre. & la possessione nella famiglia Fitzalana nel tem­po di Eduardo secondo coneiosia che Riccardo capo di quella casa huomo illustre hauesse maritata vna fanciulla herede della casa, & de i beni tutti de gli Albineti: del qual mariaggio poi hanno perseuerato nella possessione hono­ratamente per diritta linea sino ad vndici Conti sempre chiari tra tutti gli altri signori del regno. Ma poi come ancora ogni cosa è suggetta al cambiamēto, passando quel nome in altri per Maria figliuola di Henrìco vltimo conte de i Fitzallani, ha mantenuto il castello lungo tem­po la fama della sua Adeliza, per la quale ritrouandosi sino ad hora alcuni versi di quel rozo secolo stati fatti ci è parso di trapportargli qui per piacer di chi legge.

Anglorum Regina tuos Adeliza decores
Ipsa referre parans, Musa stupore riget.
Quid diadema tibi pulcherima, quid tibi gemma?
Pallet gemma, tibi nec diadema nitet.
Deme tibi cultus, cultum natura ministrat:
Non
Alijs exempla­ribus miliora­si.
exornari forma beata potest.
Ornamenta caue, nec quicquam luminis iude.
Accipis, illa micant lumine clara tuo.
Non puduit modicas de magnis dicere laudes.
Nec pudeat dominam te precor esse meam.

Per i quali versi facilmente si può conoscer di lei quel­che piu ne piacque all'hora à qualche animo gentile di quella corte, & con questo la lasceremo tra l'altre honorate da noi, nel prolungarle la memoria tra i mortali quanto la penna nostra lo vale, se non quanto l'intention lode sidera.

Di Eleonora d' Aquitania.
Vna Donnadi torbido ingegno, & di molta autorità può cagio­nar molti scandoli: ma cosa necessaria è, che la passi per molti pericoli, & ch'ella sostenga molte fatiche, & trauagli, & pro­ui in se la fortuna molto diuersa.

ELeonora, della quale noi intendiamo­hora di ragionare fu figliuola, & here­de di Guglielmo Duca d'Aquitania, & conte di Pottiers, & fu prima ma­ritata con Lodouico settimo Re di Francia del quale ell'hebbe due figli­uole Maria, & Alisa: ma di poi quel che se ne fusse la cagione, da gli scrit­tori non sene perla fu da lui ripudrata, onde Henrico [Page 63] Duca di Normandia, & figliuolo di Mathilde Augusta,Costui si tirò in casu il vele­no da per se, però ne pati egli le pene. portando occulto odio a Lodouico, per cio ch'egli haueua aiutato Stefano nelle guerre passate fra di loro, se la prese per moglie, per il che poi fra essi nacquero discordie aper­te, & guerre: Ma venendogli per ragion della moglie la possession d'Aquitania, & de i luoghi vicini, & hauendo per Mathilde sua madre la Normandia, & per il padre il Ducato d'Angio, la Turena, & altri stati, & la speranza del Regno d'Inghilterra riusci vn potentissimo principe per farguerra con qualunque gli piacesse. Ma Lodouico ha­uendo hauuto à male, che Eleonora si fusse rimaritata con Henrico, & percio in lui doppiamente essendo cresciuto l'odio verso di loro si mosse à farguerra, la quale hebbe tal fine, che doppo diuersa fortuna s'accordarono rendendo Lodouico ad Henrico alcuni luoghi, che erano stati presi nel principio della guerra, & di poi hauendo Henrico ottenuto il Regno d'Inghilterra del qual nome egli fu il se­condo Re, vennero di nuouo à guerra per il contado di Tolosa, dimandato da lui come cosa hereditaria di Eleo­nora, ma all'hora diffeso da Lodouico sotto certa pretensi­one, ò color diglustitia, la qual guerra hebbe poi fine con vn matrimonio di Margherita figliuola di Lodouico data in moglie al figliuolo del Re detto anch'esso Henrico, & suo primo genito. Et in quel tempo Mathilde figliuola sua, & di Eleonora fu maritata ad Henrico Duca di Sassonia, della quale nacquero tre figliuoli, Henrico, Ottone, & Guglielmo, de i quali Ottone riusci Im­peratore, Ma innanzi, che Henrico s'appressasse ad età graue, ò fusse per vn certo consiglio della moglie E­leonora, ò per altra propria oppinione, egli fece il suo figliuolo Henrico partecipe seco del Regno, la qual co­sa fu cagion di altre guerre ciuili, prendendo di quiui l'occasione Lodouico Re di Francia huomo vigilantis­simo al suo vantaggio,Non sempre le buone ope­re son cagion di bene. perche la figliuola la quale pur ancora era tenera fanciulla non fusse stata coronata col ma­rito, [Page 64] benche per all'hora quella nascente discordia con buon mezo fusse rappacificata poi,Consiglio ma­le inteso. che il vecchio Re heb­be compiaciuto all'ambitioso desiderio del figliuolo, & della nuora d'esser coronati. Ma di poi quella sua larga, & fuori di proposito liberalità vsata verso quei due giouani potette meglio conoscer il vecchio Henrico quanto erro­re egli hauesse fatto à compartir del pari tanta potestà, quanta nessun sauio principe participò mai à figliuolo al­cuno, se prima non hauesse conosciuto drittamente l'in­gegno suo. Percioche stimolato da vna parte l'ingrato fi­gliuolo da Lodouico suo suocero, & dall'altra spintoui dal fiero, & torbido ingegno di Eleonora madre del giouane, [...]tiua mo­ [...] & pessi­ [...] [...]dre. apertamente si cominciò à contrapporre à suo padre, onde ei passò in Aquitania per ridurre ogni luogo alla sua vbbidienza, del che non piccol dolor prese l'infelice padre: ma grauissimo dispiacer di piu gli sopraggiunse, quando gli vdi, che Riccardo, & Gaufre­do suoi figliuoli, anche essi essortati dalla madre s'erano accostati al fratello maggiore:Quella Don­na, che non harà saputo comptaceral genio d'vn mariro, tem­perato, mal saprà compla­cer à gli altri. Percioche lei Donna inqui­etissima agitata dalle sue propie furie fu scandalosissima à tutta la casa Reale, & cagione, che non solamente la Nor­mandia, & l'Aquitania, & altri luoghi vicini, doue Lodo­uico nutriua la guerra, fussero grandemente abbattuti dal furor dell'armi: ma che l'Inghilterra ancora ardesse di ci­uili, & di martiali dissensioni, d'onde seguirono diuerse battaglie,Riuscità de­gna del merito delle partí. delle quali pur al fine per giudicio di Dio rima­se vittorioso Henrico il padre, & ella come scandadosa mo­glie, & nemica della publica quiete fu ristretta in prigione, come cagione, & fondamento di quei pernitiosi, & mor­tali romori: Et in tanto per l'occasion di contraria fortuna essendo molto indebolito di speranza, & di fotze Riccardo suo figliuolo, & non aspettando d'altro luogo piu propio, ò piu sicuro aiuto alle cose sue gia disperate, che dal mede­simo padre ricorse à i suoi ginocchi, & ritrouandoui pietà, & charità quale ben si poteua desiderar da vn pietosissimo [Page 65] padre ricorse à i suoi ginocchi, & ritrouandoui pietà,Ripentimento salubre. & cha­rità quale ben si poteua desiderar da vn pietosissimo padre, fu cagione, anche che gli altri due si rappaci ficarono insie­me, in modo che Lodouico cadendo le vele del suo odio s'accommodò al tempo, & facendo pace, promesse anche per moglie al medesimo Riccardo Adela sua figliuola, la quale percioche era ancora fanciulla ben giouine fu con­dotta in Inghilterra alla speranza di quelle nozze, rima­nendo nondimeno Eleonora continouamente ristretta, conciosia, che Henrico suo marito hauesse conosciuto in lei non pur leggerezza grande,La moglie perfida verso il marito non pur merita biasimo, ma gastigo. ma vna certa maligna perfi­dia verso di lui suo marito, & verso la Republica, tal che lei non participò punto di quella commodità della pace: Come che le guerre nel Regno, & in terra ferma tutte ces­sassero, & la ca sa Reale ritornasse nel suo primo splendore. In quel tempo fu ancora maritata Giouanna lor comune figliuola à Gugliel no Re di Sicilia,L'impietà de i figliuoli è ga­stigata da Dio con la sterilità molte volte. & non molto di poi si mori Henrico il figliuolo senza heredi, non hauendo per messo Dio, che lui ch'iniquamēte s'era portato verso il padre viuesse piu, ne lasciasse prole: la morte del quale fu in breue tēpo accōpagnata da quella di Gaufredo terzo figliuolo gia fatto Dnca di Brettagna per cagion d'vn matrimonio del quale rimase vn figliuolo detto Arturo. Et cosi il voler del sōmo Dio si mostrò giustissimo, quādo de i tre disubbidiēti figliuoli solo quello, che fu il primo à riconciliarsi col padre rimase viuo alla sperāza del Regno. Ma ne anche per questo sarebber mancate nuoue cagioni di discordie fra Henrico, & Filippo Re, ch'era successo al padre Lodouico nel Regno di Francia, percioche Riccardo dimandaua, & non senza cagione Adela sua sposa di gia vscita della fanciullezza so­pra la quale bella,Distemperan­za d'animo lasciuo non punto conue­niente in vn principe, ma odiosa. & virtuosa giouane haueua posto l'oc­chio il poco sauio suo cero in tal modo, che gia si credeua & forse con giudicio temerario, come tal hora si suole vsar nelle Corti, che lui hauesse hauuto qualche domestichez­za con lei, & si diceua, che il vecchio Re fastidito de gli in­solenti [Page 66] costumi di Eleonora era per ripudiarla, & per dishe reditarne i suoi primi frutti, se per sorte ei n'hauesse po­tuti hauer d'Adela, onde però sdegnato Riccardo di nuo­uo rifuggi à i Franzesi, & insieme vi tirò Giouanni suo fratello agitato anch'egli dal medesimo furore,Le passioni dell'animo son alcuna volta cagion, che la vita no­stra sia corta. & harebbe il Re Franzese potuto col mezo loro far qualche ricorde­uol danno à gli Inghilesi, se Henrico ripieno per la fuga de i figliuoli di dolor d'animo piu che peraltra conosciuta in­fermità non si fusse morto in quei giorni, mentre che ne gli stati suoi di terra ferma egli s'apparecchiaua per la nuo­ua guerra forestiera, & ciuile, che si gli mostraua pessima. Et è stato scritto, che Riccardo andando ad incontrar il corpo di suo padre nel viaggio per rendergli al meno il de­bito honor, come pur si conueniua cosi morto, dalle nari del naso di quel corpo vsci sangue, quasi che la natura vo­lesse mostrar ancora nelle cose morte di sdegnarsi giusta­mente del doppio fallo del poco amoreuol figliuolo. Et questi furono i frutti di Eleonora, de i quali non punto si potette rallegrare il padre, ne meno contentar la Republi­ca, mentre, che quel vecchio visse. Ma pur chi volesse in qualche parte difender Eleonora per ch'ella portasse capi­tale odio al marito, potrebbe addurne questa sola cagione, che dipēdeua da gelosia nella quale quādo le Donne entra­no superano di gran lunga gli animali bruti di rabbia,Animali bruti di rabbia, & di furore. & di furore. Conciosia che Henrico amasse segretamēte, & poi alla scoperta vna certa bellissima giouane detta Rosmūda, la quale per qualche tempo ei si tenne per concubina, ma non viuendo ella molto, fu fatta poi da lui nobilmēte seppellire in Osfordia in vn munistero di monache, nel sepolchro della quale fu intagliato di lettere stabili questo distico.

Hoc iacet in tumulo Rosa mundi, non Rosamunda,
Non redolet, sed olet, quae redolere solet.

L'odio della donna gelosa non è punto misurato con ragion onde ne patisce non solamente il particolar, ma ancor il publi­co.Et perche queste simili ingiurie sogliono stranamente alterar gli animi delle mogli altrui, potrebbe āche parer ve­risimile, che la si fusse mossa à proceder cosi per vendicarsi [Page 67] di lui ancora con il dannopublico del Regno & della casa sua priuata, non hauendo le Donne per le piu misura alcu­na à gli sdegni loro contra de gli altri conceputi. Ma la­sciando questo da parte, Eleonora doppo la morte del ma­rito, essendo stato chiamato Riccardo suo figliuolo alla Corona, il quale si trouaua in terra forma fu di sua com­messione fatta libera, & datale ogni autorità in sua assen­za ond'ella visitando il Regno per lui, vsò (pratica hor mai delle auuersità & particolarmente ammaestrata dalla pro­pia sua carcere) opere pietose,Gli accidenti contrarij ci fanno assai piu benigni, che noi non saremo per l'ordinario. & specialmente à i poueri prigioni douunque l'andaua, secondo la sentenza di Virgi­lio. Non ignara mali miseris succurrere disco. Et doppo qualche anno, essendo andato Riccardo alla impresa d'A­sia, & ella essendo rimasta con honorata autorità nel Regno vide Giouanni suo vltimo figliuolo solleuarsi contra dell'as­sente fratello per occuparsi la corona, ond'ella n'hebbe molte fatiche pur à prò di Riccardo, sino à che ritornato lui di quel viaggio, & hauendo pacificato per forza d'arme il Regno, il fratello, & il Re Franzese suo nemico, ei sene mori nelle braccia della madre assai honorato al mondo perche egli co'l suo singular ardir s'acquistò il cognome di cuor di Lione. Ma ella pur dalla sua ambitiosa natura go­uernata rifiutando il nipote Arturo lasciato da Ricardo herede, accioche Costanza madre del fanciullo non ha­uesse ad hauer parte nel gouerno, proccurò, che Giouan­ni suo figliuolo fusse coronato, il quale non essendo riusci­to nè prudente, nè punto felice, ella non meno per dolor conceputone, che per l'eta sua aggrauata, se ne mori, lasci­ando memoria lamenteuole della sua terribil natura, & della strana riuscita de i figliuoli da lei genetati, conciosia,Infelicità ri­cordeuole in vna famiglia Reale auuenu­ta per giudicio di Dio. che Riccardo, & Giouanni fra loro hauessero à combat­tere, & tutti contra del padre si trouasser con l'armi in ma­no cosa, che non solamente da nessuno si douerrebbe ancor nello i nimico desiderare, ma del tutto da ciascuno in qua­lunque persona abhorrire.

Di Adela.
Il sospetto della impudicitia feminile è scusabile appresso de i Prin­cipi: per che la succession loro bisogna, che sia sempre chiara appresso de i popoli, che gli hanno da gouernare.

ADela da noi di sopra ricordata, & da Henrico Re sotto fallaci colori tratte­nuta si, che Riccardo di lui figliuolo non ne potette celebrar le nozze prima, ch'ei venisse alla Corona, fu poco di poi da lui ripudiata, onde par verisimile, che lei fusse dal padre stata tocca, ò vero, che ei considerasse quanto ei potesse importar alla sicurtà,Questa parte è considerabile ne i principi. Effetti cattiui che nascono da gli odij dei principi à dan­no della Re­publica Chri­stiana. Le donne spes­so sono state cagione, che gli huomini hanno cam­biato la ragion d'ogni loro operatione da quel che s'ha­neuan prepo­stone gli ani­mi loro. & all'honor della Corona, che i popoli non hauesser ad ha­uer tal dubbio, & che da quell'occasione è s'hauesse ha­uuto à ritornar alle guerre ciuili. Di costei però non si fa­rà altra memoria se non, che il ripudio suo scopri con l'o­pere il grande sdegno del Franzese Re suo fratello contra di Riccardo, accendendosi fra di loro vna guerra di tanta importanza, che l'impresa d'Asia, che i Christiani haueua­no alle mani riusci quasi, che vana: Nè anche Riccardo hebbe prole di Berengaria sua seconda moglie, la qual fu figliuola di Garsia Re di Nauarra, lasciando il tutto (come di sopra s'è detto) in arbitrio della fortuna, poi che per ca­gion di donne ogni sua dispositione fu alterata, & souuer­tita dal giusto, & dall'honesto.

Di Eleonora, & di Giouanna.
La lode de i figliuoli ritorna in singular honor de i padri, & delle madri loro, quando è si conosce, che cio auuienne non solamen­te per la natura del sangue: maper la buona, & diligente edu­catione, che se ne sia tenuta.

ELeonora, & Giouanna furono figli­uole di Henrico Re, & essendo (oltra Mathilde lor sorella gia maritata al Duca di Sassoniia) anch'esse mari­tate fuori del Regno, l'vna ad Alfonso Re di Castiglia, & l'altra al Re di Sici­lia, come è stato detto, Della prima nacque Bianca donna di valor singulare, che fu poi Regin a di Francia & madre di Lodouico,Lodouico Re di Francia det­to il fanto. che per la sua pieta verso de i Christiani in guerra, & in pace s'acquistò il co­gnome di santo, & della quale i Franzesi molto si lodarono: Percioche rimanendo Vedoua & tutrice di esso Lodouico suo figliuolo di anni XII. ella per forza d'arme domò Raimondo Conte di Tolosa,Bianca Regina di Francia na­ta per madre del Real san­gue d'Inghil­terra donna prudente, & valorosa. La madre so­pra tutte le co­se ha da tener cura della buona educa­tion de i figli­uoli, la quale è inditio della sua honestà & pudicitià. il quale prima da diuersi ca­pitani Illustri combattuto gia mai era stato snperato, & ri­dusse all'vbbidienza altri baroni della Franciu sdegnando­fi effi d'hauere ad vbbidir ad vna Donna, & fece anche guerra con diuersa fortuna contra gli Inghilesi: Ma quel che piu i lusti ò la sua virtù fù l'accuratissimo gouerno, che l'hebbe de i figliuoli, per la qual cosa, non fù di poi mara­uiglia, che riuscistero degni d'ogni honorata lode, & benche è paresse, che il parlar di costei douesse hauer piu tosto luogo fra l'altre donne illustri da noi descritte à parte, niente dimeno percioche la nacque, & fu srutto di Donna Inghilese c'è piacciuto di numerarla fra l'altre sue pro­pinque. Ma di Giouanna maritata in Sicilia, & rimasta Vedoua senza figliuoli auuenne questo, che ritrouandosi [Page 70] Riccardo suo fratello nel passaggio di Soria con l'armata in Sicilia,Giouāna Rei­na di Sicilia da occasione, ma giusta al fratello Ric­cardo di far­guerra in Sici­lia. Amoreuolez­za di Giouāna verso del fra­tello. doue anche era arriuato Filippo Re di Francia, & dimandando egli al nuouo Re la dote della Sorella, & non la potendo ricuperar amoreuolmente, bisognò vsar la forza, & come che i Franzesi segretamente fomentasser quelle discordie per l'odio, che portauano à Riccardo ò per inuidia, ò per la ripudiata Adela, nientedimeno egli ottenne la donna, & la dote, & poi costei seguitando il fra­tello gli fu compagna in quel lungo, & faticoso viaggio, nel quale la Berengaria da noi ricordata si congiunse col marito nell'Isola di Cipro con debite, & honorate nozze. Maritornati gli Inghilesi in Inghilterra Giouanna fu ri­maritata à Raimondo Conte di Tolosa,Giouanna maritandosi al conte di Tolosa, lo con­giunse in ami­citia al fratello di lei. accioche gli ac­cordi che furono in quei tempi fatti fra i Principi di queste nationi illustri hauessero qualche stabilimento col legame, & con la virtù di Giouanna donna drittamente, & hono­ratamente lodata.

Di Costanza di Brettagna.
L'ambitione non ci lascia vsar ne fede, ne giustitia, & quando l'infelicità d'alcuna persona è fatale, nessun consiglio humano basta per rimuouerla.

COstanza fu figliuola di Conano Duca di Brettagna, della quale (morendo il padre senz'altri heredi) fu marito Gaufredo fi­gliuolo di Henrico secondo di sopra ri­cordato, & però hauendo il giouane in­sieme con lei riceuuto il possesso di Bret­tagna, ne generò vn figliuolo detto Ar­thuro, il quale (come si disse) fatto herede da Riccardo Resuo zio del Regno d'Inghilterra, non lo potette goder, nè peruenir alla Corona, quantunque Costanza sua madre Vedoua di gia, & donna di gran virtù vi s'adoperasse assai, [Page 71] ma la sua fortuna inferiore alla sagacità,La fortuna d'vna persona sincera è bene spesso superata della sagacità & dalla astu­tia altrui. di Eleonora gia nominata, bisogno, che sotto giacesse ad aspri, & duri casi di guerra, & dell'vltima sua infelicità, Percioche mentre, che lei col fauor de i Franzesi guerreggiaua con Giouanni vsurpator del Regno, & il figliuolo Arthuro gia fatto gran­de,Disgratia de­gna di com­miseratione. & valoroso per vn'importuno caso in vna battaglia ri­mase prigione, lasciò à lei vn perpetuo dolore, & estrema afflittione, come ben si conueniua al suo materno affetto, & alla speranza, che l'haueua delle chiare qualità del suo nobilissimo figliuolo.Quasi sempre si e veduto che gli huomini che di natura son timidi son anche grande­mente crudeli. Perche poco di poi Giouanni bar­baramente facendo morire il giouanne in Roano leuò da lei ogni contentezza, & ragione della Corona, & à se tolse ogni sosperto di concorrenza, tanto puo la sete del domi­nar tal volta ne i principi, che nulla di santo, & nulla di si­curo si riconosce fra essi, se pur vn picol sospetto gli possa far ombrar col pericolo de i loro stati.Odio ginsto di Costanza. Dalla morte del fi­gliuolo adunque irritata Costanza oltra modo, si rima­rito al vice conte di Toarse huomo all'hora potente, & nemicissimo di Giouanni, dandoli la Brettagna in dote, & accioche potesse vendicar lei, & se stesso lo arricchi di molta ricchezza si indenari come d'altra sorte. Ma egli poco di poi, ò perche ei trouasse piu difficultà in quella im­presa, che sui, & la moglie Costanza non s'haueuano ima­ginato, ò per altra cagione à gli scrittori di quei tempi oc­culta, di menti catosi della sua fatta promessa alla moglie,Perfidia note­uole verso del­la benemerita moglie. & preferendo piu astutamente il cōmodo all'honore, che virilmente l'honor al cōmodo (come bene spesso s'vsa di far ancora) s'accordò con Giouanni, & lei per cio rima­nendone da vantaggio mal contenta, ne portò perpetuo sdegno con l'ingrato marito, piangendo l'amato figliuolo,La fede & la giustitia poco luogo ritroua­no appresso dichi s' è dato in preda all'ambitione, & alla crudeltà. & lo sprezzato giuramento del consorte, lasciando all'al­tre donne illustri essempio, che nè fede, ne giustitia posson preualer nelle menti de gli huomini ambitiosi, & crude­li tanto, che non lascino lamenteuol memoria dell'opere loro, benche quella giusta vendetta, che lei non potette [Page 72] condurre innanzi con le sue forze contra di Giouanni, fus­se fatta di poi da Dio assai largo vendicator di quello, & d'altri errori,La vendetta che noi veg­giamo farsi da Dio contra de i nostri in­giusti nemici è gran conso latione à gli animi nostri afflitti. che lui fece regnando, Dolcissimo sollazzo fra tanta amaritudine all'anima di lei deuunque la si fusse, che quanto al resto Costanza non lascio di se altro, che la memoria d'vna cambieuol sorte, forse non piu rea da nes­sun'altra prouata di poi, che in ogni altra attione Costanza fu donna grandemente degna di honore, & di ogni lode.

D'Isabella di Angulemme.
L'ambitione può alcuna volta tanto che la ci fa grandemente pre­uaricare dal giusto, & dall'honesto, se gia non sia bene spesso vno sfrenato humor di pazzia.

ISabella figliuola del conte di Angulem era stata promessa in moglie ad Vgo Conte della Mercia, & era passato quel patto con tutre le cerimonie solite nella chiesa catholica: ma auuenne, che di poi la fu maritata a Giouanni Re d'Inghil­terra infelicissimo per molti errori da lui stati fatti, & che egli era per fare tra quali fù questo per­che si tolse la moglie ad vn'altro promessa, per ripudiarne vna lui, che di gia piu tempo moglie gli era stata: & questa fu detta Anisia figliuola di Roberto Conte di Glocestria, per cio che ei conobbe che la gli era parente in terzo grado seruendosi di quella scusa perch ei volse far cosi, quasi, che non l'hauesse saputo conoscer prima, ò che non hauesse potuto chiarirsi se fusse stato il loro mariaggio lecito, ò nò. Dal quale doppio suo errore à lui s'accrebbero i fastidij, & le guerre, & a i popoli suoi i danni, & le ruine: doppo l'infe­lice morte della quale (come nelle historie largamente si vede) ella pur si maritò col medesimo Hugo della Marcia [Page 73] quasi, che egli n'hauesse aspettate le caparrate nozze, ò fusse cio seguito perl'amor tra di loro di tempo in tempo nutritosi, ò pur perche l'vno riguardasse le ricchezze dell'al­tro con auaro desiderio, ò che la conscienza d'essi gli spin­gesse vgualmente ad vnirsi in conformita della prima promessa poco honestamente da lei stata di spregiata, dal qual modo di proceder di lei non poche fino ad hora han­no imparato ad operare ancor d'ogni sorte del popolo, per che egli auuiene spesso, che la gente bassa, che non può ò non sa imitar le persone grandi nelle virtuose opera­tioni, le imita nelle opere biasimeuoli, & detestabili.

Di Eleonor a di Prouenza.
Le cose future, che appertengeno à i Principi ci soglieno spesso esser dimostre innanzi da i cieli, & i principi si debbon guar­dar dall'offender piu che troppo alcuni particulari se gia del tut­to non gli disperdessero.

ELeonora figliuola di Raimondo Conte di Prouenza fu maritata ad Henrico tertio, & fu donna non men degna di ho­norata memoria, che si sien l'altre nume­rate in questo nostro cuolume,Lodi di Eleo­nora di pro­uenza. percio­ch'ella non solamente fu nobilissima per sangue, ma per la prole ancora, che di lei hebbe il marito. Scriuesi, che nel tempo, che l'hebbe à partorire il figliuolo, che fu poi detto Eduardo apparue nel Cielo vna stella splendidissima per alcune notti innan­zi all'aurora di grandezza mirabile, che pareua, ch'occu­passe vna gran parte del Cielo, & che la si mouesse con gran velocità, mostrando dinanzi à se assai fiamma & die­tro vna lunga coda di fumo,Di chiaratione d'vn prodigio, di doppia in­terpretatione. la qual cosa fece conietturar la futura grandezza di quel bambino, il quale nel vero fu di poi huomo in tutte le sue artioni in pace, & in guerra di [Page 74] notabil valore, & per il fumo, che la si tiraua dietro fu in­terpretato la mala fortuna del figliuolo, che doueua nascer di lui. Eleonora per questo è da noi stata registrata con il­lustre memoria, perch'ella partori prole honorata, & che largamente honorò la Corona,Quali sono le persone degne di lodi per le successioni di loro vscite. & come che cio non pa­resse propia virtù di lei al popolo, appresso de gli huomini accorti nondimeno sono state sempre stimate quelle per­sone honoratamente, delle quali sono stati prodoiti heredi degni delle penne altrui, quasi che i Cieli non debbino produrre gia mai vn nobil frutto da altro luogo,Cio s'accetta per il verisimi­le, & non per necersità per che si suole al­cuna volta ve­dere il contra­rio. che da vna nobil radice: & questo basti di Eleonora. Ma non si resterà di narrar vn caso, che auuenne ad Henrico suo ma­rito, ancor che fuori del proposito di lei per essempio de gli altri principi & grandi huomini, accioche essi impari­no à non offendere, ò se cio forse sia impossibile non si po­tendo conoscer intrinsecamente gli animi altrui, ne come l'offese,Notisi questo essempio, per­che serue non meno à chi of­fende con la lingua, che à chi fa ingiuria ad altri con l'opere. che son diuerse sieno riceuute da altri, al meno douerranno imparar, che nessuna guardia fu mai per loro cosi grande, che non paresse piccola all'animo d'vn huo­mo arrabbiato. Hora hauendo Henrico fatto alcuna in­giuria ad vn suo soldato, il quale considerando piu l'ingiu­ria, che'l pericolo, che si tiraua dietro a volersene vendica­re, deliberò di cauarsi quella voglia, & appostando che vn certo tempo dell'anno il Re se nestaua ad Vdestoccho, & sapendo ben ancora in qual parte del palazzo ei dormiua, trouò modo di scalar la finestra di quella camera,Ne grandezza, ne principato d'huomo in­giurioso lo fà sicuro da vn'­animo offeso, & risoluto alla vendetta. Par che si veri­fichi, che le per sone dei prin­cipi tali quali è si siano sono nelle mani di Dio. doue es­sendo entrato, & andatosene pianamente al letto, accie­cato dal suo precipitoso desiderio si messe à serir col pu­gnale non il Re, il qual non ci era: ma la coltrice, & il pri­maccio con gran colpi, onde le damigelle della Regina, che dormiuano nelle prossime camere destate à quel romo re, & facendo destar altri, ne mandarono il romor al Re, che persua buona sorte quella notte giaceua con la Regi­na, & però quello scelerato huomo fu preso, & gastigato della sua maluagia intrapresa, & al Re lasciò vn certo piu [Page 75] di giudicio d'hauersi piu diligente cura, accioche da lui an­cora gli altri hauessero à prender essempio.

Di Eleonora di Castiglia.
La dappocaggine ci apporta sempre danno, & vergogna misera­bile.

ELeonora figliuola di Alfonso Re d' Castiglia fu maritata ad Eduardo pri­mo figliuolo di Henrico tertio Don­na ricordeuole non solamente per suoi progenitori, ma per la bontà & sincerità della vita sua, Ella n'hebb:La inctia di chi sia nato al principato, ò auuiene per vna risoluta disposition maligna delle stelle, ò per mala cura, che se n'habbia nell'education sua. Puossi dir fe­lice la morte d'vna madre, ò d'vn padre se la viene in­nanti che i fi­gliuoli preci­pitino negli errori, & nelle miserie. quattro figliuoli maschi, & cinque se mine, de i quali i tre primi si moriro­no, & il quarto fu poi Re, & detto Eduardo secondo: ma con mala fortuna, come ben predissero gli huomini saui per il fumo dimostro della stella apparsa nella natiuità del padre, per ch'egli, ò mal gouernato da altri, ò per propia dappo caggine hauendo satti diuersi errori fu sforzato à ri­nuntiare il Regno ad Eduardo suo figliuolo, il quale fu poi detto terzo di quel nome. Ella in tanto innanzi, che auue­nissero queste cose si mori, hauendo voluto i cieli forse le­uarla da quei dispiaceri-che sogliono apportar alle Donne giuste le graui, & irremediabili disgratie de i figliuoli loro.

Di Eleonora Contessa di Lecestria.
L'ubbidienza d'vna Donna discreta verso i suoi parenti è sempre lodeuole: & specialmente se ne può risultar la publica quiete della Republica.

ELeonora Sorella di Henrico tertio es­sendo rimasta vedoua di Guglielmo Marescallo Conte di Glocestria,Questo co­stume non ci hanno le donne d'hora poi che pur anche decre­pite rimaritar si vogliono. ha­uendo diterminato di nō si voler piu rimaritare, ancor che la fusse di età fresca, & di bellezza desiderabile, per­cioche lei, hauendo hauute molte fa­tiche col suo marito, & per lui con al­tri haueua al tutto disposto di viuersene libera, ma il fra­tello, ò desideraua di vnir seco per legame di parentado Si­mone cognominato di Monforte Conte di Lecestria huo­mo del suo tempo di gran valore,Cagione lede­uole & ho­nesta per la publica quiete hebbe costri di Rompere il suo proposito. la seppe cosi ben pregare, ch'ella volse per la publica quiete del Regno, & sicurtà del Recontentarlo, onde di quel mariaggio nacque vn'altra Eleonora, la quale hauendo ancor fanciulla passate diuerse fortune riusci al fine moglie di Leolino baron di Wallia, della quale noi non habbiamo altro, che dire in questo proposito.

D'Isabella figliuola di Filippo Pulchro Regina d'Inghilterra.
La virtù, & il valor d'vna Donna virile furon qualche volta proprio sostegno alla Republica trauagliata, per colpa de gli huomini negligenti.

Quando & per qual co­gione gli In­ghilesi comin­ciarono, ad hauer proten­sion tel Regno di Francia. ISabella fu figliuola di Filippo Pulchro Re di Francia, & fu maritata ad Eduardo se­condo, al quale ella portò col tempo, & à i suoi successori la pretension del Regno di Francia, & per ciò fù ella per quello Donna ricordeuole per le guerre, che di [Page 78] poi sotto quel colore sono state fra le due potentissime na­tioni: ma largamente la meritò d'esser lodata per che la fu prudentissima, magnanima, & armigera.Lodi d'Isabel­la, & vfficio di vera mo­glie. La facil natu­ra de i princi­pi è nutrice de gli adulatori. Ella prese molte querele nel Regno per la degnità del marito, il quale essen­do di natura facile dette gran larghezza nella Corte Rea­le à gli adulatori, in tanto che la bontà di lui corrotta dalla insidiosa adulation loro generò manifesta rouina à se stes­so, & l'harebbe generata à tutta la republica, se dalla vigi­lantissima Isabella non vi fusse stato rimediato, Lei fù piu volte veduta combatter contra de gli auuersarij, & col suo consiglio, & con la sua prouidenza ristorar le cose dalla sua parte afflitte, & abbattute, sin che al fine essendo il Re suo marito soprafatto dalla sua sorte, fatale rimasto prigione de gli auuersatij suoi,Il vero valor non si abban­dona per qua­lunque dis­gratia che gli auuenga. L'education materna otti ma di tutte l'altre cagioni procaccio ho­nor, & gloria ad Eduardo terzo. Vfficio nobile di principessa virtuosa & es­sempio all'al­tre. Spetie di felici­tà, & degna di consideratio­ne. & del tutto perduta ogni sua speran­za, & forse della sua casa ancora. Ella virilmente sostenen­do la ragion dell'innocente figliuol comune operò che ei fusse in luogo del padre eletto Re. Costui fu poi Eduar­do terzo nato all'armi, & alla gloria percioche da lei fu alleuato, & nutrito lontano da ogni sospetto di corruttio­ne, onde l'honor, & le lodi che egli di poi meritò hebbero il primo fondamento da Isabella sua madre. Et certo, che in ogni modo la dette cagion à molti che facesser mētione honorata di lei, & che ancora la fusse stimata felice in quan to, che poi, che la non haueua potuto rimediar à i perico­li del marito, ella almeno hauesse proccurato alla degnità del figliuolo, alla salute, & alla quiete della Republica, & perche per l'vna, & per l'altra cagione la fusse sempre stata superior à i suoi nemici. Ma felice ancora fu ella, percioche la visse tanto, che la potette veder vna singular vittoria, ch'Eduardo suo nipote hebbe de i Franzesi, menandone il Re Giouanni prigione in Inghilterra, le quali cose ac­cozzate insieme ci fanno creder, che la si possa numerar fra le virtuose, & fortunate Principesse di Christianità, & quantunque la fusse Franzese, hauendo operate tante cose con le forze de gli Inghilesi, & ogni suo cōsiglio impiegaso [Page 78] all'honor,Sarebbe cosa assurda che costei non fusse stata ce­lebrata da quei popoli à i qua­li ella apportò larga occ asion di poter bene operare, & per i quali ella tanto s'af­faticò. & all'vtile di questo Regno, cosa ragioneuole è ancora, che gli Inghilesi amino la sua memoria, mentre che la rimane vn perpetuo essempio, & sprone all'altre, che son poste in alto stato del come le si debbino adoperar in profitto della patria, & della Republica loro.

Di Filippa Regina d'Inghilterra.
Il valore, & lapietà d'vna Donna nobile sono ornamenti del marito, & lode illustre della patria.

FIlippa fù figliuola del Conte di Henault ò di Annonia prouincia nobile assai fra l'altre, ch'hora si dicono de i paesi bassi di Francia, costei fu maritata ad Eduardo terzo principe felicissimo, ond'ella parti­cipando della sua felicità, venne à riuscir chiarissima ne gli occhi de i popoli, & à ciascun Inghilese accettissima non men di quel, ch'ella si fusse à i suoi della patria doue ell'era nata: percioche mouendo Eduardo suo marito le fatali armi contra i Franzesi, ella come ben si conuenne à donna prudente,Lodi di Filip­pa. & à moglie verace, volse ac­compagnarlo in quella speditione, per il cui mezo la na­tion Fiaminga s'vni con gl'Inghilesi à i danni della Frāzese: onde le guerre,Quando, & da chi fusse conquistato Cales à gli In­ghilesi. Quando vn luogo assidia­to si tiene osti­natamente sopra le sue forze contra vn essercito potente, è vn prouocar il nemico à giu­sto sdegno. che ne seguirono, furono anche per cio à prò de gli Inghilesi. Perche oltra le rotte, che quelli da questi riceuerono in campagna, perderono ancora Cales luogo posto ne i Morini doppo vn lungo assedio, che Ed­uardo ci haueua tenuto, in tanto, che se per lei non fusse stata saluata la uita à i primi del luogo, il Re era d'animodi farli morire, conciosia ch'essi contra la ragion di guerra piu ostinatamente, che non si conueniua hauesser voluto re­sister ad vn essercito Reale, quando dal principe loro non si vedeua pur vn segno d'apparecchio per soccorrergli. Ma lei pietosamente impetrandone il perdono, ne meritò lo­de [Page 79] & la fece acquistar anche ad Eduardo. Costei adunque compagna,Filippa moglie amoreuole, compagna & consigliatrice fodele & pru­denta di Ed­uardo suo ma­rito. Memoria della charità, & del­la magnani­mità di Filip­pa. & consigliera del marito lo seguitò lo consi­gliò, & lo fauori in ogni sua impresa politicà & militare. Poi vsando verso gli Inghilesi magnanimità, & gratitudine honorata de gli honori, ch'ella da essi haueua riceuuti fece fabricare in Osfordia vn Collegio per gli scolari, il qual luogo à perpetua memoria, & lode di lei e nutrimento ho­norato, & albergo quieto de gli huomini litterati sin ad hora, & è per esser ancora per molti secoli.

Di Maria Duchessa di Brettagna, & di Claudia sua suocera.
La virtù d'vna madre amoreuole è spesso certa salute del pericli­tante figliuolo.

ESi legge,Lodi di Clau­dia non men propria che di natura. che Claudia sorella di Lodouico Conte di Fiandra fu moglie di Giouanni Gonte di Monforte, & cosi come ella nac­que di sangue nobilissimo, cosi lafu co­nosciuta donna di molta prudenza, & di chiaro valore. Perche essendo il marito sta­to superato da i Franzezi in battaglia,Lodi d'vna spedita riso­lution d'ani­mo per man­teneral propio honore. Imatrimonij fra i principi spesso son co­lori pertrouar occasioni scu­sabili all'im­prese, che essi hanno di gia disposto d'in­traprendere. & fatto morire in pri­gione: Percioche ei contendeua con loro con forze ine­quali della pretensione del Ducato di Brettagna: Ella non punto smarrita per quel crudel caso, fece pronunciar Gio­uanni suo figliuolo principe, & Duca, & apparecchiò nuoue forze, & nuoue armi, perch'ella ricorse ad Eduar­do terzo, dal quale accortamente non meno, che magna­nimamente fu largamente soccorsa, in tal modo, che egli concedendo alla prudenza di lei ogni suo fauore marito à Giouanni Duca Maria sua figliuola, accioche il beneficio hauesse ad esser riceuuto con animo grato da vna parte, & dall'altra hauesse à rimostrarsi non men giusto, che necessa­rio. [Page 80] Maria adunque nuoua sposa, & nuoua cagione di sol­leuar l'abbattuta fortuna del suo giouane maritò, gli appor­to felicità, et alla suocera Claudia singular contentezza dell'vfato consiglio. Percioche ella potette veder con quel mezo riacqui stato il douuto stato al figliuolo,La cagion del­le cose sempre merita lodi ò biasimo, secō ­do il fonda­mento di esse: ma molto piu quando il fine corresponde al principio. & lo potette col fauor di quel parentado conseruar di poi men­tre, che la visse, le lodi della qual cosa come, che sieno per parer tutte sue, se n'ha nondimeno à riconoscer la cagione da Maria, come da principale occasione, & fondamento di quelle cose.

D'vna Donna senza nome.
Da vn piccol caso suole alcuna volta riuscir materia degna d'in­gegni suegliati, & di scrittori honorati.

ANcora, che'non si sappia il nome d'vna Donna fauorita di Eduardo terzo, per la quale egli oltra le lodi delle molte, & gran vittorie ottenute, ritrouò l'ordine de i Caualieri della Gartiera, non giu­dichiamo, che sia punto bene il tacer tale auuenimento, essendo cosa degna d'honorata memoria: si per la qualità del caso, come per la grandezza del Re, che institui cosi nobile ordine, & vni insieme tale honorata, & illustre compagnia. Leggesi a­dunque,Quando l'or­dine de i caua­lieri della Gar­tiera comincio & da che ca­gione. che ritrouandosi Eduardo vn giorno à passar il tempo in danze, & feste, & ballando con vna Dama, alla quale à caso s'era sciolta vna delle cinture delle calze, & caduta interra egli la ricolse, & serbandosela ben volon­tieri (come auuien tutt'hora à quei, che amano, i quali se posson hauer alcuna cosa delle innamorate loro caramen­ta la ritengono) Da i circostanti ne fu riso non poco,Vsanza de gli innamorati. le qua­li risa come,Vanita de gli ingegni scio­perati. che le paresser forse à lui segno di leggiera so­spittione, ò d'vn certo dileggiamento di lei, giurò, che [Page 81] tal cintura sarebbe ancor honorata sopra ogni cosa in In­ghilterra, il che auuenne poi in effetto: Percioche non molto doppo egli creo l'ordine di quei Caualieri i quali so­no honorati hoggi, & furon sempre non solo in Inghilter­ra, ma fra gli altri principi Christiani,Degnità del­l'ordine dei Caueliori della Gartiera. conciosia che sem­pre alcuni di essi sieno stati da i Re di poi ornati di quell'or­dine Reale, il qual si mostra per vna cintura cinta alla gam­ba con lettere incluse ad ognuno legibili, che dicono Ho­ni soit qui mal y pence. Che non significano altro nella lin­gua Italiana, se non. Sia vituperato chi pensa male, allu­dendo al caso della cintura ricolta di quella Dama,Il titolo della Religione ac­cresce sempre forza, & ripu­tatione alle cose, che si ri­trouano, & che si mette­mo innanzi. Egli è costume antico delle prouincie & delle città an­cora, di pre­sendersi, & di ritenersi la protettiō di al­cuno de i santi appresso di Dio la qual cosa non leua punto da Dio la gloria inte­ra, che è tutt [...] sua. & per ridurre il caso predetto in consideration di religione, & per accrescergli riputatione, & decoro, lo dedico à san Giorgio secondo l'antica oppinione protettor del Regno. Dal qual ordine, & osseruanza hauendo noi parlato largamente nel­la vita di Henrico settimo, & nelle nostre grate, & debite annotationi ò relationi dell Inghilteria non faremo piu larga dimostratione in questo luogo parendoci d'hauer fat to assai per hauer rinouato fra l'altre donne la memoria d'vna ancor che incerta, per l'honor della quale fu con si gentile inuentione honorato, & illustrato di poi il Regno grandemente.

Di Margherita di Fiandra.
Le Donne sono spesse volte cagione di molte guerre, & di riuo­lution dannose delle prouincie.

MArgherita figliuola, & herede di Lodo­uico Conte di Fiandra fù promessa in moglie ad Eduardo Cōte di Cantbrigge figliuolo di Eduardo terzo: ma perche il Re di Francia conoscendo gli Inghilesi formidabili al suo Regno, & temendone piu se gli hauesser vnite alla Corona tan­te [Page 82] forze di nuouo,Da i sospetti verisimili nas­cono fra i principi molte volte guerre grandissime. operò in modo, che quella promessa riu­sci vana, & Edmundo se ne rimase senza, in modo, che per il suo fauore la fu maritata à Filippo Duca di Borgogna. Per la qual cosa le guerre fra quelle nationi si rinouarono, & grandi stragi da ogni parte seguirono, accioche si cono­scesse in effetto,Dicesi hauer forigine, come che non paio­no causa effet­tuale. Come la casa di Borgogna cominciò, à preualer, & ad aggrandirsi ne i paesi bassi. Il ritrattar la parola d'un promesso ma­trimonio ê cò­sa pericolosa, & scandalosa. che i principij di cosi fatte risse hanno ori­gine dalle Donne. Da questa Margherita adunque hebbe principio del potere, & della forza la casa di Borgogna ne i paesi bassi, la quale da i Franzesi non era temuta all'hora, come quei che non pensaron gia mai, che quelli stati ha­uesser tutti à venir in mano della casa d'Austria con singu­lar preiudicio del Regno di Francia: Di Costei habbiamo noi fatta mentione in questo luogo, per cio che la fù col suo cambiamento di parola, & d'animo cagione à gli Inghilesi di discordia, & di guerra.

Di Costanza, & d'Isabella di Castiglia.
La mala fortuna altrui alcuna volta si cambia in vna ragione­uole, & houorata quiete d'animo, & d'honere.

COstanza, & Isabella furon figliuole, & heredi di Pietro Re di Castiglia, Costei hauēdo perduto il Regno poi che fu su­perato, & rotto da Giouanni si rifuggi, con le figliuole ad Eduardo Principe di Wallia, che gouernaua per il padre la Guascogna, & gli altri paesi, che gli In­ghilesi possedeuan di là dal mare, al quale raccomandan­dosi egli ottenne dal giouane magnanimo,L'afflittà for­tuna de i prin­cipi è abbrac­ciatà tal volta da i loro vgua­li con debita commiscrati­one. & valoroso aiuto di forze, & di se stesso in modo, che col suo fauore il Regno gli fu racquistato, & discacciatone Giouanni. Ma non molto di poi essendo stato da i suoi nemici ammazza­to Pietro, & richiamato Giouanni Costanza & Isabella, che si ritrouauano ancora fra gli Inghilesi quasi sicurtà de i [Page 83] soldi del padre non pagati in tempo, & però abbattute grandemente dal dolore della morte del padre, & della per­dita del Regne, & dal timor di peggior fortuna,La mala for­tuna delle per­sone degne troua appresso alle magnani­me spesso mi­glior conditi­one di quel che s'imagina­uamo. per altro virtuose, & degna di miglior sorte ritrouaron pieta, & ho­norata magnanimità in quelle parsone, delle quali per i lor casi auuersi piu tosto l'harebber hauuto à dubbitare: Percioche le furon solleuate da piu alta prouidenza, & dalla bassezza loro ad honorata fortuna, & ad vna tranquilla quiete da gli animi loro, conciosia che Giouanni Duca di Lancastro maritasse la Costanza, & Edmundo sopra detto suo fratello si prendesse per moglie Isabella. Per il qual parentado pretendendo quel di Lancastro l'heredita di Ca­stiglia,Come la casa di Lancastro pretendesse l'heredita di Castiglia. & andando con la moglie à quell'impresa n'hareb­be hauuto honore, se i sospetti delle guerre ciuili à casa non l'hauessero impedito: onde accordatosi, che Giouanni si rimanesse col possesso del Regno quieto & facesse sposar da Henrico suo figliuolo Chaterina figliuola sua, & di Co­stanza, & che ad essa Costanza,Accordo ne­cessario fra gli Inghilesi, & i castigliani. & Chaterina fussero asse­gnate certe entrate in nome di lor dote si ritirò con la mo­glie in Inghilterra, riportandone vna somma di trecento mila scudi, che Giouanni gli fece buoni, per le spesse fat­to, in quella guerna, & vna pensione per se, & per lei di ven­ti mila scudi l'anno durante la lor vita, i quali nondimeno reciprocamēte rinuntiarono ad ogni ragione, che loro, & i loro heredi hauessero hauuta nel Regno di Castiglia, ce­dendone ogni pretensione à Giouanni, & à gli heredi suoi Et auuenne anche che nel medesimo passaggio, & accor­do Filippa lor seconda figliuola fu maritata à Giouanni Re di Portogallo il quale per mancamento della linea Rea­le in altri essendo egli monaco, lasciò la religione per go­uernar il Regno. Et cosi quelle due donne Illustri nate alla grandezza, & abbassate dalla fortuna, furon poi dalla virtù altrui conosciute, solleuate, & stimate honoratamen­te fra gli Inghilesi quali le loro virtù, & il lor sangue haue­uan meritato.

D'Isabella moglie di Riccardo secondo.
Vna persona nata con poco buona fortuna, ancor, che per altro possa esser lodeuole, spesse volte vi si rimane, senza potersi punto sol­leuar dall'ingiurie di quella.

ISabella di età d'anni otto fù maritata dal padre Carlo settimo Re di Frācia à Ric­cardo secondo, per il qual matrimonio nacque fra i Franzesi,La mala for­tuna, che di­pende dalla volonta celeste giamai si po­trà vincer con prudenza hu­mana. & gli Inghilesi vna triegua di anni trenta. Ma esseudo di poi stato il marito disturbato, & di posto dal Regno, & ella non hauendo di lui hauuti figliuoli, ò piu tosto non hauendo consumato seco il matri­monio se ne ritornò al padre: come che la fusse dimandara con grande instanza da Henrico quanto per il figliuolo Henrico principe di Wallia, percioche egli si stimaua di douer piu pacificamente assodarsi nel Regno, quando gli accordi coi Franzsi hauesser hauuto la lor perfettione,Cosi come le seditioni ciui­li son dannose à i popoli, che l'essercitano, sono ancora parimente ab­horrite da i lontani. cosi come dal suo predecessore erano stati ordinati: Ma il pa­dre di lei fastidito delle riuolutioni d'Inghilterra, & te­mendo qualche nuoua mala fortuna alla figliuola, s'ella vi si rimanitasse. La ritirò à se per maritarla à Carlo Duca d'Orliens: Et anche con lui non potette essa hauer à gran pena vna mediocre contentezza di stato pacifico, & quie­to per le molte partialità,Poteua dir con molta ragio­ne, che i fati hauesser volu­to cosi. Par che queste parole sieno dette dall'au­tor per sua propria cagio­ne & non fuo­ri di proposito. che in Francia regnauano all'ho­ra: In modo che costei chiaramente nata, & Realmente maritata due volte, non potette ritrouare stato tranquillo ne fuori, ne dentro della patria, come spesso auuiene, che volendo, ò non volendo noi, siamo perseguitati, & aggra­uati dall'ingiuriosa fortuna, ò sopra le forze nostre, ò fuo­ri d'ogni merito, da persone ancora maligne & scelerate.

Di Elizabetta scozzese.
L'offese dell'honore, & della roba son vehementi stimoli alla vendetta.

COstei fu figliuola di Giorgio Doumbar Conte della Marcia Scozzese, & fu mari­tata à Dauid Principe di Scotia,Nota quanti & quali in­conuenienti nascono da [...] ripudio di ma­trimonio sen­za cagioni. il quale instigato, & messo al punto da Archibal­do Conte di Douglasse la ripudiò per prē ­dersi in cambio di lei Mariola figliuola di esso Archibaldo, la quale offesa essendo penetrata nel cuo­re del padre di Elisabetta, vi fù anche aggrauata, percioche Dauid, ò perche non hauesse danari, ò per altro malo a­nimo non le volse ristituir la dota, onde rimanendone per cio offesa la maggior parte della nobiltà Scozzese, nac­quero fra quelle genti molte guerre ciuili,Dubbio qual possa piu nelle menti nostre ò l'offese dell'­honore, ò quelle della roba. delle quali non poco si dolse quel Regno essendone per esse rimasto gran­demente afflitto. Di qui si può trarre vn'essempio à gli altri, che l'offesa seconda fu stimata non minor della pri­ma nelle menti di coloro, & cosi sempre auuerrà nelle atti­oni di simil sorte.

Di Maria d'Herefordia.
La felicità d'vna buona madre cousiste bene spesso nella bont à, & nel valor de i figliuoli.

MAria figliuola del conte d'Herefordia, & d'Essessia fu moglie di Henrico quarto, Donna honorata, & prudente. Di lei hebbe il marito quattro figliuoli, lumi chiarissimi della natione Inghilese, Hen­rico quinto felicissimo, & vittoriosissimo [Page 86] principe, Thomaso Duca di Chiarenza, Giouanni Duca di Bedfordia,L'vnione di quei, che natu­ra coniunse per necessità di sangue, parto­rita sempre ef­fetti maraui. gliosi, cosi come la dis­cordia non so­lo riuinerà le case priuare, ma le Repub. & i principati. & Hunfredo Duca di Glocestria, i quali per cio che ammaestrati nella lor prima età dalla madre riu­scirono per il gouerno del Regno in guerra, & in pace concordeuolmente valorosi, vennero à rimostrar in loro stessi quanta virtù hauesse hauuta lei, la quale morendosi immaturamēte lascio non di meno al marito due figliuole ancora degne della sua memoria Bianca, & Filippa ricer­cate per le lor virtù la prima dal Duca Barciera, & la se­conda dal Re di Danemarche, & accioche la sua felice me­moria interamente hauesse à rimaner nella Corte Reale, auuenne, che Giouanna Duchessa di Brettagna Vedoua rimaritandosi con Henrico quarto non hebbe fioliuoli, ac­cio che le lodi della Real progenie hauessero à rimanersi tutte nel nome di Maria, Donna benemerita di ogni indu­striosa penna de gli huomini di suegliato ingegno.

Di Catherina di Francia moglie di Henrico quinto.
La morte d'alcuna persona spesso lascia viua la cagione del gastigo de gli errori passati in altrui.

FV Catherina Figliuola di Carlo stesso Re di Francia, Giouane di gratioso aspetto, & essendo ella nel fior della sua bellezza, & de gli anni quando Henrico quinto principe bellicosissi­mo, & fortunatissimo guerreggiaua in Francia per le vecchie pretensioni,Male staimo quei Principi à i quali per diffetto, d'in­gegno sia ne­cessario dar tutore. che gli Inghilesi vi haueuano. Fu al detto Henrico maritata (non gia dal padre, che poco sa­uiamente gouernandosi daua segno, anzi che nò, che il giu­dicio in lui fusse grandemente diffettiuo: ma dalla madre, [Page 87] & dal Duca di Borgogna, il quale gouernaua all'hora par­tialmente il Re non sano del ceruello, & il Regno in pre­giudicio di Carlo Delfino, huomo (come poi si conobbe) degno di molta lode, & liberator della patria.Accrescimento delle pretensi­oni d'Inghi­lesi sul Regno di Francia. Coste i a­dunque fu istrumento, che s'accrebbero à gli Inghilesi le prime pretensioni, & che Henrico suo marito ne fu fatto Regente di quel Regno viuente Carlo padre di lei, onde ei potette con piu verisimil colore assaltar le prouincie, & le città, che non voleuano vbbidire: Percioche Carlo Delfi­no se ne tiraua seco vna gran parte di quel Regno,Vittoria di Henrico quin­to. & la Real città di Parigi ancora, morendosi egli giouane sul colmo delle vittorie, & ella rimanendosene in Inghilterra vedoua, giouane, & fresca di bellezza, & d'ingegno, dop­po, che l'hebbe qualche spatio di tempo atteso à nutrir vn sùo figliuolo, che fu poi coronato di Francia, & d'Inghil­terra, & detto festo di quel nome,Fragilità di principessa ve­doua non ben consigliata. si rimaritò segretamente ad vn certo barone di Wallia detto Owino Tider, huomo fra i suoi di stirpe antichissima, & Reale ancora, percioche egli era fama, che è fusse disceso per diritta linea da Ca­doualladro vltimo Re de gli antichi Britanni.D'vn error di fragilità femi­nile riusci vn frutto degno di lode. Di lei a­dunque, & del secondo marito Owino nacquero altri fi­gliuoli, da i quali poi vsci Henrico settimo auolo della Re­gina, che hora regna. Ma lei morendosi innanzi al mari­to, lasciô viua la cagione al gastigo di lui,Chi si troua in basso stato, nou ardisca di rimescolarsi con persone grandemente superiori sen­za pericolo molto danno. Origine di Henrico setti­mo. percioche gli Zij del giouane Re non hauendo hauuto per bene, che O­wino hauesse ardito di mesco larsi col sangue Reale gli fe­cero tagliar la testa: niente di meno il Re stimo sempre be­ne i giouanni loro figliuoli, poi che essendo nati del mede­simo corpo, ch'era nato lui, pareua ancora, che giustamen­te esso hauesse ad vsar loro ogni vfficio di pietà, & di cor­tesia, com'eifece tirandogli à gradi, et à dignità di molto honore, & à ricchezze degne dello stato loro come ben si conueniua.

Di Anna Duchessa di Bedfordia.
Le nozze, che si fanno fra persone prudenti, & accorte sono vn sicuro legame di amor, & d'amicitia.

Vna donna, che cercherà l'honor, & il profitto del marito, & da suoi sará sti­mata sempre degna d'ogni lode, come per cotrario quella che sarà ca­gion di risse, & di discordia fra di loro, rinscirà meri­teuole d'ogni biasimo. Cagion della declinatíon delle cose In­ghilesi in Francia fu l'aliena­tion che fece da loro di fe medesimo il Duca di Bor­gognia. Quello è giu­sto, & santo appresso de i principi spesse volte, che è lor commodo. Quando fra marito, & mo­glie non con­uengon le na­ture loro in giusta concor­dia par, che i diuortii sieno necessarii, ben­che difficilmē ­te conceduti. ANna sorella di Filippo Duca di Borgo­gna fu maritata al Duca di Bedfordia Zio di Henrico sesto, percioche costui regente, & gouernatore in Francia dop­po la morte di Henrico quinto, ristrigen­dosi col Duca di Borgogna, & per con­seruarsi anche per ogni caso vniti, & d'vn'­animo nelle guerre, ch'essi haueuano alle mani fecero quel parentado, nel quale ella Donna sagace, & prudente cercò sempre il profitto del marito, & del fratello, cio è la con­cordia loro: La qual cosa ben fu di poi conosciuta, & essa in vano desiderata da gli Inghilesi, conciosia che lei viuen­do poco, lasciò doppo di se assai disgiunti gli animi di quei Principi, onde il Borgognone alienandosi a poco, à poco da gli Inghilesi, fu poi anche principal cagione, che l'impre­se loro cominciarono à cader nella Francia della lor prima felicità, in tanto, che morto Carlo sesto, & hauen­do Carlo Delfino suo figliuolo preso il titolo Reale secon­do l'vsanza, riconciliatosi Il Duca di Borgogna seco si scor­dò affatto del parentado passato, & della giurata amicitia.

Di Iacobina moglie di Hunfredo Duca di Glocester.
Essempio di varia, & terribil natura d'vna Donna.

IAcobina fu moglie di Hunfredo Duca di Glocestria, & Zio di Henrico sesto, in questo modo: Che hauendo ella fatto di­uortio da Giouanni Duca di Brabante suo primo marito, percioche i loro genij non conueniuon punto, ne fra loro nō poteua [Page 89] esser concordia alcuna, si maritò per cagion d'honore, & per sicurtà delle cose sue ad esso Hunfredo huomo all'hora di molto potere, & di grande autorità,Graue odio si genera ne i principi contra quelle persone dalle quali sia loro interrotto ò impedito qualche lor dissegno, an­cor che insci­entemente. Se i patenradi son fatti, piu per le ricchez­ze, che per a­mor, ò per il douere consi­derisi qual fine è sieno per ha­uere. & à lui fece ella giu­rar fedeltà da i popoli de i suoi stati. Per la qual cosa si sdegnò il Duca di Borgogna, il quale hauendo di gia pen­sato di volersi partir da gli Inghilesi, si doleua, che è fusse­ro accrefciuti di quelle forze, & corroborati da quel pa­rentado. La qual cosa hebbe anche grandemente à male Giouanni di Bauiera di lei parente per altre cagioni, oltra che pareua all'vniuersale che il Duca di Glocestria si fusse tirato addosso odio, & marauiglia de i migliori per quel mariaggio ad altri obligato, della quale oppinione non fa­cendo egli tanta stima quanto delle ricchezze ch'essa haue­ua portate seco attese al suo profitto. Hora nel mezo di quelli accidenti essendo per cagion di lei nata querela fra il Duca di Borgogna, & il Duca di Glocestria, ne nacque ancora vna diffida ancor che essi non conuennero altri­menti per combattere, & di gia fastidito Hunfredo del­la insolenza della Donna, ne ancora ben sicuro se la susse sua vera moglie hauendone la sentenza del papa incon­trario, la lascio in sua libertà: onde Giouanni Duca di Barbantia prendendo animo entrò nella prouincia di Hanmonia,Vna Donna inquieta è ca­gione di molti mali. la quale egli prima haueua hauuta da Ia­cobina in luogo di Dote, & essendo riceuuto da i po­poli cortesemente, costrinse lei à ritirarsi in vn luogo forte doue auche sarebbe stata mal sicura, se il Borgognone pa­rente à lei, & amico all'altro non si fusse presa la cura di ac­cordar le lor differenze, & di riunirli insieme, come che il Brabantino mal volentieri vi condescendesse, ma pur vin­cendo l'oppinione del Borgognone la leuò da quel perico­lo, & la menò à Guanto, per tenerla tanto quiui, che Gio­uanni susie del tutto rappacificato, del quale ella pur pen­tita da gli errori suoi ricercaua la gratia con ogni diligenza. Ma in questo mezo essendo stato costretto il Duca di Bor­gogna di andar in Francia per le guerre, che erano fra In­ghilesi, [Page 90] & Franzezi. Costei hauendo prima fatti appa­recchiar caualli spediti in piu luoghi,Notisi l'ani­mo ritroso, & ingrato di Donna scandalosa. & ingannate le guar­die, & la compagnia se ne fuggi con due soli compagni vestita da huomo, & con veloce corso si andò à saluar in Olanda sua propia patria, doue essendo arriuata, & ha­uendo ripresi gli habiti donneschi, & essendosi fatta veder da i popoli,Ciascuno ama per natura quei, chi piu gli fon simili. da loro fu gratiosamente riceuuta, percioche ella vi era molto amata per la memoria de i suoi maggiori, & perche quella sua natura gagliarda, & piu che d'huomo era non poco grata à quelle genri. Et però ella ricercan­do aiuto per diffendersi dal Borgognone,Timor degno di lui & la po­ca fede hauu­ta nell'amico. che la conosce­ua d'hauer offeso con quell'atto vsato da lei di diffidenza, & di gia essendole anche ritornato in nausea il Brabanti­no,La volubilità straordinaria d'vna donna grande geneta biasimo senza punto di scusa. che haueua abhorrita la sua riconciliatione, mandò in Inghilterra à pregar Hunfredo Duca di Glocester, che si contentasse di andar à lei, ma egli non volendo piu mesco­larsi seco, non vi volse anche a [...]dar, ma amicheuolmente, (percioche cosi tornaua bene all'hora allo stato delle cose) le mandò vn certo numero di soldati: Per la qual cosa il Borgognone hauendo fatto accordo co i Franzesi si mosse contra di lei,Ferocità dell'a­nimo di Iaco­bina piu tosto che valore, per cio che questo sempre è go­ueruato dalla virtù, & quella dal caso. Iacobina per che ritorni in ceruello. dalla quale egli fu non poco battuto in quei primi giorni: percioche ella in persona volse interuenir nel­le battaglie, & particularmente in vna, che durò dalla pri­ma all'vltima luce del sole. Ma di poi essendo l'Inghilese del tutto alienato da lei, & morendo anche in quel tempo il Brabantino, & per cio rimanendo essa senza alcun mari­to, si contentò di paci ficarsi col Borgognone suo parente, onde furono renduti i luoghi l'vno à l'altro toltisi in quella guerra, con questa conditione però, che lei non si sarebbe maritata senza il consenso di esso Duca di Borgogna, & ri­manendosi cosi vedoua per sei anni gouernò i suoi stati as­sai quietamente,Nuoua legge­rezza ò lasci­uia di Iacobi­na punita dal Duca di Bor­gogna. ma caduta poi in nuoue leggerezze si procacciò biasimo, & rouina non piccola, percioche ella maritò occultamente vn certo Francone Barsilio huomo di bassa sorte, il qual mariaggio vdito dal Borgognone per [Page 91] occulta spia, & egli dissimulandolo, trouò cagione di visi­tar lei, & fu all'hora quell'infelicc sposo fra i conuiti fatto prigione, & mandatoin Fiandra, per la qual cosa dolendo­si ella grandemente, per rihauer il marito si contentò di ri­nuntiar ad esso Borgognone tutti i suoi stati, con tali condi­tioni, che ad essa, & al suo marito, & à i loro heredi rima­nessero certe prefetture, & Signorie sotto legge di feudo, accioche del tutto non paresse,Biasimo meri­teuole di quel­le donne, che si maritano à persone basse essendo elle di stato, & di no­bilità riguar­deuoli. che l'hauesse meritato l'vl­tima distruttione della fama, & delle cose sue per quell'vlti­ma sua leggerezza, perche ella nobilissima principessa ha­uesse preso per marito vn huomo plebeio. Doppo quello accordo adunque fu liberato Francone, & fecero essi le nozze palesi rimanendo vassalli del Duca di Borgogna, il qual [...] non di meno doppo la morte di lei per legge di natu­ra sarebbe rimasto here [...] del tutto assolutamente, cosi come tre anni di poi ella morendosi fu sepolta appresso de i suoi maggiori.

Di Margherita d'Angiò moglie di Henrico sesto.
L'ambitione d'vna donna quantunque valorosa, & d'eccellente virtù, quando ell'è fondata sopra la crudeltà, & poco consiglio delle cose future, sarà sempre suggetta ad vna varia fortuna & dubbiosa riuscita de i suoi dissegni, & chi procedera cosi quasi sempre ci rouinera sotto.

MArgherita figliuola di Renato d'An­gio Re di Sicilia & di Prouenza sarà hora il nostro suggetto, Donna virile,Doue sia qual­che raggio di valore, quiui sarà ancora ambitione, & desiderio di comandare. di gran valore, prouida, sagace, & per consequenza grandemente ambitio­sa, le quali sue virtù (se però tutte queste parti virtù si posson chiamar in [Page 92] vn gran personaggio) apparuero tanto maggiormente quando ella maritata ad Henrico sesto huomo pacifico, mite di animo,Queste lodi sono illustri ma non sicure in vn Principe, come che le Sien lodeuoli nelle persone priuate. Se il principe non vorrà vdir gli adulatori & i maledici, sarà securo da mol­ti mali che essi soglion nutri­re. Balio s'intende per tutore, ò per colui, che gouerna vno impotente per l'età, ò per l'in­gegno. L'Inuidia è cagion della Rouina di molie inno­centi. La sorta mor­te d'vn huomo publico inno­cente è quasi sempre vendi­cata con la di­struttion di chi l'ha cagio­nata, & della Republica. Vna femina ambitiosa non ha in se misura aleuna si, che per lei non sia peruertita ogni cosa nel peggio. Frutti della m ou erna­ta ambitione. La quiete na­ta con disa­uantaggio d'vna mal e acquistata pace genera in casa discordia, & seditione. & semplice di natura hebbe à sostener il peso della salute comune contra l'ambitione de gli auuer­sarij suoi, percioche ella per cagion d'ambitione mal consi­gliata per se medesima, & dal padre ancora, & da gli adula­tori di Corte proccurò vna mortale inuidia sopra il Duca di Glocester Zio del Re, & all'hora vnico sostegno della riputation Reale, aspirando ella per i conforti de i suoi & per vn male inteso desiderio d'honore al gouerno della Republica, da poi, che l'haueua conosciuto il marito esser­ui poco atto, piu tosto, che altri quasi balio hauesse à dar la norma à loro di quel che hauessero a fare, perseguitato adunque quel buon Consigliere da vn frequente, & terri­bile impeto d'inuidia, & di maliuolenza fu fatto morire, doppo la morte del quale, la gran mutatione delle cose, & l'infelicità del marito, & la sua insieme, & la morte del lo­ro vnico figliuolo potettero esser bene assai chiari segni, che le fussero auuenute per l'error commesso d'hauer proccurata la morte di quello innocentissimo huomo lar­gamente bene merito della sua patria. Dicesi, ch'ella dolendosi, che il marito si lasciasse gouernar dal Zio, co­mincio per se medesima donnescamente ad ambire il go­uerno, & che da quel principio gli emuli del Glocester, & fuori, & dentro peruersamente lo cominciarono in ma­niera ad vrtare, che del tutto vi lascio la vita. Preso, che l'hebbe il gouerno adunque cominciaron le cose publiche à cader del lor solito splēdore, perche gli Inghilesi perdero­no la Normandia loro antico patrimonio, & poi cio che di piu haueuano in Ghienna, & in Guascogna prouincie si­milmente di lor ragione, & hereditarie. Onde hauendo hauuto à ritirar di là i loro presidij, & gente di guerra, & ritornati à casa i grandi, nobili, & capi della guerra mal contenti, & i soldati di suiati secondo l'vso della natione, entrò in testa à Riccardo Duca di Iorche di tentar d'occu­par [Page 93] il Regno, non senza colorata pretensione,Quando la Republica nō è ben gouer­nata nō man­cano le cagioni & le scuse delle solleuationi de i popoli. Il valor di Margherita cagion de i disordini hebbe cattiuo essito, nella prima batta­glia. La fortuna pentita se le mostra be­nigna. & però tro­uando egli gli animi di alcuni grandi mal satisfatti del go­uerno d'all'hora non gli fu difficil cosa il ragunar genti, & scoprirsi nemico, d'onde essendo fra le parti seguite alcune battaglie, in vna gran giornata al fine nella quale essa Mar­gherita interuenne in persona consigliando & aiutando, fu il Re suo marito rotto, & fatto prigione, saluandosi lei col figliuolo con felice fuga dal medesimo pericolo. La quale poi con costante animo, & vigor indomito rifacon­do l'essercito, & ben aiutata dal fauor de i suoi partiali com­battè abandiere spiegate con Riceardo, & tanto hebbe ella all'hora fauoreuole la fortuna comandando assoluta­mente, ch'ella roppe l'essercito nemico, & esso Riccardo, vi rimase morto, & col medesimo impeto affrontatasi po­chi giorni di poi col Gonte di Waruiche huomo illustre, & partiale di Riccardo, honoratamente vincendo diffese il suo essercito, & ricuperò il Re suo marito delle mani de i nemici. Ma hauendo doppo queste cose Eduardo figliuo­lo di Riccardo presa la querela, & la pretension del padre à i suoi hereditaria, & essendosi congiunto col Waruiche, & altri personaggi d'importanza, & con vn nuouo essercito essendo vscito in campagna si affronto con l'essercito Rea­le, con tal fortuna, che esso vincendo, s'hebbero il Re,La volubilità della fortuna, non ei lascia sperar cosa al­cuna di cerzo, che prospera sia. & la Regina, & il figliuolo à saluar con precipitosa fuga in Scotia, doue rimanendo egli, lei col figliuolo nauigò in Francia al padre per proccurar di la altri aiuti alle sue cose gia disperate: Ma ecco mentre, ch'ella per ogni via possi­bile, & con consigli ad altri inescogitati, & costanti cerca d'aiutar la causa comune:La semplicità dello ingegno è tutto bia­simeuole in vn principe. Henrico suo marito trauestito ò per mancamento d'ingegno, ò per instigation d'altri, essen­do passato di Scotia in Inghilterra fu conosciuto dalle spie, ch'ogni luogo, & ogni cosa ricercano, & fatto prigio­ne, & menato ad Eduardo Duca di Qorche suo nemico, il quale doppo quell'vltima battaglia hauendo ott [...]nuto il Regno, & la Corona si faceua dir Eduardo quarto. Fu [Page 94] Henrico imprigionato nella torre di Londra,Caso misera­bile di Henri­co. & per quel­l'infelice caso si ritardò molto la diligenza di Margherità & forse, che le lor querele harebber per all'hora hauuto fine fra quelle due Reali famiglie, se non fusse accaduto che il Conte di Waruiche si alienò dal Re Eduardo pur per cagion di Donna (come appresso si dirà) & accostandosi alla parte di Henrico prigione,Cambiamen­to delle cose per cagion di Donna. & fatro essercito, huomo nato all'armi, & alla gratia del popolo, fece giornata con le genti di Eduardo, le quali essendo state rotte, esso Ed­uardo, che tardi arriu ò à i suoi con nuoui aiuti fu forzato à ritirarsi in luogo forte, & ricusar la battaglia, ma assaltato vna notte dal conte con vigilante & risoluto consiglio con tanto sforzo lo combattè,Il valot d'vn capitan risolu­to difficilmen­te si puo fuggir in modo, che non [...] si ri­monga da esso superato. che gli prese gli alloggiamenti, & lo fece prigione, onde mandatolo in luogo sicuro (se s'haueua da considerar solamente la qualità della piazza doue egli era stato ristretto) potette il Re fuggire per la in­fedeltà de i guardiani corrotti dalle promesse Reali, tal, che rifacendosi di nuouo dall'vna parte, & dall'altra genti & venendosi à nuoua giornata furon rotte le bande del Conte in sua assenza,L'ardir preci­pitoso di chi guida esserciti non è mai si­curo, ne lode­uole. il quale biasimò molto, & si dolse del precipitoso ardir de i suoi capitani, ch'hauesser combat­tuto à posta del nemico, quando, che potendo essi tempo reggiar tre giorni soli, sarebbe lui sopraggiunto con nuoua, & espedita banda d'altri soldati ad aiutar i suoi senza dub­bio inferiori per se stessi all'essercito Reale. Ma egli vden­do quella infelice nouella,Valor, & pru­denza del Conte di War­uich, & bene­uolenza verso di lui della nobilità. & conoscendo il nemico per gente, & per il fauor della vittoria grandemente superiore, prudentemente volse cedere alla fortuna, & al tempo d'al­l'hora, onde leuatosi del Regno se ne passò in Francia con tanta frequenza di nobili, & di soldati suoi partiali, che la speranza di Margherita grandemente s'accrebbe, & si confermò, di poterancora ricuperar il Regno, Percioche col fauor del Re di Francia, & di Renato padre di lei ac­cordatisi tutti quei fuor vsciti nobili con buone, & sicure conditioni si prepararono alla guerra, la somma delle [Page 95] quali conditioni era, che il fanciullo Eduardo Principe di Wallia figliuolo di Henrico, & di Margherita,Accordo fatto fra i Baroni Inghilesi essuli in Francia per la ricuperation della Corona d'Inghilterra. La forza dell'­occhio può in noi piu che quella dell'o­recchie. Degnità do­uuta al conte di Waruiche peril suo va­lore. il quale dalla madre era stato prescatato alla compagnia accioche maggior compassione, & commiseratione ne douesse prender ciascuno vedendolo, che non haurebber fatto vdendone sol parlare, douesse sposar Anna fanciulla an­ch'ella, & figliuola di esso Conte di Waruiche. Di poi questo accordo, hauendo con ogni sollecitudine messa in ordine vn'armata per quella impresa, il Conte di War­uiche facilmente riuscito capo di quella fatrione passò in Inghilterra & seco menò quasi coadiutor de i suoi dissegni Giorgio Duca di Chiarenza fratello nondimeno del Re Eduardo quarto, contra del quale s'haueua d'andare: Ma all'hora per diuersi altri rispetti sdegnato, & nemicatose col Re fauoriua la parte auuersa alla casa sua.S'ingannano quei principi i quali si fida­no nella stabi­lita de i popo­li, percio che appresso di lo­ro non è fer­mezza alcuna. Henrico 6. li­berato della prigione, & re integrato nel Regno per virtú del conte di Waruich. Vno Esule è sempre vigi­lante, se in lui sia vero deside­rio di ricupe­rar lo stato. I preghi colo­riti da quache verisimil ragio ne possono as­sai nella igno­rante plebe, & piu quando vi ci aggunga il ginramento. Passo adunque felicemente il Conte, ancor che dal Duca di Borgogna cognato di Eduardo fusse fatto in contrario ogni possibile in gratia del Re, che non passasse, & concorrendogli subi­to da tutte le parti gente tanto è volubile la natura del­la plebe, che Eduardo diffidandosi della sua fortuna per all'hora si fuggi con vn'altro suo fratello Riccar­do Duca di Glocester, in Fiandra al Borgognone suo cognato, onde liberato dalla prigione Henrico, & ri­cuperata la Corona, & il Regno, sarebbe passata di nuouo Margherita col figliuolo nell'Isola, se rigittata piu d'vna volta da i venti contrarij nō fusse da loro stata sforzata à ri­manersene in Francia per all'hora. Ma Eduardo, che non punto dormiua nell'afflittion dello stato suo, passati pochi mesi di poi di Fiandra alla costa di Iorche, ottenne (in tal modo sepp'egli cosi ben parlare, & persuader quelle gen­ti) d'entrar nella città, della quale esso haueua prima por­taro il titolo, dando prima nondimeno giuramento solen­ne, che racquistato, ch'egli hauesse il suo patrimonio anti­co, non tenterebbe altrimenti di offendere il Re Henrico. Però essendo stato con quella condition riceuuto da loro, [Page 96] & quasi hauuta piu tosto commiseratione à lui, che era stato lor Principe, che consideratione di quel che poi esso hauesse hauuto ad osseruare, fu anche da essi visitato, con­fortato,In questo pro­posito fi può conosier quā ­to la dissimu­latione, & l'in­fedeltà nuoce nelle corti de i principi à chi ben non se ne sappia guar­dare. Costumi per­nitiosi alla Re­publica degni d'essere corret­ti. Doue manca l'amornaturale quiui non si può sperar troppo larga fede, ancor che santamente promessa. Nota questo costume, & questa fede. Incōstanza del popol di Lon­dra verso il Re loro. & proueduto delle cose necessarie. Da quel prin­cipio adunque corroborandosi con piu fermi consigli, & con piu certa speranza, & intendendosi segretamente con alcuni di autorità, i quali dissimulauano gentilmente par­tialità à fauor di Henrico, passò innanzi senz'alcuno im­pedimento, onde acquistando ogni di piu forze d'ogni sor­te di gente, desiderosi essendo gli huomini d'inghilterra grandemente di nouità, & di fuggir à tutta lor forza la fa­tica del lauorare, si gli accostò anche il Duca di Chiarenza suo fratello, altrimenti di quel, ch'egli santamente haueua promesso & giurato in Francia à Margherita, & à gli altri essuli. Per la qual cosa mentre, che il Conte di War­uiche apparecchiaua vn'essercito in nome di Henrico Re & col suo propio credito: Eduardo fattosi vicino à Londra, i cittadini della quale pronti ad ogni moto non hebber gia mai (se si deue creder alle loro medesime cronache) lungo tempo vna certa, stabil fermezza abbandonato Henrico, & aperte le porte al vincitore, sēza colpo di spada nō solamēte diedero se medesimi nelle mani del Re Eduardo, ma ancora (quelche nō è à pena credibile) gli messero in mano Hērico Re prigione, il quale essi prima haueuan ritenuto nelle case del Vescouo della Città. Per la qual cosa tanto in aspetta­ta affrettandosi il Conte di Waruiche di combattere in­nanzi, che Eduardo si confermasse nello stato arriuò à Bar­net luogo lontano da Londra dieci miglia,Confidenza del Conte di VVaruich, & suo animo militare. Auuiene spes­so, che chi ha la fortuna per i crini ageuol­mente sene ser­ue à suo prò percioche era tanto vigor d'animo in quell'huomo illustre, ch'ei non dubitaua punto di non poter riportar vittoria de i suoi ni­mici, se ei veniua presto alle mani: Et Eduardo anche spe­rando assai nella sua lusingheuol fortuna, non ricusò il ca­so della battaglia, onde vscitogli dalla città incontra, il giorno seguente vennero alle mani, & in tal modo, & con cosi mortal'odio l'vna, & l'altra parte s'adopero virtuosa­mente, [Page 97] (non si sapendo risoluer Marte per lungo spatio del giorno à qual banda ei douesse dar vittoria) che al fine per la morte del Conte di Waruiche,La morte d'vn Capitano il­lustre è il piu delle volte ca­gion della ro­uina da gli es­serciti, & dell'­imprese. il quale haueua sem­pre fatto l'vfficio non meno di perfetto capitano, che di valoroso soldato, Eduardo riusci vincitore, ma con vittoria grandemente sanguinosa. Ma nel tempo, che il Regno, era cosi dall'armi trauagliato Margherita hauendo vdito il passaggio, che vi haueua fatto Eduardo, & come le cose andauano assai bilanciate di forze vguali,Margherita prima ritarda­ta da i tempi, & hora troppo indugiando à passar il mare, per che potesse conoscer, che il fato, & il de­stino gli eran contrarij. Santuarij, cio è Asyli in In­ghilterra, à quel ritrouati, & lor secuttà. Gli Inghilesi da ogni picco­la occasione prendono vi­gore, & con­fidenza. ella aiutata dalla stagion dell'anno piu dolce s'imbarcò col figliuolo per ri­trouarsi à quelle imprese, ma arriuata tardi, & doppo l'vl­tima, & mortal giornata alla sua casa di sopra raccontata, & hauendo vdita la morte del suo amico Waruiche si ri­fuggi in vn certo santuario col figliuolo, hauendo il Regno di cosi fatti luoghi buon numero in piu prouincie in quel tempo per refuggio, & alleggerimento di afflittione à i miseri, ch'haueuano à fuggir alcuna volta dalla seuerità de i Re: Nel qual luogo in vn subito saputasi la sua venuta, conuennero da altri santuarij, & ascondigli molti nobili ri­fuggiti dalla passata battaglia, da i quali hauendo ella rice­uuto conforto alle sue poche speranze, & inanimata da essi si risolue di tentar di nuouo la fortuna della guerra, quan­tunque ella altrimenti di animo virile, & bellicosa non ha­uesse punto stimato, che fusse stato bene all'hora di con­tender dell'vltima posta, percioche hauendo ritrouate le cose tanto disuantaggiose per lei, ella voleua del tutto fuggir quella sorte, ò almeno prolungarla tanto,Pensiero di Margherita guisto, & sicu­ro, tortamente rifiutato. che la poteste rimandar il figliuolo in Francia, la qual cosa sareb­be stata drirtamente fatta, cosi come era prudentemente pensata, se da tutti quei nobili è non le fusse stato fatto co­noscer, che non era da perder tempo, percioche Eduardo non era in ordine per la gran perdita, ch'esso haueua anco­ra hauuta de i suoi migliori soldati,Ragioni assai ben colorite, ma troppo confidenti. & che loro non diffida­uano punto della vittoria hauendo lei per capo, & assal­tando Eduardo alla sprouista, che non temeua punto si [Page 98] presto di tal cosa: onde ella persuasa, & di gia stipata de buon numero di huomini, che vi concorreuano spinse in­nanzi, non gia del tutto fornita di quelli aiuti, che d'hora in hora le doueuano sopraggiugnere:Prudenza di Eduardo 4. Et però Eduardo anche preuedēdo quelche in effetto sarebbe potuto auue­nir se lui s'hauesse troppo indagiato, l'andoMargherita mal consiglia­ta. ad incontrare, & essa per temerità de i suoi non fuggi la batraglia, la quale con artificio, & con il vantaggio de gli alloggiamenti si sarebbe potuta facilmente fuggire aspettando nuoui aiuti: Fu combattuto virilmente da gli vni, & da gli alrri, & ella per fatal fortuna di suo marito,Infedelta di Margherita. & del figliuolo rotto il suo essercito rimase prigioniera insieme col misero giouanet­to, ò pur fanciullo ancora. Il quale poco di poi menato in­nanzi ad Eduardo fu da lui dimandato, perch'egli hauesse hauuto ardir di venir à turbar con l'armi il suo Regno,Crudeltà di Eduardo. alle quali parole il giouane ancor piu virilmente che l'eta sua non prometteua rispose, ch'era venuto per ricuperarlo come cosa de i suoi maggiori, dalla qual risposta offeso Eduardo, senz'altrimenti parlargli, lo rispinse con la mano al quanto indietro: Et all'hora fu il pouero giouane taglia­to à pezzi da i fratelli del Re,Seconda eru­deltà. & da Guglielmo Hastingio, ch'erano quiui presenti, la qual cosa su di poi ben vendica­ta da Dio nel sangue de i medesimi, accioche si verisicasse quella sentenza, che di lui si dice. Mihi vindictam & ego retribuam. Cio è lasciane à me la vendetta perche io la farò à tempo, & à luogo. Margherita in tanto fu condotta à Londra, la quale essendo da i suoi parenti per denari riscat­tata, & priua del figliuolo, & del marito (che ancor esso fu poi poco cosi prigione,Gli errori gra­ui d'vna per­sona, che reg­ge stati, son puniti da Dio anche graue­mente. come era dal Duca di Glocestria ammazzato, per liberar il fratello da quel sosperto, ò piu tosto per aggrauar se stesso di piu graue giudicio dall'eter­no giudice) se ne passò in Francia, doue poi visse vita dolo­rosa, & piena di afflittione, forse pena condegna à lei per la morte dell'innocente Duca di Glocester, la quale ò fu da lei procacciata, ò al meno per le mani altrui desiderata ò [Page 99] non impedita accioche tirandola per i capegli i fati, & il destino di quella Real famiglia,Margherita Agitata dalle sue furie riusci infelice fra tutte l'altre principi pesse della nostra memoria, ma pur degna di commiseratio­ne. ella hauesse poi con la sua ambitione ad abbracciar il gouerno publico con graue danno del Regno, & per hauerne da i posteri non meno biasimo per la prima sua intenzone, che si fusse per esser chiara la lode dell sue attioni, & miserabile la riuscita delle sue imprese, della quale senz'alcun dubbio nessuno è (sē gia non fussero barbaro & veramente crudele) che non habbia da hauer larga, & degna commiseratione.

Di Elisabetta Riueria moglie di Eduardo quarto.
Le nozze precipitosamente procacciale sono spesse volte cagione à i Principi di molti trauagli, & gli homicidij senza ragione alcuna commessi, sono a tempo da Dio con graue gastigo vendicati.

ELisabetta Riueria Vedoua di Giouan­ni Grayo suo primo marito donna an­cor giouane, & bella molto, essendo stata veduta à caso da Eduardo quar­to, & piaciutagli oltra modo,Quando vn huomo di ani­mo generoso si conosce in­gannato dal suo principe inqualche ne­gotio, che gli sia stato com­messo, facil­mente fi altera & sene sdegna però debbono i principi guardar bene come proce­dono consimi­li huomini. fu da lui segretamente, & alla sprouista ma­ritata, & non senza marauiglia de i pa­renti di lei: Percioche oltra la disparità del grado, egli po­chi giorni innanzi haueua mandato il suo caro, & fedele amico Conte di Waruiche in Francia per trattar, & otte­ner con la sua diligenza in moglie Bona sorella di Carlotta Regina di Francia. Ma essendosi scoperto il mariaggio della Riueria, & essendo però il Conte stato richiamato, quasi burlato di ogni suo buono vfficio fatto in quella le­gatione, si sdegnò in cosi fatta maniera, che di poi ne nac quero le molte guerre, che noi habbiamo di sopra di­mostre, [Page 100] & i graui trauagli, da i quali il Regno fu misera­mente afflitto.Principi che attendono a gli amori delle donne de i sudditi non riusciranno mai salui da i discordini, & da i pericoli del publico & di loro stes­si. Oppinione d'alcum intor­no alla discor­dia fra il Re Eduardo, & il Conte di VVaruich, & assai verisimi­le. Iseruigi grandi meritano ri­compense maggiori, ò almeno vguali & il contrario fa nascer fra le parti odio, & danno. Nota, che questo è veris­simo. Ingratitudine mescolata con crudeltà. Lodi di Elisa­betta Riueria Regina. Egli è cosa dif­ficile ad vna persona cresci­nta da basso ad alto stato il sapersi mante­ner honorata­tamente ne i termini della modestia. Come che fussero in quei tempi huomini degni di fede, che non stimassero punto, che cio fusse sta­ta la vera cagione della alienatione dell'animo di esso Conte da Eduardo Re: ma che la giusta gelosia di qualche scortese amore tenuto dal Re nella famiglia delle donne il­lustri di casa sua l'haueua prouocato à quella discordia es­sendo Eduardo stato non poco notato di tal vitio in vn Principe, pericolosissimo, & altri in altro senso tirarono la ragione di quel suo cambiamento. Percioche è pareua, che lui nel segreto si trouasse mal satisfatto, per essere sta­to mal ricompensato dal Re de i seruigi fattili, in far gli ac­quistar il Regno, & che quella veramente fu la cagione del suo sdegno, onde pigliandosi egli poi questa occasione come colorita assai, & che anche era di spiaciuta ad altri del numero de i grandi, sene preualse per il suo dissegno non essendo nell'huomo d'animo nobile il maggior risen­timento, di quello, che procede dall'ingratitudine altrui, & però spesso è auuenuto, che quelli, che hanno operato cose grandi à fauor, & inseruitio dei loro Principi, ò sono stati lasciati indietro del tutro dispregiati, ò sospetti sono stati fatti morire. Ma parlando di Elisabetta per istrana sorte fatta Regina, & per la sua bellezza & forse anche de­strezza d'ingegno strestamente amata dal marito hebbe se­co mentre, che visse quiete, & tranquilla vita, percioche ella riusci Donna virtuosa, & che seppe ben passar dal suo priuato al grado Reale senza alteratione di natura, la qual cosa è conoscinta sino ad hora rara nelle persone, che per via di fortuna salgono à i gradi supremi d'honore, & di dignità. Ell'hebbe di Eduardo dieci figliuoli de i quali mo­rendo egli ne soprauuissero sette due maschi, & cinque femine. Imaschi furono Eduardo Principe di Wallia, & Riccardo Duca di Iorche, ambidue fanciulli. Delle femi­ne i nomi erano Elisabetta, Cecilia, Anna, Catherina, & Brigida, le prime quattro col tempo furono maritate, l'vl­tima [Page 101] volse esser monaca.Prole di Ed­uardo 4. & di Elisabetta sua moglie. Ma percioche Eduardo racco­mandò al fratello Riccardo Duca di Glocester nella sua morte i suoi figliuoli nati alle speranze del Regno, hauen­do al quanto prima Eduardo Re fatto morir l'altro fratel­lo Giorgio Duca di Clarentia per sospetto, che lui non a­spirasse al Regno, mosso nondimeno da vna vana illusion diabolica & forse accompagnata dalla memoria delle loro passate, ma pur riconciliate discordie,Crudeltà di Eduardo. comincio all'hora Riccardo huomo di spirito crudele à desiderar per se stesso la Corona.La riconcilia­tione co i su­periori non pare, che possa esser troppo sicura se visia punto di veri simil sospetto nel tempo di poi di nuoua scontentezza, dell'inferiore. Le furie erano entrate nella Real famiglia per gastigo della innocen­te morte di Henrico 6. & del figliuolo. Parte non punto lodeuo­le in vn prin­cipe. Il Diauolo sempre cerca d'in gannar chi gli porge punto dell'a­nimo, ò chi gli presta fede. Ma percio che la morte di Giorgio di Claren­tia fu ricordeuole non meno per la cagione, che per il mo­do, si dirà l'vna cosa, & l'altra per ordine. Haueua Ed­uardo acquistato il Regno, & ammazzato da i suoi in sua presenza il figliuolo di Henrico sesto giouanetto, & esso Henrico fatto morir in prigione, non pareua, che per all'­hora egli hauesse da dubitar d'emulo alcuno nella possessi­on Reale, percioche Henrico Contre di Ricciamonte, che solo della linea della casa auuersa pareua, che rimanesse, e­ra fuor vscito, & in quel tempo poco arto à risuscitar le vecchie pretensioni della sua parte, onde viuendosi vna vi­ta quieta cadde in vn pensiero (come auuiene à chi dall'o­tio è sopraffatto) strano, & poco degno di Principe Chri­stiano: Percioche egli desiderò di saper per via della ma­gica, chi douesse à lui succeder nel Regno. Et hebbe cosi fatta risposta: Che vno il cui nome cominciaua dalla lette­ra G. occuparebbe senza dubbio il Regno. La qual cosa vdi­ta da lui s'imaginò, che colui douesse esser Giorgio suo fra­tello, & con tali conietture oltra la nominata se l'andaua egli di gia temendo. Perche egli era ingratia del popolo, di molta autorità, & perche egli era stato altra volta nelle guerre passate come s'è detto dalla parte auuersa, in modo che guidato il Re da cotali false immaginationi procaccio la morte al fratello, il quale dicono, che s'elesse di morir lasciandosi tagliar leuene in vn bagno di vino, ò maluagia,Morte del Du­ca di Chiaren­za. nel qual modo si legge esser stato fatto morir Seneca fa­moso [Page 102] filosofo. Ma ritornando à Riccardo, hauendo egli hauuto l'auiso della morte del Re,Cura simile à quella di quel pastore, che raccoman­dò il suo greg­ge al Lupo. & la cura de i figliuoli proccurò d'hauer il maggior nelle mani, il quale hauuto imprigionò i suoi gouernatori, la qual cosa dette tanto ter­rore ad Elisabetta presaga di qualche sua rouina, che lei si ri­fuggi con l'altro figliuolo, & con le femine nel santuario di Westmonasterio,Riccardo fece vera in se stes­so la sentenza che non sia te­nuto dimeno vno, che rom­pa la fede, se la sia da lui rotta per ca­gion d'regnar. Costui si di­mostro Cane infedeltà cio è adulando al fratello Volpe in sagacità in­gannando gli altri Lupo in voracità di­strnggendo la sua propia ca­sa. Nota doue consisteua l'il­lusion dia bo­lica riceuuta da Eduardo 4. I figliuoli in­nocenti soffe­riscono le pe­ne de i padri peccatori, ma cio è giudiero di Dio. Nella morte di costui fu ven­dicata la mor­te del figliuelo di Henrico. 6. d'onde con arte, & gran dissimulatio­ne hebbe anche Riccardo l'altro suo figliuolo. I quali poi tenuti stretti nella Torre di Londra, & hauendo scoperto i suoi dissegni ad alcuni piu confidenti, & fatti morire i so­spetti, & assicuratosi de i dubbiosi, egli del tutto si mostrò principe, & vsurpò la Corona a i nipoti, & quelli ancor poi fece ammazzar per liberar se medesimo da quel sospetro. Et in tal modo si conobbe quanto Eduardo fusse stato in­gannato da quella diabolica illusione circa la successione alla Corona, percioche ò spirito, ò fantasma, che si fusse quello, che rispose al suo desiderio, non fu vano l'auiso, ma da lui fu male inteso, conciosia che i signori, & ancora gli altri di qualche grado appresso de gli Inghilesi non son gia mai nominati per il nome propio, ma per quello del titolo, che portano, & però Riccardo, che fu Duca di Glocester, & per quel titolo era nominato, verifico la risposta di quel mal desiderato oracolo. Ma ben molto maggiormente ci par, che si douesse trouar ingannato, se noi habbiamo da considerar il giudicio di Dio, che la morte de i figliuoli non fu altro, che la pura, & riserbata vendetta diuina sopra il suo seme per la morte di Henrico sesto, & del sigliuolo innocentissimi, l'vno per la bontà della vità, & l'altro per la giouanneza sua, & al tutto indegni di quel miserabil fine, Cosi come ancora forse s'haueua à considerar il torto, che era stato fatto a Giorgio sopra detto, benche nel la morte sua fusse stata per il medesimo ordine del diuin giudicio dicio vendicata la morte del medesimo figliuolo di Henri­co festo ammazzato come di sopra s'è detto anche per le mani del detto Giorgio: Dalle quali dimostrationi impa­rino [Page 103] i Principi, & quei, che gouernano à conoscere, & à saper, che l'occhio diuino, il quale per tutto scopre,Nota quanto Dio puo & opera. ve­de, & penetra, raccoglie anche, ogni loro operatione, per risei barne esso Dio il giudicio al tempo della sua ditermi­natione. Ma Elizabetta Regina prima di tanta fortuna, Vedoua, & orba de i figliuoli riserrata fra le mura di vn piccol luogo cō le sue figliuole,Infelicità di Elizabeta Re­gina. & mal sicura ancora quiui se non dal rispetto della religione piangendo la distruttio­ne della progenie Reale non desideraua altro, che occasi­on di vendetta verso il crudel cognato l'ambition del qua­le haueua cagionato alla famiglia loro danno incompa­rabile, & alla patria vergogna perpetua. Ma non passò molto, che à costei si porse qualche speranza, & oppinio­ne, che si potesse rimediar à i mali publichi, & a i suoi pri­uati. Percioche dispiacendo la tirannide di Riccardo à ciascun huomo buono,Riccardo odi­ato meritan e­te dall' vniuer­sale. Henrico Con­te di Riccia­monte solo rampollo del­la casa Real di Lancastro, & perche. & ritrouandosi all'hora nella Bret tagna Henrico Conte di Ricciamonte (come è detto gro­uanne Illustre disceso per padre di quello Owino Wallo da noi nominato, che maritò la Catherina Regina Vedo ua di Henrico quinto, & per madre da Margherita here de, & figliuola di Giouanni Duca Sometset, & però vni­to alla casa & alla parte di Henrico sesto, & che percio e­ra stato sempre perseguitato da Eduardo quarto, & pur all'hora dal medesimo Riccardo terzo era piu che troppo insidiato: si cominciò fra persone degne, & di riputatio­ne à trattar nel Regno, come, & in qual modo leuando Riccardo dello stato si potesse ristituir la libertà à i popoli, & la dignità à chi l'apparteneua, & conuenendo in questo, che il miglior modo era il chiamar il detto Henrico di Brettagna con conditione,Oppiniioni, & pareri tenuti contra Riccar­do à fauor del Conte di Ric­ciamonte. che si maritasse Elisabetta fi­gliuola maggior di Eduardo, accioche con quelle nozze non solo si leuasse Riccardo di stato, ma si quietaslero gli huomini della antiche parti ancora. Alle quali conditioni consentendo la Vedoua Regina, & la madre di esso Henri­co, che viueua pur in Inghilterra, essa Regina potette ve­der [Page 104] poi la vendetta giustissima del suo nemico,Conditioni v­tili, & hono­reuoli per le due stirpe Reali. & la figli­uola maritata & Regina. Ma percioche innanzi, che il Conte di Ricciamonte passasse in Inghilterra, Riccardo haueua presentite queste pratiche, & parendogli, per non hauer ad entrar in far piu sangue nel Regno,Nota, che quā ­do vno huo­mo ha comin­ciato à peccar per propria di temenation d'animo non sene rimane, ma vasegui­tando, & spe­tialmente nel fatto del san­gue, & della crudeltà. Costanza d'v­na giouane fauorita da Dio. La leggerezza di Elisa bettta Riueria le fu cagion di dan­no, & di biasi­mo. La cambieuol sorte di costei ne mostra, che nessuna per­sona da basso stato ad alto, tirata debbe scordarsi della sua prima for­tuna si, che bisognando ella non vi sappia volen­tieri ritornare, quando da i cieli la ne sia sforzata. di douerui ouuiar con altra maniera di peccato proccurò la morte alla moglie, per potersi poi prender per se Elisabetta sua nipote, per leuar quell'occasione al nemico suo, & concor­rente. Ma Dio, il quale altrimenti haueua diterminato nel suo seno, diede tal costanza ad essa giouane, & tanta prudenza, che lei continente, & renitente sempre al dis­honesto desiderio del Zio, quantunque la fusse di gia insie­me con le sorelle nelle forze di Riccardo per la precipito­sa credulita, & sciocchezza della madre, che dal primo pro­posito disperata s'era cambiata di oppinione, che impedi­to anch'egli da i molti tumulti di sopra proccuratili, non hebbe tempo di dar complimento alla sua biasimeuole in­tentione: Onde la nobilissima fanciulla conseruandosi ca­sta, & innocente à piu legittimo marito potette portar qui­ete al Regno grādissima, & alla madre qualche alle grezza, & consolatione non piccola, se la non le fusse stata intorbi­data dal dolor del vedersi tassar per vana, & per leggiera in vn Parlamento del Regno, Perche l'hauesse con pericolo di tutti cambiato prima parere, & accordatasi con Riccar­do, d'onde sopra fatta dall'Inuidia fu priuata de i suoi be­ni: per la qual cosa, ella visse poi molto priuata, & biso­gnosa di esser aiutata da quelle persone, che piu per natura l'arano senza dubbio alcuno obligate, accioche la ritor­nasse simile col suo fine rouinando dalla sua altezza, al pri­mo suo stato, dal quale con rara sorte l'era stata alzata, & perche la fusse all'altre vn'essempio di fortuna diuersa.

Di Margherita madre di Henrico settimo.
Essempio d'vna costante virtu congiunta con vna fatal disposition de i Cieli.

MArgherita figliuola di Giouanni Duca di Somerset hebbe per suo marito Ed­uardo Conte di Ricciamonte, il quale era nato di Owino Tider di Wallia da noi ricordato di sopra, & n'hebbe Henrico anch'egli poi detto Conte del medesimo nome, il quale chiamato alla Corona, come piu prossimo, anzi pur solo rimasto della fattion della Rosa rossa, dette à lei madre nobilissima lode degne delle virtu sue & non solo fra le donne, ma fra tutte le genti gran­demente riguardeuoli. Percioche doppo la morte di Ed­mundo essendo ella rimaritata à Tommaso Stanleio huo­mo nobile, & di gran credito nel Regno: mentre, che i nobili, & i popoli erano agitati da quella torbida, & rabbi­osa tempesta di partialità, & di guerra ciuile da noi di so­pra accennata, & che il suo figliuolo Henrico sbandito, so­lo, & vnico rampolto della male auuenturata pianta della Rosa rossa era perseguitato, & insidiato da i suoi auuersa­ri:Prudenza di Madre amo­reuole, & vigi­lante per il suo figliuolo. Conoscendo esser venuto il tempo di migliore speran­za al suo desiderio (dandognene occasione la tragica riusci­ta del gouerno di Riccardo terzo, & della Real casa della Rosa bianca) conspirò contra del Re Riccardo col mezo del Duca di Bocchingamia huomo principale, & con l'in­dustria di Riccardo Braio huomo senza dubbio fra gli In­ghilesi lodeuole per fedeltà, & per sagacita d'ingegno,La fedeltà de i ministri è de­gna sempre di lode. & accordatasi con la Regina Vedoua per guadagnarsi a fa­uor del figliuolo l'affettion dello altra fattione, & per tirar piu facilmente à se i partiali della parte auuersa, i quali per se stessi di gia odiando la cagion de i lor mali, cio è Riccar­do [Page 106] lor capo, gli desiderauano ogni rouina, tirò la pratica tanto oltre & con tal costanza d'animo che senza esser pun­to scoperta esso Riccardo per altra via odorandola, & pur di lei sospettando le preparò non piccol pericolo, & cio non harebbe ella potuto punto fuggir, se Riccardo non fusse cosi tosto per salute del Regno stato vinto in battaglia da Henrico di lei figliuolo.Notifi quanti pericoli arrec­chino seco le congiure con­tra de i princi­pi. Conciosia che andando male i primi dissegni loro, & essendo impedite grandementele loro speranze dalla sagacità del Re & dalla leggerezza del­la Vedoua Regina. Sarebber forse rouinate del tutto le co­se della sua parte, se lei con costante virtù, accompagnata nondimeno (comesi dee credere) da vna ferma dispositi­on delle stelle, ch'egli hauesse adesser cosi: non hauesse vi­rilmente seguitata l'impresa, in modo, che arriuato il figli­uolo nel Regno, & fra pochi giorni di poi hauendo com­battuto felicemēte, come nella nostra Vita del detto Hen­rico settimo habbiamo largamente dimostro, porto pace al trauagliaro Regno,Felicità di ma­dre lodeuole per la sua dili­genza propia cagionn di essa. & à lei certa, salute, & allegrezza in comparabile di veder il suo figliuolo non solamente Re, ma tal Re, che fra gli altri riusci fiorito, & honorato sempre per Religione, per giustitia, & per valore in guerra, & in pace. Quanto poi à lei ella fu desiderosa di lode di pietà, & d'hu­manita, percioche volse edificar innanzi la sua morte due Collegi per gli scolari nella vniuersità di Cantbrigge,Pietà di Mar­gherita, & sua magnanimità accompag na­te dun desi­derio giusto di chiara lode. ac­cioche per vna frequente memoria gli huomini, che vi ha­uessero à riuscir à spese di lei dotti, & chiari, hauesser anco­ra cagione di lodarne lei, & di tener gratamente viuo il suo nome per molti secoli.

Di Anna moglie di Riccardo terzo.
Quando ad alcuno è apparecchiata di sopra qualche mala fine, non solamente è difficile à poterla fuggir ancor da persone in­nocentissime, ma pur al tutto impossibile.

ANna moglie di Riccardo terzo sarà da noi celebrata per la sua mala sorte, fu essa non dimeno meriteuole di lode per virtù, & per bellezza, & per nobiltà di padre chia­ro, & illustre ancora, percioche ella è quella medesima che da noi è detta di so­pra figliuola del Conte di Waruiche, & gia promessa in Francia in moglie ad Eduardo figliuolo d' Henrico sesto:Fortuna varia di Anna. il quale poi essendo stato ammazzato da'i suoi nemici ancor fanciullo, & costei capitando ancor ver­gine nelle mani de i medesimi meritò pur tanto per l'inno­cenza sua, che Riccardo che fu poi Re se la presa per mo­glie: Hebbe essa di Riccardo suo marito innanzi, che gli vsurpasse la Corona à i nipoti vn figliuolo, il quale doppo, che Riccardo fu insieme con lei in coronato si mori picco­lo fanciullo, lasciandone percio dolore à lei grande per la pieta materna, ma molto piu trauaglio per cagion peg­giore che le auuenne: Percioche pensandosi egli di lei ma­rito poco fedele di voler pacificar la cognata vedoua Re­gina irata per la morte de i figliuoli, col prender per mo­glie Elizabetra sua prima genita, & come vnico rimedio per romper le speranze di Henrico Conte di Ricciamonte, penso anche per poter far'quello, che fusse necessario di proccurar prima la morte della moglie. Ma Dio riguar­dando l'horribil crudeltà di lui,Nota qualità di vn'animo crudele. la pagò con presto rime­dio facendo rouinar quello, & fauorendo la parte auuersa, Et lei in tanto à gli altri non lasciò altro di se che vna nobil [Page 108] memoria della nobiltà di suo padre,Memoria tra­gicale. accompagnata da vna graue commiseratione della sua mala fortuna.

Di Cecilia Neuilla madre di Eduardo quarto.
E'si vede alcuna volta d'vn medesimo corpo vscir frutti di natu­ra diuersa: Et quando l'ingegno altrui è tirato per sua inclina­tione al mal operare, non la perdona ad amico, ne à parente.

COstei madre honorata di Eduardo quar­to, di Giorgio Duca di Chiarenza, & di Riccardo Duca di Glocester si sarebbe potuta stimar felice, se la fusse morta nel tempo, che il figliuolo Eduardo haueua acquistato alla casa sua il Regno & paci­ficatolo viueua quieto, à se medesimo, & a i suoi figliuoli ancor che ella hauesse veduto il marito Riccardo, & il figliuolo Conte di Rutlandia rima­ner morti nelle guerre ciuili, quando piu sene speraua la vittoria. Ma perche le vite nostre sono spesso piu lun­ghe à nostro danno,La lunga vita ci suole esser qualche volta cagion di do­lore, & di af­flittion gran­de. cosi auuenne à lei, che viuendo mol­to prouò tortamente nell'vltima età graue macchia nel suo honore, & senza sua colpa, & vedde la rouina de i ni­poti, quella de i fratelli, & finalmente la sua propia infa­mia in bocca non solamente della plebe di Londra, & de i nobili del Regno, ma de i popoli tutti di Christianità: Con­ciosia che doppo la morte di Eduardo,Chi ha dispo­sto di peruenir al fin di alcun suo pensiero & habbia il potere, non riguarda à ver­gogne, che gnene possa auuenir. volendo (come s'è detto) Riccardo occupar il Regno, & diporne i nipoti giu­dicò, che gli fusse necessario persuader il popolo con qualche ragion verisimile. Et però imaginata si vna nuo­ua, & veramente à tutta la sua casa vergognosa inuentione ntrouato vn predicator, theologo molto conosciuto dal popolo, chiamato Ridolfo Sciao, al suo proposito, & mo­strato [Page 109] gli prima il profitto, che ne potesse da lui ottenere, lo indusse,Nota questo bel proposito, & come c'fusse degno di pu­blica concio­ne, & impari­no i predicato­ri à far l'vffi­cio loro. & persuase à predicar in vn preparato proposi­to, come Eduatdo suo fratello ch'haueua regnato, & padre de i fanciulli, che gli doueuan succedere era naro bastardo, dandogli sogni, & conietture nel vero fallaci, ma da lui in parte colorite per il suo dissegno, & che per tal cagione non sarebbestato punto ben fatto, che la Corona perseue­rasse nelle mani di quella torta, & non legittima linea: onde concludendo essortasse gli vditoti ad auuertir ben quella cosa, & à contentarsi di riceuer in Re piu tosto esso Riccar­do huomo diritto nel sangue, & virile, & atto ad ogni im­presa di pace, & di guerra, altrimenti di quel, che erano, ò poteuano esser quei duoi ancora teneri fanciulli:Risolution torte & scele­rate. Accentò lo Sciao l'impresa non si sa bene se per timor di male rifiu­tando, ò se per ambitione, ò per anaritia augurando sene honori, degnità, & ricchezza, & simile à molti, ch'vsano ancora lasciati i veri propositi della santa scrittura, di entrar in ragionamenti al tutto diuersi quasi, che voglino parere ogni altra cosa, che ministri della parola di Dio. Predicò largamente & eloquentemente sopra quella materia, ma cosi come quella fauola,Le mal editio­ni publiche sogliona ap­portar sempre danno à chi le lor fatte, se la ragion l'accō ­pagni. ò pur Chimera fu esposta con mala intentione, cosi con osciuta, da ciascuno huomo buo­no ne fu egli maladetto insieme con chi gliel haueua in­segnata, & fu di tal sorte quella maladitione, che ripresone da i parti colari amici ancora si mori di dolor d'animo, del­la cosa mal fatta doppo non molto di quei giorni. Ma Ce­cilia, la quale da quella calumnia era tanto aggrauata, co­noscendo di gia la futura morte de gli innocenti fanciulli suoi nipoti, & la sua pudicitia esser messa compromesso dal suo propio figliuolo, bestemmiandone il parto,Infelicità di Cicilia cono­sciuta, & com­miserata di i principi. & l'ani­ma di lui hebbe à deplorar la sua disgratia con lettere ap­presso de i piu illustri Principi di Christianità, & tanto s'ag­grauò nel dispiacer di quello scelerato atto, che ammalan­dosi passò à vita piu tranquilla, forse per riguardar di la sù la punition, che poco di poi sopraggiunse sopra il capo [Page 101] dello ingrato suo figliuolo, ò piu tosto perfido nemico.

Di Elisabetta moglie di Henrico settimo.
Vna casta, & sinceramente d'vna donna è sempre conseruata da Dio à i suoi legittimi desiderij, mal grado d'ognireo consiglio, ò torto vfficio, che se le contrapponga.

ANcora che si sia parlato di sopra di questa nobilissima Donna niente di meno. Poi che la fu il vero legame col quale la Rosa Rossa,Virtù lodeuole di Elisabetta, & riserbata da i fati alla qui­ete del Regno. & la bianca furon congiunte, & pacificate, è pareua ancora ragioneuole, che la tenesse vna memoria à parte in questo libro, cosi come da per se medesima si mostrò vir­tuosa, oltra l'estimation della madre Riueria, nel non ha­uer voluto accettar il mariaggio di Riccardo, & forte, & costante conseruarsi al suo debito sposo Henrico per salu­te della patria, & per consolation de gli Inghilesi. Di lei hebbe il marito piu figliuoli maschi, & femine, & sempre l'amò tenerissimamente, & reueri con gratia, & honore & hebbe tanto di fauor dal Cielo, che la potette esser chia­mata cagione, ò madre della concordia vniuersale, cosi come è pareua,Elisabetta ca­gione & ma­dre della Con­cordia vniuer­sale. che Dio à quel fine l'hauesse liberata dalle mani di Riccardo, accioche la sua buona mente non fusse so praffatta da i torti desiderij di lui, per che quello, ch'era destinato da i Cieli riuscisse vn felice fine di poi à i successo­ri, & suoi & del suochiarissimo marito.

D'Isabella Duchessa di Chiarenza.
Molte cose s'intrapprendono tal volta per mezo de i parentadi, & delle nozze da gli huomini, che poi non riescono stabili: an­Zi non essendo fra le parti vna reei proca virtù, presto man­cano, & si dissoluano.

ISabella fu anch'ella figliu ola del nobil Conte di Waruiche da noi celebrato, & maritata al Duca di Chiarenza, fu vn certo vincolo, ò cagione, che egli si sot­trasse dal fratello Eduardo quarto, & che ei prese à fauorir la parte contraria.Non bastano i matrimonij à tener in a­mor gli animi altrui vna volta fatti nemici. Ma quel legame di parentado fu dal marito cosi poco stimato, che non molto di poi egli abbandonò il suocero, & fu in gran parte cagion della sua perdita, & al fine della sua morte, onde di lei non riusci cosa alcuna lodeuole altro, che la memoria di esso suo padre, se pur in lei fu alcuna conscienza, ò conoscenza di quel che se le ap­perteneua. Ella hebbe del marito piu figliuoli, & figliuole. Ma fatto esso morir dal Re suo fratello (come s'è detto) & ella rimanendosene Vedoua prouò diuersa fortuna, nè à noi ha lasciata altra cagione, che se ne debba piu oltre scriuere.

Di Margherita di Iorche.
Quando vna certa partiale, & odiosa passione entra, & siferma nell'animo d'vna Donna, certa cosa è, che la terra non pro­duce serpenti di cosi mortifero veleno, quanto riuscirà quella verso la persona odiata, se le forze s'aggiunghino alla sua mala volontà.

MArgherita su detta di Iorche per cio che l'era sorella di Eduardo quarto primo di quella casa: eostei essendo stata maritata à Carlo Duca di Borgogna meritò hono­rata memoria per la no bilta del suo sangue Reale, & per quella del marito, ma non gia [Page 112] lode veruna certamente della sua ostinata partialità. Per cio che per il tempo,Quando la partialità por­ta seco qual­che ragione appresso de gli huomini ella è, ò pare in qualche parte scusabile. che visse Eduardo suo fratello se le poteua perdonare ogni odio, che l'hauesse, & essercitasse contra di Henrico sesto, potendosi scusar ella con l'affettio­ne, & con l'amor fraterno, dell'honore, & della riputati­on del quale si trattaua, ma di poi che lui su morto, & che Riccardo l'altro mal nato fratello ammazzò i nipoti, & oc­cupò apertamente il Regno, disertò, & dishonorò quanto à se la casa loro comune, assunto, & chiamato al Regno Henrico settimo,La partialità vsata con mo­di straordina­rij riesce sem­pre detestabi­le. non lasciò indietro quella Donna inqui­eta alcuna maniera, nè veruna insidia per la quale la potes­se nuocere al buon Re, percioche egli era nato della con­traria fattione, come che la Regina Elizabetta fusse non meno di lei nipote, che si fussero stati quei miseri fanciulli gia morti per opera del loro crudele Zio, tanto può in noi bene spesso lo stimolo della propria passione, & dell'odio, & per consequenza il desiderio della vendetta, le quali co­se chiaramente son conosciute potentissime per generare effetti terribili quando le sono ritrouate ne i petti delle Donne potenti. Ella era rimasta vedoua di Carlo senza hauerne figliuoli: Et però gouernando ella Maria sua fi­gliastra in Fiandra, & gli stati di colei paterni come di vni­ca herede del chiaro sangue di Borgogna (costei fu di poi moglie di Massimiliano primo di questo nome Imperatore) essa Margherita cercò ogni via per nuocere ad Henrico. Prima col nutrirgli contra vn Re fittitio & supposito,Nota che sorte d'inganni ven­gono nell'ani­mo di vna Donna nata di sangue Reale. & di poi perdutosi quello col ritrouarne vn altro, essendo cadu­ta male la prima impresa, percioche questa Donna di terri­bile ingegno seruendosi per l'occasion sua propria di voler trauagliare Henrico della partialità de gli huomini partiali del Regno spesso desiderosi di cose nuone quando e'ne sia loro scoperta qualche cagione da i medesimi dipendente non lasciaua ella in dietro via alcuna non tentata à danno del suo nemico, le quali attioni come, che per se stesse le non fussero punto degne di lode, le furono non di meno [Page 113] cagione assoluta del buon gouerno di esso Henrico setti­mo, se not vorremo considerar generalmente quantogli huomini mancano spesso à se stessi in cose ancora di gran­dissima consideratione,I sospetti delle auuersità ri­tēgono l'huo­mo Franca­mente da gli errori, & piu cio si conosce quando egli habia nemici da esser temuti. quando da vn priuato stato anco­ra che nobili, sagliono al supremo grado del principato, & all'hora molto piu quando circondati da gli adulatori, & da altri di piu ambitiosi consigli forniti, si lasciano rinuol­ger, l'animo tal volta in certe oscure nebbie di ignoranza si, che pur troppo si presumon di se medesimi, & della loro oppinione. Et quantunque Henrico fusse di gia tra gli al­tri Principi grandi stato conosciuto huomo pietoso, pru­dente,Da i nemici nostri spesso si cauano frutti sicuri, & per noi lodeuoli se la nostra prudenza gli soprà vsare. giusto & riguardeuole per le sue virtù (come nella sua vita s'è dimostro) non si deue negar, che Margherita nemicandolo non gli fusse vn certo acutissimo stimolo di farlo sem pre ben pensare, & bene operare, senza punto al­lontanarsi dal voter dal grande Iddio, dal quale egli era sta­to quasi miracolosamente tirato all'alterza Reale. Percio­che douendo egli hauer sempre vn ragioneuol sospetto delle insidie di lei feminili dinanzi à gli occhi viuendo lei,Il nemico non merita lode perche ei ci faccia esser mi­gliori con la sua inimicitia, percioche non e lui la cagion di quel bene, ma la pruden­za da Dio do­nataci, la quale fa riuscir il suo male ope­rare in nostra salute. Le lingue, & le pēne altruici rifrenano bene spesso da i no­stri vani desi­derij, se pur­noi habbiamo alcun gusto d'vna merite­uol lode. hebbe lui però à star sempre vigilante, & vnito in vn volere & in vn pensiero con la moglie, & à ministrar buona giusti­tia, & à farsi amare, & vgualmente temer da i suoi, per non esser abbattuto, nè punto sopraffatto dalle molte procelle, che colei gli proccurò sopra, delle quali cose non pensia­mo noi gia che la si procacciasse lode alcuna, poi che la si sforzò quando la potette d'oscurar l'attioni di lui. Ma ben cauiamo noi da questo, che tra di loro auuenne vn precet­to infallibile ad ogni sorte di gente. Che sempre auuerra à chi nō sia del tutto fuori del ceruello. Che l'inimicitia al­trui ci mantiene in officio verso d'Iddio, & verso il prossi­mo: & finalmente ci ritira dal cadere in errori diuersi, da i quali noi con ogni prudenza nostra, che potessimo vsare non ci sapremo guardare, se'non fusse il timor dell'infamia, che ce ne potesse ritornar dall' lingue de i nemici nostri. Morì Margherita insieme col suo naturale odio verso di [Page 114] Henrico tra i Fiaminghi, senza hauer lasciato di se alla na­tion sua Inghilese altro nome di quello,In questa par­te almeno si mostro questa donna degna del nome del suo Real sāgue Chi tra le na­tioni forestiete gouerna, & comanda, è necessario, che conosea bene la natura del li popoli di quei paesi. che portarono at­tomo le grida veraci della sua inquieta natura, & partiale, come che vedoua di Carlo persistendo ella fusse stata sem­pre honorata da quella gente con singular rispetto, concio sia che la vi si mantenne sempre amoreuole verso la gioua­ne Principessa & discreta cognoscitrice de gli humori di quei popoli, onde la se n'acquistò tra di loro tanta beneuo­lenza, quanto di maliuolenza parue, che la s'hauesse vo­luto procacciar tra i suoi medesimi.

Di Catherina Huntileia.
La condition nobile d'vna giouane nata Illustre è tal volta sug­gettae ad vna infelice riuscita, quando chi piu douerrebbe proc­curarle honore, vsar vnole per contentar vn suo desiderio co­sa al tutto difforme dalla ragione, & daldecoro.

CAtherina figliuola di Alessandro Gordo­nio Gonte d'Huntileia su nobilissima Scozzese, percioche quella famiglia anti­ca, & Illustre signoreggiando dalla parte di Tramontana di quel Regno oltra il pa­rentado Reale mostrò di se medesima sem­pre honorata esperienza ne i maneggi d'importanza tanto in pace,L'infelicità, che ci auuiene per colpa d'al­tri pare, che meriti piu cō ­miseratione, che non fa la procacciataci per i nostri proprij errori, & meritamen­te. quanto in guerra. Ma fu lei veramente infelice per colpa d'altri, & per suo proprio dessino: Percioche es­sendo stato mandato da Margherita di Iorke sopra detta vn certo giouanetro nato alla di lei, & sua propria rouina, & alla infelicità di molti altri sino in Scotia detto Pietto Varbecco ignobile di Tornai sotto posto da essa Marghe­rita in luogo del misero Riccardo secondo sigliuolo del quarto Eduardo Re di quel nome di gia stato fatto morire dal Zio Riccardo insieme col fratello Eduardo anche lui [Page 115] fanciullo ma dietà maggiore. Et era questo Pietro stato mādato in Scotia da Margherita per far solleuare il Regno d'Inghilterra da quella parte à nuoui tumulti co quel fanta­stico Stratagēma à danno di Henrico settimo doppo alcun tētatiuo,La natura de gli scozzesi nō su gia mai del tutto quieta con gli Inghi­lesi come au­uiene di tutte le nationi libe­re, che ne i cō ­fini spesso muouono con i loro insulti contra i loro vicini cagioni di giusta guer­ra. Quanto piu può la passio­ne del'animo ne i petti de i Principi, & al­tri grandi huo mini, tanto piu si fanno essi per quella conoscere con detrimento della fama loro. ch'egli haueua prima fatto per la medesima cagiō dalla Irlāda. Fu costui adunque dal Re Iacobo riceuuto honoreuolmente, & non solamente aiutato per quella impre­sa con le sue forze Reali, tanto son sempre gli Scozzesi pron­ti ad ogni occasione ancor che vana di romper la pace, ò tregua, ch' habbiamo coluicino, ma gli diede in moglie per colorire i suoi futuri consigli la suenturata giouane lo­deuole assai per la nobiltà sua, & per la molta sua bellezza, ma piu ancora per quelle virtù proprie dell'animo, le qua­li sempre sogliono adornare in ogni ciuil natione, & gente il nome d'vna nobil vergine, & pero indegna affatto ella di cosi fatta compagnia, & della disgratia, che con quel mezo se le apparecchiaua: Ancora che esso Re conoscesse ò po­tesse conoscere l'inganno, & il finto nome di colui, tan­to di potere hanno in vn petto inclinato alle solleuationi, & alla guerra l'affettione, & la passion dell'animo, & il de­siderio della vendetta, nutriti tutti questi pensieri dalla ri­cordanza de gli odij antichi, & naturali in tanto, che non si curano gli huomini alcuna volta, ancor che di molta degnità si sieno di proccurar à se stessi biasimo, pur che'si pensino di potersi sfogare in ogni modo le loro fantasie. Hora l'infelice Catherina essendo rouinata dalla parte di Scotia la speranza del marito poco prudente, non hauen­do egli hauuto, seguito alcuno de gli Inghilesi come e'si e­ra promesso, & però apertamente vedendosi discoperto, & dal Re Iacobo ancora licentiato (percioche tali erano le conditioni con le quali vna nuoua pace tra le due nationi si era fermata) se ne passò egli con la trauagliata, ma fedel sua moglie alla volta d'Irlanda dou'egli prima era stato, d'onde porgendoseli nuoua occasione al parer suo di poter trauagliare Henrico egli con lei sene passo in Inghiterra à [Page 116] fauor de i popoli di Cornouaglia all'hora per cagion di sdegni ciuili tutti sotto sopra contra del Re loro: Et essen­do rotte qu elle genti, & fra cassate del tutto, & egli fatto prigione,La nobilità troua commi seratione nelle sue afflittioni appresso di quei principi, che per na tura sono giusti, & magnanimi mentre, che ci si riconosca in qualche parte vna certa in­nocēza degna di clemenza. Essempio di temperanza degna di essere imitato da i grandi huo­mini. Nella essecuti­on di costui si riguardò alla vile origine sua, & insieme alla temerità d'hauersi vo­luto vsurpar con insidie il nome del san­gue Realh. La perdita del­le cose, che à noi non furo­no honoreuo­li ci deue piu tosto rallegra­re, che pertur­bare in parte alcuna. Questo dub­bio si lascia nel giudicio de i Theologi. venne ancora lei nelle mani del vincitore Henri­co settimo, dal quale fu lei non di meno considerata per queste due eagioni honoratamente, percioche essendo lei corpo bellissima, volse lui prouedere al di lei donnesco ho­nore, & alla di lei degnita col mandarla via subito lontana da se accompagnata da matrone honorate, hauendo ha­uuta pietà, & commiseration di lei per la sua nobile origi­ne, imitando il Romano Scipione, come ben si conueniua à principe desideroso della singular lode della clemenza. Percioche douendo far conoscer la certezza della vittoria à i suoi, ei mandò lei alla Regina sua moglie certa messag­giera di quello, ch'era seguito, & pregio piu riguardeuole, di tutte le spoglie state guadagnate di quel tumultuario es­sercito, & accioche ei mostrasse di se stesso con quel nobi­le atto vn essempio di singular continenza, & di humanita­tà. Dalla qual fortuna guadagnò ella pur questo, che ha­uendo perduto il Warbecco suo marito il quale meglio sarebbe stato, che la non hauesse gia mai hauuto, conciosia che hauendo egli cercato di fuggirsi con danno d'altrui an­cora, ei fu al fine come huomo infame secondo il suo de­merito impiccato, essa trouò gratia nella Corte di Inghil­terra, come donna innocente, & affettione come persona meriteuole, & cortesia da i magnanimi Principi, quale la sua innocenza ne poteua sperare. Lasciando poi à gli altri non poca marauiglia della sua maluagia sorte, perche la susse stata con tutta la sua nobiltà maritata ad huomo vi­lissimo, per ricoprir gli altrui di segni, dal qual mariaggio essendo lei percio disciolta è pare, che la si potesse in qual­che parte rallegrar della perdita del marito, odiato (si do­uerrebbe creder da lei) sempre di poi, che la n'hebbe l'in­tera conoscenza, & però marito forse ambiguo, & non del tutto certo. Potendole restare ancora il giusto sdegno [Page 117] verso di Iacobo Re suo, il quale col di lei danno, & ver­gogna hauesse cercato di prouedere à i suoi pensieri inqui­eti con quello immascherato mariaggio,Quando gli huomini grā ­di mettono in rischio l'hono­re, & il sangue de i loro piu familiari, nō si dolghino se le voci, & le pen­ne altrui non corrispondono à gli animi lo­ro per altro de­siderosi di lo­de. essempio vera­mente da non esser punto imitato da gli altri Principi, i quali sempre sapranno ritrouar colori assai d'altra sorte per giustificar le cose, ch'vna volta s'hauranno ditermi­nato di fare, ò contra de i loro nemici, ò in fauor de gli a­mici loro, in qualunque modo, che i loro consigli si sieno indirizzati, pur che gli arriuino allo scopo, che si hauran­no à se medesimi proposto.

IL FINE.

Tauola delle Donne contenute in questo Libro.

  • A
    • A Dela. 68
    • Adeliza Regina. 61
    • Agatha moglie del Diuo Eduardo. 55
    • Alfreda d'Orgetio 28
    • Alfreda d'Offa. 34
    • Aluchefreda. 38
    • Anna di Bedford. 88
    • Anna di Riccardo. 107
  • B
    • Bertha. 19
    • Brigida profetessa. 17
    • Bunduica. 8
  • C
    • Carthumandua. 8
    • Catherina di Francia. 86
    • Catherina Huntileia. 114
    • Cecilia. 108
    • Chembriggia. 44
    • Chynesuida, & Chynebur­ga. 35
    • Cordilla. 3
    • Costanza di Brettagna. 70
    • Costanza di Castiglia, & la Sorella. 82
  • D
    • Debba, v'vero Bebba 41
    • Donne d'Irlanda. 12
    • Donna fauorita di Eduar­do terzo. 80
    • Donna senza nome. 5
  • E
    • Ebba. 40
    • Ebburga. 39
    • Edelfreda. 37
    • Edgina di Eldredo. 38
    • Editha di Eduardo Re. 45
    • Editha di Goduino. 51
    • Eggina moglie di Eduar­do. 43
    • Eleonora d'Aquitania. 62
    • Eleonora & la Sorella Gio­uanna. 69
    • Eleonora di Prouenza. 73
    • Eleonora di Castiglia. 75
    • Eleonora di Leicestria. 76
    • Elfreda. 43
    • Elisabetta Scozzesi. 85
    • Elisabetta Riueria. 99
    • Elisabetta di Henrico setti­mo. 101
    • Emma. 32
    • Ethelberga. 20
    • Ethelburga. 43
    • Etheldreda. 42
  • F
    • Figliuola di Guglielmo Nor manno. 54
    • Filippa d'Henault Regina d'Inghilterra. 78
  • G
    • Guindelona. 9
  • [Page]
    H
    • Helena madre di Costanti­no. 13
    • Hestrita. 49
  • I
    • Incerta.
    • Iacobina. 88
    • Isabella di Filippo Pulchro. 76
    • Isabella di Riccardo. 84
    • Isabella di Chiarenza 111
    • Isabella d'Angulemme. 72
  • M
    • Martia. 5
    • Madre di Brenno. 1
    • Madre di Guglielmo Con­queror. 50
    • Maria di Brettagna. 79
    • Maria di Herefordia. 85
    • Margherita di Fiandra. 81
    • Margherita d'Angio. 91
    • Margherita ma che di Hen­rico settimo. 105
    • Margherita di Iorke. 111
    • Mathilde di Scotia. 57
    • Mathilde Augusta. 58
    • Milburga, & le Sorelle. 35
  • O
    • Orsola martire. 16
    • Osburga. 26
  • Q
    • Quendreda. 39
  • R
    • Ronice. 18
  • S
    • Sesburga. 25
    • Scota Egittia. 1
  • V
    • Vereburga. 36
    • Wilfreda. 48
    • Voadicia. 9
IL FINE.

This keyboarded and encoded edition of the work described above is co-owned by the institutions providing financial support to the Text Creation Partnership. Searching, reading, printing, or downloading EEBO-TCP texts is reserved for the authorized users of these project partner institutions. Permission must be granted for subsequent distribution, in print or electronically, of this EEBO-TCP Phase II text, in whole or in part.